I nostri gruppi hanno sempre
visto il complesso Centro anziani – Casa di Riposo come luogo integrato nel
tessuto comunitario di Buja, accogliente ed inclusivo.
La logica della sua esistenza sta
nei valori su cui è stata creata e si è fondata per decenni la Casa di Riposo a
Buja; la stessa che nel post - terremoto ha prodotto la costruzione di un
contesto intrecciato e comunicante con il resto della comunità, secondo un
criterio volto a soddisfare le richieste differenziate delle fasce più anziane
della nostra cittadinanza e di quanti arrivano da altri comuni. L’esperienza
dell’UTE appare come una buona pratica in tal senso.
I nefasti eventi del 2003 e le
successive scelte gestionali hanno in buona parte smantellato questo quadro di
riferimento con effetti negativi frutto di gestioni politico - amministrative
discutibili, che ricadono pesantemente sulla situazione attuale.
Situazione su cui è importante
compiere scelte chiare, avendo però presente che scegliere significa avere più
opzioni a disposizione e non solo quelle prospettate dal Sindaco che estremizza
tra un’esternalizzazione con molte incognite da sciogliere e la minaccia di
chiusura, a fronte di un quadro informativo ancora piuttosto carente.
Alla luce di queste
considerazioni e delle informazioni ricevute e raccolte in quest’ultimo
periodo, ci sentiamo di formulare una proposta che tenga conto della storia
della Casa di Riposo, del recente passato del complesso Centro Anziani – Casa
di Riposo, delle ristrettezze economiche del bilancio comunale e della
necessità, fondata su una nostra profonda convinzione, di un rilancio, prima di
tutto sociale, dei luoghi destinati ad accogliere con dignità la vita degli
anziani; sulla base di criteri di affetto, stima, solidarietà e
professionalità.
Una proposta attenta ed aperta al
contributo partecipativo di quanti pensano di poter intervenire sulla
questione, articolata nei 7 punti di seguito riportati:
1.
la gestione del complesso del centro anziani
deve restare in capo al Comune e va considerata come un tutt’uno ( casa di
riposo, alloggi, spazi attualmente non utilizzati) anche in termini di
bilancio;
2.
gli attuali appalti vanno ridefiniti in maniera
unitaria valutando in questo anche la possibilità di un’unica cucina assieme
alle scuole e la riorganizzazione e valorizzazione motivazionale e
professionale del personale. Questo eviterebbe pericolosi salti nel buio e
darebbe la possibilità di monitorare con puntualità l’andamento socio –
economico del complesso al fine di futuri eventuali aggiustamenti gestionali;
3.
è necessario puntare ad un utilizzo sistematico
degli spazi non impiegati, anche studiando formule innovative con usi diversi
e/o plurimi (es. casa famiglia, centro diurno, ….) anche di natura sperimentale,
studiati e condivisi, con l’Ambito socio - assistenziale di riferimento,
facendo rete con i comuni limitrofi per l’attivazione di nuovi servizi o
l’ampliamento di quelli esistenti;
4.
va definita ed approvata una mozione unitaria di
tutto il Consiglio comunale da inviare alla regione per il rilascio
dell’autorizzazione per l’ampliamento dei posti esistenti per i non
autosufficienti ( non sarebbero nuovi posti, ma revisione delle autorizzazioni)
o comunque per rinegoziare le quote assegnate;
5.
in tempi brevi va realizzata una serie di
incontri con l’ Azienda socio sanitaria, ed in
particolare il suo Distretto, per definire con chiarezza le migliori strategie
per una gestione inclusiva del patrimonio umano rappresentato dagli anziani di
Buja e da quanti attorno a Buja gravitano e per valutare la possibilità di
nuove forme di utilizzo anche con modelli sperimentali e/o nuove tipologie di
servizi. Va studiata inoltre, assieme all’ASS, all’Ambito Socio-Assistenziale e
alle Amministrazioni Comunali limitrofe che hanno strutture residenziali per
anziani, la possibilità di rendere maggiormente efficienti le strutture stesse,
anche ipotizzando una loro messa in rete, una condivisione dei costi per i
servizi e/o altre forme di abbattimento dei costi.
6.
va attivata al più presto la Commissione del
Centro anziani che, avvalendosi della collaborazione di esperti interni alla
Commissione stessa o esterni, possa monitorare la situazione e formulare
proposte per riorganizzazioni ed utilizzi innovativi delle strutture esistenti;
7.
è necessario e strategico realizzare un sistema
di consultazione ed informazione della cittadinanza su questi specifici temi.
Buja, 1 luglio 2013
VivereBuja
ViviBuje
Sonia
Aita, Rudi Fasiolo, Maurizio Giacomini
Autonomia
e solidarietà Autonomie e solidarietat
Aldo Calligaro
Buja Bene Comune Buje par ducj
Stefano Santi, Marco Virgilio
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