domenica 19 aprile 2015

Invito

Per capire e contribuire al cambiamento, tutti invitati.

Consiglio comunale n.31

Dopo le nostre insistite richieste, finalmente discutiamo in Consiglio, nella prossima seduta, della Riforma degli Enti locali, anche se forse fuori tempo massimo. In ogni caso sarà l'occasione per affrontare un tema per noi decisivo.



domenica 12 aprile 2015

RIFORMA DEGLI ENTI LOCALI: BUJA, VA’ DOVE TI PORTA… IL SINDACO?

Il testo del volantino sottoscritto assieme ai gruppi di minoranza che stiamo distribuendo in questi giorni:


Abbiamo trascorso questi primi mesi del 2015 a tentare di capire COSA VOGLIA VERAMENTE DIRE la riforma degli enti locali, senza fare i tifosi e cercando di SOLLECITARE E CREARE ANCHE IN CONSIGLIO  momenti di condivisione e di crescita.
NON ABBIAMO SOSTENUTO prese di posizione, seppur autorevoli, di alcuni concittadini, abbiamo chiesto soprattutto con forza al Sindaco di illustrarci le sue idee mettendo a disposizione le nostre.
Ecco, su questi ultimi aspetti non ci è chiaro se regni la confusione, se esistano all’interno dell’amministrazione posizioni diverse non dichiarate, se alla base delle mosse, tipiche del cavallo negli scacchi, la volontà sia solo tattica.
In questi frangenti però, senza demagogia, i GIOCHI POLITICI DEL SINDACO  e le diatribe con Giunte Regionali non amiche NON CI INTERESSANO e devono davvero lasciare il campo alla necessità da parte di tutti di conoscere dove stiamo andando, con chi, perché. 
Il Primo Cittadino, affezionato alle dichiarazioni a mezzo stampa più che ai dibattiti politici, in un primo tempo pare voler presentare al Consiglio Comunale una proposta di uscita dalla Unione Collinare per traghettare Buja verso un poco sereno isolamento (E’ UNA SORTA DI NOSTALGIA  PER L’ANTISTORICO “ORTICELLO” che sembra diffondersi nelle fila della maggioranza), in un secondo momento sembra ammiccare al gemonese, ma poi ancora recupera l’appartenenza al collinare. E’ possibile che domani le carte in tavola verranno cambiate di nuovo E SE COSI’ SARA’, LO LEGGEREMO SUL GIORNALE. 
Certo è che la Giunta comunale ha assunto la GRAVE DECISIONE di fare ricorso contro la recente Legge Regionale di riforma degli enti locali senza una seria discussione in Consiglio.
 INTANTO  NOI CERCHIAMO DI RAGIONARE sui temi della riforma e di riflettere su alcuni punti:
- in un’ottica in cui fare sistema è la condizione per crescere, la gestione del territorio non può prescindere dal confronto e dal dialogo con tutte le realtà del territorio;
- in un Consiglio Comunale di qualche tempo fa il Sindaco manifestava l’interesse a superare l’Unione con Treppo, volendo puntare su una maxi-fusione che coinvolgesse Colloredo di M.A. e Osoppo. Cambiato idea? In fondo l’obiettivo della riforma regionale è procedere in questa direzione. Non vogliamo credere che si puntasse ad aggregare Comuni più piccoli per consentire a Buja di dominare la scena.
-       ma soprattutto la decisione di rimanere da soli comporterebbe un taglio dei trasferimenti regionali con la conseguenza di un ulteriore aumento delle tasse o riduzione dei servizi! Ancora una volta il prezzo più caro lo pagherebbero i cittadini.

NOI PENSIAMO CHE:
- l’esercizio in forma associata nasce dalla necessità di razionalizzare la spesa pubblica e dall’urgenza di migliorare la qualità delle funzioni e dei servizi fondamentali erogati ai cittadini per scongiurare il rischio di dover rinunciare ad alcuni servizi.
- Le Unioni di comuni non vanno viste come un obbligo imposto dal legislatore, ma come un’opportunità offerta ai Comuni di crescere in maniera virtuosa, di essere maggiormente competitivi, di superare attraverso la forma associativa comunale i rispettivi punti di debolezza, trasformandoli in punti di forza.
-     L’appartenenza storica del Comune di Buja alla Comunità Collinare è un’esperienza collaborativa nella gestione del territorio di cui va fatto tesoro, è un punto di partenza importante per qualsiasi nuova pianificazione territoriale.

Per favore, signor Sindaco, pensi con la Sua maggioranza a questi aspetti prima di prendere una decisione con un impatto così significativo sul futuro del Comune e, riteniamo, della sua amministrazione. 


ORGANIZZI UN DIBATTITO PUBBLICO CON LE RAGIONI DEL Sì E QUELLE DEL NO…Informare i concittadini è in questo caso un obbligo, non una gentile concessione.