Giovedì 27 dicembre alle ore 18.00 seduta straordinaria del Consiglio Comunale con un unico punto all’ordine del giorno:
MOZIONE A SOSTEGNO E TUTELA DELLA REALTA’ PRODUTTIVA DENOMINATA “DM ELEKTRON” E DELL’OCCUPAZIONE DEI LAVORATORI E DELLE LAVORATRICI OPERANTI NEL SITO BUJESE.
I recenti fatti hanno riportato alla cronaca una situazione occupazionale difficile e preoccupante. Considerata l'importanza del problema abbiamo chiesto durante l’ultima seduta di dedicare un consiglio comunale a questa vicenda, perché sempre alta rimanga l’attenzione e perché ci sia da parte di tutti, nessuno escluso, il massimo impegno nel trovare una soluzione che tenga conto della situazione complessa ma che garantisca i livelli occupazionali. Nessuno si salva da solo e il nostro impegno sarà quello di contribuire in maniera attiva affinché si percorra la via del dialogo e della concertazione tra tutte le parti.
Ecco la mozione con le modifiche proposte dai gruppi di minoranza al testo della maggioranza:
IL CONSIGLIO COMUNALE DI BUJA (UD)
PRESO ATTO della mobilitazione dei dipendenti e dello sciopero proclamato in data 7 dicembre scorso, relativamente all’insediamento produttivo della Società DM Elektron S.p.A. in Buja (UD) che ha fatto emergere la preoccupazione di lavoratori, lavoratrici, popolazione, sindacati e istituzioni;
REGISTRATO che la fabbrica friulana opera prioritariamente quale subfornitore nel settore dell’elettronica (con sede in Buja) e interagisce economicamente con altri due stabilimenti operanti in Romania, di cui uno operante da oltre un decennio ed uno da tempi più recenti;
RICORDATI gli eventi del 2012 e del 2015, che hanno già comportato una riduzione degli addetti di 105 unità di cui 45 nel 2012 e 60 nel 2015, a fronte di specifici accordi stipulati con Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e impegni delle Parti;
CONSIDERATA l’approvazione (2017) di specifiche graduatorie per la concessione di contribuzione regionale ex L.R.14/2015, a valere su fondi europei, in cui risulta ammessa anche la Società DM Elektron S.p.A. per progettualità relative ad Attività di Innovazione di processo e dell’organizzazione, Aiuti agli investimenti e riorganizzazione e ristrutturazione aziendale delle PMI, ...
APPRESO dai lavoratori e da fonte sindacale che da alcuni mesi, secondo gli stessi senza preavviso, la Società ha iniziato il trasferimento di parte delle linee produttive verso i siti della Romania, destando la reazione dei lavoratori che,oltre a lamentarel’assenza di informazioni in merito, sono preoccupati per i livelli occupazionali dello stabilimento di Buja a seguito della ventilata maggiore delocalizzazione in favore degli stabilimenti rumeni;
UDITE le relazioni del Sindaco e degli Assessori interessati per competenza, i quali, avuto notizia dello sciopero proclamato e con la volontà di favorire un dialogo costruttivo e risolutivo, hanno interloquito con entrambe le Parti e si sono resi disponibili, per quanto di loro competenza, per la ricomposizione bonaria della vertenza;
RILEVATO, altresì, l’impegno dei Sindacati a sigle unificate a promuovere il dialogo e la collaborazione con la proprietà e le istituzioni, nell’interesse dei lavoratori e delle lavoratrici;
PRESO ATTO anche della posizione assunta dall’imprenditore e dagli argomenti dallo stesso espressi;
RICORDATA la tempestività con cui la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia - a mezzo del Presidente e degli Assessori delegati al Lavoro e alle Attività produttive - e i rappresentanti di varie forze politiche sono intervenuti nel tentativo di dare una soluzione alla vertenza;
PRESO ATTO che lo sciopero si è svolto con sostanziale ordine da parte dei partecipanti;
RITENUTO comunque eccessivoil dispiegamento di forze dell’ordine mobilitate in occasione del pacifico presidio dei lavoratori;
EVIDENZIATO che, a seguito di due riunioni, in data 13 dicembre 2018 la Società ha fatto pervenire alla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia la Pianificazione della lavorazioni per le commesse dei clienti attualmente in essere presso il sito aziendale [...], garantendo l’impiego delle maestranze coinvolte nell’attività almeno fino al 31 maggio 2019;
VALUTATI POSITIVAMENTE la sospensione dello sciopero ed il rientro dei lavoratori e delle lavoratrici nel ciclo produttivo, pur nel quadro generale di un mantenimento dello stato di agitazione;
ESPRIME
SOLIDARIETA’ai lavoratori ed alle lavoratrici del plesso produttivo denominato DM Elektron;
DISPONIBILITA’ al dialogo nei confronti dell’Impresa e dei suoi Amministratori, nell’interesse di una fattiva collaborazione territoriale locale;
MANIFESTA
PREOCCUPAZIONE per i livelli occupazionali dell’insediamento bujese e per la tutela di una dignitosa e serena vita lavorativa di tutte le persone impegnate nel processo produttivo aziendale e imprenditoriale che evidentemente deve scontare anche le logiche di mercato del settore e di carattere globale;
AUSPICA
LA RIPRESA di un DIALOGO costruttivo tra le Parti e delle stesse con la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, al fine di rappresentare, verosimilmente, gli impegni e le prospettive dell’impresa, dei lavoratori e delle lavoratrici;
LA CONTINUITA’ aziendale e produttiva a Buja, pur in presenza di un contesto di mercato globale altamente competitivo e complesso;
LA PROSECUZIONE degli incontri proposti ai Tavoli Tecnici attraverso l’intervento degli Assessori Regionali competenti e del Presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, al fine di tutelare quanto più possibile lavoro e impresa;
SI IMPEGNA e IMPEGNA
Il Sindaco e la Giunta a mantenersi parte attiva per la sensibilizzazione dei portatori di interesse e dei referenti istituzionali, politici, comunali e sovracomunali affinché si percorrano tutte le strade possibili per dare soluzione ai problemi aperti.
DISPONE
che il presente documento sia trasmesso al Presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, al Presidente del Consiglio della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, all’Assessore Regionale al Lavoro, all’Assessore Regionale alle Attività Produttive e Turismo, ai Parlamentari eletti nella Circoscrizione della Regione, ai Sindaci dei Comuni aderenti alla Comunità Collinare, al Ministero del Lavoro, alle Organizzazioni Sindacali di categoria.
Buja, 27 dicembre 2018