Sabato 5 dicembre alle
17.00, presso il Teatro della Casa della Gioventù di Santo Stefano di Buja,
sono stati conferiti i premi Nadâl Furlan 2015.
Il Premio Nadâl Furlan è stato
istituito dal Circolo Culturale Laurenziano di Buja ed è giunto alla 37a
Edizione. Viene consegnato annualmente a personalità del mondo accademico, della
cultura, delle arti o impegnate nel
sociale che hanno operato o hanno avuto i natali in Friuli
– Venezia Giulia. Un riconoscimento pubblico per aver posto al servizio della
Comunità il proprio talento e le proprie
capacità. Sotto la premurosa regia di Maurizio Piemonte quest’anno i premi sono
andati a Giovanni Canciani, Giorgio Dannesi, Ubaldo Muzzatti e don Davide
Larice, figure prestigiose che meritano il riconoscimento soprattutto per il
messaggio d’umanità che hanno saputo comunicare per il progresso e la tutela della
collettività. È necessario fare un ringraziamento sincero al Circolo Culturale
Laurenziano che in tutti questi anni ci ha fatto conoscere e apprezzare tante belle persone della nostra terra. Della
serata di sabato 5 dicembre da segnalare il commovente applauso seguito al
discorso di don Larice. Un folto gruppo di ragazzi della Comunità di Recupero
guidata dal sacerdote, presenti in sala, ragazzi che nei loro pochi anni di
vita hanno dovuto convivere con situazioni esistenziali difficilissime, si è
alzato in piedi è ha applaudito affettuosamente
le parole emozionanti di don Larice, parole prive di qualsiasi retorica.
Sono giovani alla cui vita don Larice, con mano ferma e talvolta burbera, come
ha detto lui stesso quella sera, ha aiutato o sta aiutando a dare un senso. Un
applauso liberatorio che ha richiamato alla memoria la scena finale del film L’attimo fuggente, e la famosa poesia di Walt
Whitman. "O capitano! Mio capitano!".
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