martedì 18 giugno 2013

Le colpe degli altri e quelle di Bergagna


Ecco il comunicato dei gruppi consiliari di Vivere Buja e Autonomia e solidarietà a seguito dell'articolo apparso sul Messaggero Veneto  di venerdì scorso (eccolo).

Così proprio non va. Addossare tutte le colpe agli altri è poco serio, irresponsabile e quindi inaccettabile. Per giustizia sarebbe necessario fare un quadro completo della situazione e, per quanto riguarda la Casa di riposo, ripercorrere le tappe fondamentali per capire come e perché si sia arrivati ad una situazione così complicata.
 Già dal 2005 la sua gestione è in perdita, i numeri degli ospiti sono ridotti per una questione di autorizzazioni mancate, ma nel corso del tempo la struttura è stata decisamente sottoutilizzata, lasciando dismettere E NON POTENZIANDO alcuni servizi per anziani che adesso si vedono costretti ad utilizzare strutture limitrofe. Facile ora pensare di chiudere o di affidare interamente il servizio ad esterni dopo anni di mancati provvedimenti.
Le nostre proposte vanno nella direzione di una riorganizzazione e riqualificazione  del personale, un più completo utilizzo degli spazi, una visione di insieme di tutto il complesso centro anziani-casa di riposo, una gestione degli appalti unitaria e una valutazione delle varie proposte da parte dell’amministrazione tenendo presente quello che deve essere il loro carattere principale: garantire i servizi alla persona dove la parola persona viene prima di tutto il resto.
Serve un coinvolgimento diretto della regione: siamo sicuri che la Regione abbia  scaricato del tutto sui Comuni l’assistenza sanitaria agli anziani? Siamo sicuri che in prospettiva la nuova giunta, certamente più sensibile verso “il sociale” di quanto non lo fosse la Giunta Tondo, non possa autorizzarel’aumento del numero di sovvenzioni (da 12 a 27) per Non Autosufficienti (rette più alte che consentirebbero una gestione meno in perdita per una struttura così piccola)?
In realtà questa amministrazione che per buona parte segue a se stessa,  ha scelto, nel pieno delle proprie funzioni, di investire,  lavorare e costruire  in altre direzioni, lasciando un po’ sul fondo del barile quelli che adesso sono problemi da risolvere, come ad esempio scuole e casa di riposo, e ora sono ancora più gravi perché i soldi sono finiti.
L’amministrazione comunale di Buja, e Bergagna ha contribuito eccome, ha fatto la cicala per troppo tempo e ora ne paga le conseguenze che si assommano a quelle tremende della crisi globale di sistema.

Buja, 15 giugno 2013

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