domenica 13 maggio 2012

Una prima valutazione


I risultati delle elezioni amministrative fanno emergere alcuni dati da cui è necessario partire per qualsiasi analisi del voto e soprattutto per cercare di capire come impostare il lavoro futuro.
Primo dato, soggettivo: peccato!  perchè il nostro progetto e le nostre persone avrebbero potuto fare bene a Buja e per Buja, evidentemente ancora qualcosa ci manca per essere scelti come alternativa, evidentemente un'alternativa non è quello che viene richiesto.
Primo dato oggettivo: il centro destra ha vinto nettamente,
ha vinto prevedibilmente Bergagna con quattro liste e un centro sinistra diviso,
ma i dati non sono così lineari.
Secondo dato e particolarmente signficativo su tutto il resto : 
l’alto tasso di astensionismo. Siamo andati indietro di vent’anni e non abbiamo mai trovato un dato così basso, tanto più preoccupante perchè frutto di una tendenza senza battute di arresto e in presenza di quattro candidati sindaco e 8 liste:
1994 4733 votanti 73,7%
1998 4080 votanti 62,4%
2002 4218 votanti 64,03%
2007 4123 votanti 61.8% 
2012 3606 votanti 53,77%
in 18 anni 20% di votanti in meno! Un dato che deve farci riflettere!
Terzo dato: Bergagna che ha preso il 55,5% ma ha perso il 14,4% rispetto alle elezioni del 2007.
Virgilio che con i suoi 473 voti (pari al 13,6%)  ha di sicuro ottenuto un buon risultato ( quando parti da zero ogni risultato è un buon risultato) ma che non ha avuto quell'effetto dirompente annunciato.
Noi, con i nostri 1008 voti e il 28,9%, pur molto distanti dai vincitori ci siamo affermati come vera alternativa anche grazie all’effetto trainante del candidato sindaco Fasiolo che ha ottenuto percentualmente molti più voti personali di quanti non ne abbiano ottenuti tutti gli altri:
Calabrese 11 su 70 = 15,7%
Virgilio 99 su 473 = 20,9%
Fasiolo 353 su 1008 = 35%
Bergagna 425 su 1937 = 21,9% 
E dopo i numeri si riparte da quello che va ben oltre i numeri
si riparte dalle persone,
da quei 1008 votanti che hanno creduto nel nostro progetto, nelle donne e negli uomini che vi fanno parte
dalle tante persone che con convinzione si sono impegnate per questo progetto.

Tanti gli aspetti positivi da cui partire:
una campagna elettorale seria senza polemiche e improntata sulle  cose da fare,
un gruppo che nel giro di un mese è cresciuto e si è amalgamato,
tante le persone alle prese con la loro prima volta,
tanti i giovani,
tante le idee e la voglia di realizzarle.
Il voto ha stabilito che siamo la maggior forza di opposizione
il nostro lavoro in consiglio sarà serio, puntuale, attento e responsabile.
ma il nostro lavoro dovrà essere soprattutto capace di non perdere il valore aggiunto di questa campagna elettorale, un gruppo capace di lavorare insieme,
perchè nessuno si salva da solo.

2 commenti:

  1. complessivamente sono d'accordo con le valutazioni espresse, mi permetto quindi solo di sottolinearne alcune. in ordine di importanza credo che in primo posto spetti alla partecipazione, é proprio per realizzarla che si va ad elezioni e confermare un calo così importante deve farci riflettere.
    ho sempre pensato che la riforma del sistema elettorale (amministrativo e politico) non aveva tra i suoi obiettivi un aumento della partecipazione. favorire la governabilità con un premio di maggioranza è, di fatto, penalizzare la democrazia, rendere sterile ed inerme l'opposizione impedendole di essere incisiva nei fatti e confinandola nella teoria.
    questo, alla lunga ti stacca dal quotidiano e recide i contatti con l'elettorato rendendoti magari portatore intelligente di idee condivisibili ma in pratica inefficace.
    ecco che ora assume un altro peso il fatto di essere la maggiore o la minore forza di opposizione, a meno che. . .
    non si stia lavorando alle prossime elezioni,
    unico momento in cui si potrà cambiare qualcosa.

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  2. p.s.:
    proseguo a casa mia,http://ventiseiaprile.blogspot.it/p/ilgiornodopo-diario.html
    mandi

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