lunedì 19 ottobre 2020

Belvedere in Monte: serve una torre?


L’idea, si sa, ha qualche anno, più di cinque,
  visto che lo studio di fattibilità risale proprio al gennaio del 2015. Si tratta di un intervento di riqualificazione del belvedere ubicato nella Torre del Castello di Buja in Monte che prevede l’inserimento di un nuovo elemento, una terrazza in vetro accessibile da cui “sarà possibile una vista paesaggistica sia sulle Prealpi a Nord che verso la pianura friulana”.

La spesa complessiva per la realizzazione dell’opera che inizialmente era stata preventivata in 50.000 euro è via via lievitata passando prima agli 86.600 euro del progetto esecutivo poi ai 106.600 con gli ulteriori 20.000 euro aggiunti con la Variazione di bilancio recentemente approvata dal Consiglio comunale. L’opera sarà finanziata interamente con fondi propri del Comune.

Fin dall’inizio abbiamo sollevato dubbi e manifestato la nostra contrarietà sostenendo 

  • che il nostro territorio, in particolare Monte di Buja, sia già dotato di punti di osservazione che aspettano solo di essere valorizzati attraverso sentieri adeguati e una opportuna promozione,;
  • che altre strutture in grado di svolgere la stessa funzione non vengono utilizzate o addirittura sono abbandonate in uno stato di degrado indecoroso;
  • che la costruzione di un’opera ulteriore, con una spesa non certo irrilevante andrà ad appesantire ulteriormente il problema della gestione e della manutenzione degli spazi e delle strutture che in Monte è presente in modo particolare.

Queste obiezioni, che forse hanno serpeggiato anche nelle file della maggioranza, le abbiamo ripetutamente avanzate, inutilmente. 

Ora che ormai l’inizio dei lavori è alle porte ci sembra necessario ribadire la nostra posizione. Più di 100.000 euro del bilancio comunale potevano essere spesi meglio!


venerdì 2 ottobre 2020

Una rotonda in centro

                            Tassei e tacons, ovvero, tasselli e toppe 

A breve cominceranno i lavori di costruzione di una rotonda proprio nel centro di Buja all’incrocio tra Via Tarcentina e Via S.Stefano. 

Sembra che ormai sia tutto pronto: ci sono i fondi disponibili, 260.000 euro, risorse proprie del Comune, una cifra non indifferente per il nostro bilancio comunale; c’è il progetto, mai discusso in Consiglio comunale nè in alcuna presentazione  pubblica.

L’obiettivo dell’Amministrazione è chiaro: ridurre o eliminare, come afferma l’elaborato della Società a cui è stata affidata la stesura del progetto di fattibilità tecnica ed economica,  la “formazione di code all’intersezione semaforizzata nelle ore di punta”. Molto meno della “soluzione delle problematiche legate alla mobilità” sbandierata dall’amministrazione sulla stampa locale.


Eh sì, perchè le nostre perplessità e i nostri dubbi, già esposti a più riprese riguardano proprio il fatto che su un terreno quanto mai complesso si procede a spizzichi senza un’idea generale e complessiva, senza un piano generale della mobilità capace di tenere conto dei molti fattori che entrano in gioco in un ambito che negli ultimi vent’anni è certamente cambiato e continuerà a cambiare. Una mobilità che, lo ribadiamo con forza, non è soltanto quella legata al traffico automobilistico ma anche ciclistico e pedonale.

Ma non ci siamo limitati a una obiezione di carattere generale abbiamo posto alcuni problemi a cui non è stata data una risposta convincente, ecco alcune delle questioni che abbiamo sollevato:


-     spendiamo 260.000 euro solo per ridurre le code all’intersezione ora semaforizzata! Si badi, l’obiettivo non è quello di ridurre il traffico ma di renderlo più fluido, non corriamo così il rischio di aumentare la circolazione dei mezzi? Di stimolare una maggiore presenza di veicoli in pieno centro, con tutte le conseguenze che ciò può determinare?

-     Abbiamo già speso parecchio di recente per l’impianto semaforico (con l’installazione, tra l’altro, dell’impianto per il rilevamento delle infrazioni) ora si cambia, andiamo avanti non solo a spizzichi, ma per tentativi.

-     Manca una valutazione seria che tenga conto delle novità che subentreranno nel momento in cui il centro scolastico della scuola primaria di Collosomano sarà operativo.

-   Nel progetto gli spazi sono inevitabilmente molto stretti ma alla fine chi sembra più sacrificato sono  i ciclisti, i pedoni, le persone con disabilità… 

-    L’obiettivo della velocizzazione del traffico con l’inserimento della nuova rotonda trascura la riqualificazione dell’area centrale di Santo Stefano che invece dovrebbe essere secondo noi tra gli obiettivi prioritari di qualsiasi intervento.


In definitiva, questo più che un “tassello” (così è stato definito dalla maggioranza) di un piano generale è una toppa e così si rischia di fare interventi che invece di risolvere i problemi e dare risposte alle istanze dei cittadini (ci riferiamo in particolare all’idea di percorsi ciclabili che uniscono le diverse frazioni del nostro comune, alla garanzia di una viabilità pedonale sicura) ne producano di nuovi. 

Noi comunque speriamo che il rimedio non sia peggiore del danno,  che non sia “pèso il tacòn del buso”.....