Ecco il comunicato dei gruppi consiliari di Vivere Buja e Autonomia e solidarietà a seguito dell'articolo apparso sul Messaggero Veneto di venerdì scorso (eccolo).
Così proprio non va. Addossare tutte le colpe agli altri è poco serio,
irresponsabile e quindi inaccettabile. Per giustizia sarebbe necessario fare un
quadro completo della situazione e, per quanto riguarda la Casa di riposo, ripercorrere le
tappe fondamentali per capire come e perché si sia arrivati ad una situazione
così complicata.
Già
dal 2005 la sua gestione è in perdita, i numeri degli ospiti sono ridotti per
una questione di autorizzazioni mancate, ma nel corso del tempo la struttura è
stata decisamente sottoutilizzata, lasciando dismettere E NON
POTENZIANDO alcuni servizi per anziani che adesso si vedono costretti ad
utilizzare strutture limitrofe. Facile ora pensare di chiudere o di
affidare interamente il servizio ad esterni dopo anni di mancati provvedimenti.
Le nostre
proposte vanno nella direzione di una riorganizzazione e riqualificazione del personale, un più
completo utilizzo degli spazi, una visione di insieme di tutto il complesso
centro anziani-casa di riposo, una gestione degli appalti unitaria e una
valutazione delle varie proposte da parte dell’amministrazione tenendo presente quello che
deve essere il loro carattere principale: garantire i servizi alla persona dove
la parola persona viene prima di tutto il resto.
Serve un
coinvolgimento diretto della regione: siamo sicuri che la Regione abbia scaricato del tutto sui Comuni l’assistenza
sanitaria agli anziani? Siamo sicuri che in prospettiva la nuova giunta,
certamente più sensibile verso “il sociale” di quanto non lo fosse la Giunta
Tondo, non possa autorizzarel’aumento del numero di sovvenzioni (da 12 a 27) per
Non Autosufficienti
(rette più alte che consentirebbero una gestione meno in perdita per una
struttura così piccola)?
In realtà questa amministrazione che per buona parte segue a se
stessa, ha scelto, nel pieno delle proprie funzioni, di investire,
lavorare e costruire
in altre direzioni, lasciando un po’ sul fondo del barile quelli che
adesso sono problemi da risolvere, come ad esempio scuole e casa di riposo, e
ora sono ancora più gravi perché i soldi sono finiti.
L’amministrazione comunale di Buja, e Bergagna ha contribuito eccome, ha fatto la cicala per
troppo tempo e ora ne paga le conseguenze che si assommano a quelle tremende
della crisi globale di sistema.
Buja, 15 giugno 2013