martedì 24 giugno 2014

CIPAF: uno spettacolo indecoroso

Ora la Regione, chiamata dalla stessa assemblea del Consorzio ad esprimersi, rileva che la deliberazione con cui è stato eletto il presidente e il Consiglio di amministrazione del CIPAF è scorretta per violazione delle norme statutarie e intima all’Ente di ristabilire la legittimità pena lo scioglimento dell’Ente stesso con conseguente nomina di un Commissario.
Alla gestione che avevamo puntualmente denunciato: il trionfo della logica di spartizione con nomine di consiglieri a cui assegnare un “posticino", indennità di carica   che stentavano ad essere ridotte,  imprenditori platealmente insoddisfatti, malumore  diffuso esploso nelle pesanti  critiche mosse dall’API.
Ora si aggiunge questa grave situazione di cui i primi responsabili sono i tre Comuni di Buja, Osoppo e Gemona, azionisti di maggioranza.
Niente rilancio del Consorzio in attesa del riassetto degli Enti di gestione delle zone industriali su cui sta lavorando il governo regionale.
Nessuna riflessione su un nuovo piano di politica industriale che coinvolga i Consorzi industriali come il Cipaf,  che dia risposte concrete agli insediati e che tenga conto delle necessità del territorio e dei suoi cittadini, in un dialogo costruttivo e partecipato tra le varie componenti.


A questo punto è indispensabile ripartire proprio da qui, noi lavoreremo in questa direzione.

Nessun commento:

Posta un commento