martedì 9 agosto 2016

Resoconto Consiglio n.43

Il consiglio comincia con una nota di rilievo: si approva il bilancio di previsione, che per un Comune è il documento fondamentale e necessario per portare a termine qualsiasi tipo di attività, in poche parole è il documento che consente agli amministratori di amministrare e agli uffici di operare… ebbene, in consiglio mancano ben quattro consiglieri di maggioranza, la nostra presenza garantisce la regolare prosecuzione della seduta, il nostro senso di responsabilità, più volte bistrattato dal Sindaco, è ciò che consente allo stesso  Sindaco di proseguire… vale la pena di ricordarlo, così come vale la pena ricordare, in particolare, le ripetute assenze del consigliere Spizzo… che da mesi, come un tempo si diceva della temperatura di Aosta, risulta ...non pervenuto.
Anche questa volta, a causa del nutrito ordine del giorno, le nostre interpellanze, presentate a febbraio, vengono rimandate, salvo quella condivisa, dopo un laborioso scambio di mail, su Giulio Regeni  (che potete trovare sul blog).
La discussione sul bilancio è articolata e ricca di interventi e monologhi a volte oltre il sopportabile, del Sindaco, a cui piace parlare e a volte divagare.
Le tariffe rimangono invariate per effetto delle disposizioni del  governo che, per contenere il livello complessivo della pressione tributaria, ha sospeso l'efficacia di tutti i provvedimenti che prevedono aumenti dei tributi e delle addizionali decisi da regione o Comuni. 
Noi, come fatto tante volte, lamentiamo una scarsa programmazione nelle scelte di questa amministrazione, grandi proclami che si susseguono di anno in anno ( vedi le centraline elettriche), progetti già ipotizzati e poi ritirati ( vedi torre panoramica in Monte), fughe in avanti del Sindaco con tanto di foto su quotidiani e notiziario comunale poi clamorosamente smentite ( vedi lascito Villa Barnaba per cui l’amministrazione intanto è costretta a pagare le spese legali di un ricorso senza alcuna garanzia di vittoria), una totale assenza di un ruolo trainante di Buja nelle questioni del collinare e del gemonese, una scadente politica culturale, in termini di programmazione, collaborazione in rete e coordinamento di quelle che sono le grandi potenzialità di un territorio ricco, umanamente ricco, come quello bujese ( e qui abbiamo sottolineato l’incapacità dell’assessore Guerra che non è nemmeno riuscito a nominare la commissione Museo), la valorizzazione del territorio a partire da quelle ” perle” quali Monte, le piste ciclabili, il Ledra…
Capiamo la difficoltà economica del momento e a volte la lentezza dovuta ad un eccesso di burocrazia che affligge gli uffici, ma nello stesso tempo, siamo convinti che questa situazione, presente in tutti i Comuni, si possa superare con una visione più complessiva del territorio, che necessariamente deve mettersi in rete con gli altri comuni ( per questo siamo convinti della opportunità di aderire alle Uti, con tutte le migliorie del caso) e con un maggiore coinvolgimento della comunità.
Abbiamo ribadito la necessità di creare momenti di confronto e informazione con il CIPAF, la NET, la Consulta del bacino del Ledra, per non perdere di vista temi importanti quali la zona industriale e il suo futuro, la raccolta dei rifiuti, la sicurezza, la prevenzione e la valorizzazione del fiume Ledra e come sempre  sono state fatte promesse che da tempo non vediamo mantenute.
Il consiglio si chiude a notte inoltrata, con l’approvazione all’unanimità dei lavori di realizzazione della rotatoria all’incrocio dell’Osovana, nei pressi dell’area commerciale.

E come spesso a fine consiglio accade, con la logica dei numeri che non ci  concede molti spazi di manovra, un pensiero ci accompagna: le idee non ci mancano, ma è soprattutto dallo “stile” e dal modus operandi di questa amministrazione che ci sentiamo molto lontani.

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