giovedì 20 agosto 2020

Avvistamenti o abbagli?

 


Lunedì 17 agosto su un gruppo Facebook particolarmente conosciuto e frequentato a Buja è stata pubblicata una foto che ritrae 6 persone di pelle scura di evidenti origini orientali in un momento di riposo, alcuni di loro stanno sgranocchiando qualcosa, probabilmente una mela. Chi ha postato la foto dice che si tratta di clandestini arrivati anche a Buja, precisamente ad Arrio. 

I commenti sono immediati, molti intervengono denunciando l’invasione, manifestando apertamente la preoccupazione, la paura ma anche il disprezzo nei confronti di una presenza vissuta come una minaccia, paventando la pandemia da Covid19, attaccando quelli che sono considerati i veri responsabili di questo fenomeno: il governo nazionale e i partiti che lo sostengono in primis. 

Tra gli interventi spicca quello di un’europarlamentare nonchè assessora del Comune di Buja che coglie l’occasione per portare acqua al suo mulino chiedendo esplicitamente ai cittadini di ricordarsene, quando saranno in cabina elettorale.

Se solo quella foto fosse stata osservata con maggiore attenzione qualche dubbio o comunque una maggior cautela sarebbero stati opportuni.

Invece la notizia viene rilanciata e amplificata ulteriormente, il giorno dopo, da una delle maggiori emittenti televisive locali, TeleFriuli, che informa dell’avvistamento bujese. 

Il rilievo che assume in poco tempo la questione richiede delle risposte che presto arrivano, ma sono risposte molto sorprendenti, nel giro di qualche ora TeleFriuli cancella la news e la sostituisce con una molto più rassicurante “Non migranti, ma regolari lavoratori assunti a Buja” dicendo di essere stata contattata proprio dall’imprenditore che li ha assunti, quindi si tratta di “regolari lavoratori assunti, che nulla hanno a che fare con migrazioni e tantomeno quindi con eventuali contagi”. Nel frattempo anche il post e tutti i commenti che erano apparsi sul gruppo Facebook vengono cancellati e scompaiono.

Insomma, una bufala.

Una bufala che costringe ad alcune domande e riflessioni.

Innanzitutto, perchè la notizia è stata immediatamente ritenuta vera?

Certo, era verosimile, considerati gli avvistamenti degli ultimi giorni; ma forse, soprattutto da parte dei molti che hanno reagito impulsivamente, c’era un desiderio nascosto, profondo che fosse proprio così e finalmente il risentimento alimentato dal rifiuto dell’altro, dalla minaccia rappresentata dall’invasore, potesse liberarsi con la violenza verbale che abbiamo purtroppo letto. L’insegnamento è molto antico ma che in tempi di ipercomunicazione è ancor più importante: controllare le informazioni che riceviamo, assumerle sempre con cautela, vagliare con attenzione le fonti.

Un’altra domanda: perchè una reazione così violenta, almeno verbalmente?

Qui le risposte sono ancor più difficili, ma impongono una riflessione sui nostri comportamenti, sui comportamenti di una comunità che ci ostiniamo a considerare matura, civile, che fonda il proprio agire sulla razionalità, sulla conoscenza, sul rispetto dell’uomo in quanto tale. Nessuno nega che esiste un problema migratorio, ma affrontarlo in questo modo ci porta alla barbarie.

Inoltre, come può un illustre rappresentate delle istituzioni, un’europarlamentare, gettarsi a capofitto sulla notizia, senza minimamente verificarla e, inneggiando al suo “Capitano”, trasformarla subito in voti alle prossime elezioni: ma che profonda tristezza e che immensa vergogna!!!

Alla fine si scopre che si tratta di lavoratori regolari, questo significa che non è  una presenza nuova e che quindi da diversi anni a Buja vivono dei lavoratori regolari che arrivano da altre parti di mondo, che da anni vivono a Buja,  e chiamiamole una buona volta con il loro nome,  persone che arrivano da altre parti di mondo.

 Non ce ne eravamo accorti? O siamo noi semplicemente cambiati? Impauriti? Incattiviti?

Forse abbiamo semplicemente  perso di vista il termine umanità: il nostro essere umani, il nostro saper guardare all’altro come ad un essere umano…

Un invito a riflettere su tutto ciò.

Un invito a restare umani.

 

Aita Sonia, Rudi Fasiolo, Maurizio Giacomini, Consiglieri comunali a Buja

mercoledì 5 agosto 2020

Consiglio comunale n.30: integrazione

Abbiamo sollecitato l'inserimento della nostra interpellanza già qui pubblicata, 
ecco l'integrazione dell'ordine del giorno


sabato 1 agosto 2020

Consiglio comunale n.30

Convocato il Consiglio comunale, ancora a porte chiuse, 
per le ore 20.30 di giovedì 6 agosto 2020