lunedì 30 marzo 2020

Emergenza: interventi di supporto

Il Governo ha stanziato a favore del Comune di Buja la somma di euro 34.216 per interventi di supporto alle famiglie più in difficoltà a causa dell'emergenza CoronaVirus. Quanto prima il Comune pubblicherà le istruzioni per presentare domanda e beneficiare del contributo.
In relazione alle polemiche reazioni negative di alcuni esponenti politici il sindaco di Treppo Grande, Manuela Celotti, ha scritto la seguente nota che condividiamo pienamente e, grazie al suo consenso, con molto piacere, pubblichiamo:

Coronavirus e bonus per la spesa: diciamoci le cose come stanno.


Ho letto con dispiacere delle polemiche apparse su fb e sui quotidiani locali rispetto ai fondi stanziati dal Governo per rispondere alle esigenze delle famiglie in difficoltà. Questo non è il momento delle dinamiche politiche di basso profilo, questo è il momento di fare ognuno la nostra parte per affrontare questa emergenza epocale, che parte come emergenza sanitaria e porta con sé gravi ripercussioni a livello economico e sociale. I fondi stanziati, che per Treppo Grande ammontano a circa 9.000,00 euro, servono per le emergenze delle prossime settimane, non per risolvere il problema della povertà in Italia. Servono per aiutare le persone e le famiglie rimaste senza lavoro, e quindi senza reddito, nell'attesa della cassa integrazione, e di altri interventi più congrui. L'obiettivo è di garantire il sostentamento alle persone che a causa di questa emergenza sono rimasti senza entrate economiche, e non hanno risparmi da poter utilizzare per tamponare questo momento di difficoltà. Non sono risorse che vanno rapportate al totale della popolazione, né al totale dei poveri assoluti o relativi presenti fra la popolazione. Una parte di questi infatti già riceve altri aiuti (da prima del Covid), come ad esempio il Reddito di Cittadinanza. Detto ciò, visto che in un momento come questo ognuno di noi è chiamato a fare la sua parte, se la Regione ritiene che i fondi non siano sufficienti può sempre pensare di integrarli, visto che quello che dovrebbe essere facile per il Governo (trovare risorse), allora dovrebbe essere facile anche per la Regione... Non abbiamo nemmeno raccolto i bisogni della popolazione e già qualcuno grida allo scandalo per la pochezza delle risorse. Il Governo ha capito che c'è un problema sociale e si è attivato, in emergenza, per risolverlo. Ho quindi fiducia che continuerà ad avere la cura e la tutela fin qui dimostrate nei confronti dei cittadini italiani, cura e tutela che se guardiamo agli altri Paesi che stanno affrontando l'emergenza Covid, non paiono poi così scontate... Ricordiamoci: non è il momento delle polemiche, è il momento di uno sforzo unitario, questo dobbiamo trasmettere ai nostri cittadini.

Emergenza: la risposta del Sindaco

Ecco la risposta del Sindaco che abbiamo prontamente ringraziato e a cui abbiamo chiesto di continuare ad informare tutto il consiglio di come si presenti  la situazione del nostro Comune e di creare un contatto più frequente tra i capigruppo, per fronteggiare al meglio questa grave situazione di emergenza, perchè adesso più che mai...nessuno si salva da solo. 

Buongiorno cari Consiglieri,
In Friuli l’epidemia è iniziata il 1° marzo, quindi oggi siamo al ventottesimo giorno! A Wuhan in Cina, dove questa pandemia ha avuto origine, l’epidemia è stata messa sotto controllo dopo 89 giorni, circa tre mesi.
Per ora il Friuli è una delle zone meno contagiate del nord Italia, probabilmente le azioni di contenimento sono iniziate prima che l’epidemia potesse prendere piede, infatti alla data del primo marzo le scuole erano già chiuse.
Del decorso di questa epidemia sappiamo ancora troppo poco, non è ben chiaro se con il caldo si fermerà oppure se ci sarà un’attenuazione con il rischio che in ottobre l’epidemia torni con tutta la sua virulenza (cento anni addietro, la “Spagnola” ebbe una seconda ondata di una violenza terribile). Sicuramente le strutture sanitarie pubbliche, le scuole e in genere la P.A. dovranno attrezzarsi per quest’ultimo scenario!
Fino a quando non avremo un vaccino saremo soggetti al rischio dell’epidemia, anche se i test di controllo rapido dei positivi si stanno sviluppando e con questi strumenti miglioreremo i metodi di contenimento dell’epidemia.
Per quanto riguarda il Comune di Buja, la Protezione Civile è stata attivata e ogni giorno, dalla sede regionale di Palmanova, vengono impartite istruzioni ed indicazioni operative.
Quale Sindaco in questo  momento rivesto la funzione di Responsabile Comunale della Protezione civile, di Autorità sanitaria locale e di Autorità di pubblica sicurezza. A seguito delle dimissioni di un assessore ho assunto la delega all’assistenza sociale.
In data odierna l’Amministrazione Comunale, con l’aiuto dei volontari di Protezione Civile, Alpini, e CRI completa la consegna delle mascherine igieniche a tutta la popolazione di Buja, si tratta un intervento importante sotto diversi aspetti:
1.       Le mascherine hanno un effetto contenitivo delle emissioni salivari che sono il principale veicolo del contagio (droplet). Portarle nei luoghi aperti al pubblico significa tutelare gli altri e alla fine difendere anche noi stessi.  In un supermercato noi ci restiamo venti minuti, ma chi ci lavora è esposto tutto il giorno! E’ certo che gli asintomatici sono fonte di contagio e ad oggi non possiamo sapere chi è sano o chi è asintomatico e quindi portatore del contagio. Indossare una mascherina contenitiva significa ridurre le occasioni di “droplet” e di contagio. E soprattutto, in questo periodo, significa rispetto per gli altri;
2.       Permette di identificare situazioni critiche, come anziani che vivono da soli o che segnalano necessità di aiuto. Capillarmente viene distribuito un avviso con i numeri telefonici da chiamare in caso di qualsiasi necessità;
3.       A molti cittadini, soprattutto anziani, viene dato un segnale che non sono lasciati soli, che c’è una struttura operativa in grado di intervenire, anche questa è una cosa molto importante sul piano psicologico.
A parte la consegna delle mascherine, altri interventi su cui è impegnata l’ Amministrazione Comunale è l’assistenza alle persone bisognose che hanno difficoltà a muoversi. Di queste abbiamo diverse categorie: soggetti in quarantena  che sono obbligati a non muoversi da casa, pena la commissione di un grave reato; anziani che necessitano di avere a domicilio farmaci o anche la spesa. 
Altre questioni molto delicate sono la gestione della casa di riposo comunale dove abbiamo preso i rigidi provvedimenti indicati dalle disposizioni sanitarie. In tale struttura effettuo un controllo giornaliero e per fortuna, per ora, non abbiamo casi di contagio. A breve doteremo la casa di riposo di strumenti informatici che consentiranno agli anziani (assisti, quando serve, dagli operatori) per comunicare e vedere i parenti all’esterno della struttura. Le norme sanitarie hanno posto limiti molto rigidi alle visite dei parenti.
Altro tema importante, specie nel prossimo futuro, è l’assistenza sociale delle persone che non avranno soldi neppure per acquistare generi alimentari. Come sappiamo, ci sono persone che in qualche modo si arrangiavano con lavori precari (una casistica soprattutto femminile) e che sono esclusi da assegni di assistenza INPS o cassa integrazione straordinaria. Per queste situazioni stiamo pensando di predisporre dei buoni alimentari per acquistare beni di prima necessità. Per ora stiamo cercando di creare dei canali per identificare e far emergere queste situazioni di bisogno. Mi raccordo giornalmente con la dott.ssa Peresson responsabile del Servizio Sociale dell’Ambito.
I lavori pubblici appaltati sono tutti bloccati, in quanto le imprese edili sono ferme per le disposizioni di legge. Alle urgenze provvediamo con gli operai del Comune e con la Protezione civile.
I dipendenti comunali, a turno, garantiscono la funzionalità degli uffici e stano usufruendo delle ferie pregresse. Abbiamo approvato anche il regolamento di Smart Working e abbiamo attivato la dotazione informatica per consentire ai dipendenti (di cui non necessità la presenza fisica in Comune) di poter lavorare da casa.
L’impatto economico sulle “casse” del Comune che potrebbe derivare da maggiori interventi di assistenza sociale non è stato ancora quantificato. D’altronde oggi è solo il ventottesimo giorno dall’inizio dell’epidemia e i risvolti economici e sociali devono ancora emergere, ma saranno, purtroppo, pesantissimi.
In tale contesto probabilmente con il bilancio consuntivo si dovranno rivedere gli stanziamenti finanziari per l’assistenza sociale. Forse dovremo intervenire per agevolare la scuola con maggiori dotazioni informatiche, soprattutto per quanto riguarda l’aumento della portata delle linee telematiche. Ancora è troppo presto per capire cosa succederà nel prossimo anno scolastico.
Purtroppo, abbiamo dovuto per ora, abbandonare l’idea di un progetto di consegna a domicilio dei libri della biblioteca, per cui si erano già offerti come volontari diversi cittadini, in quanto non saremmo riusciti in questa fase a garantire tale servizio nel rispetto delle necessarie condizioni di sicurezza sanitaria e assicurativa (l’Azienda Sanitaria ci ha indicato che sul materiale librario il virus potrebbe vivere anche nove giorni!). 
Sicuramente per tutto aprile dovremo mantenere i provvedimenti di contenimento che limitano fortemente gli spostamenti dal proprio domicilio. Fortunatamente, come dicevo, per ora, il Friuli ha un basso tasso di contagio rispetto al Veneto o alla Lombardia.
A Buja, in data odierna abbiamo solo una persona contagiata che viene curata a domicilio dai medici dell’Azienda Sanitaria e sette persone in quarantena ( alcuni per rientro dall’estero, altri per aver avuto contatti con persone positive)
Speriamo di superare l’emergenza con la fine aprile. Ma di questo non ci sono certezze! 
Sarà mio compito tenervi periodicamente aggiornati della situazione. Colgo l’occasione per salutarvi e augurarvi buona domenica.
Buja, 28 marzo 2020.

Il Sindaco.

martedì 24 marzo 2020

Emergenza

Pubblichiamo la lettera che i consiglieri di Insieme per Buja hanno appena inviato al Sindaco e a tutti i consiglieri comunali. Per essere aggiornati sulle disposizioni legate all'emergenza epidemica visitate il sito del Comune di Buja all'indirizzo

http://www.comune.buja.ud.it


Alla cortese attenzione del   Sindaco

 e dell’intero Consiglio Comunale

Sono passati solo venti giorni dall’ultimo Consiglio Comunale riunitosi a porte chiuse e a distanza di sicurezza tra i consiglieri per l’emergenza virus, eravamo tutti preoccupati ma nessuno di noi prevedeva lo scenario che nel corso dei giorni successivi è andato progressivamente peggiorando.

Speriamo innanzitutto che tutti voi e le vostre famiglie siate in salute, aspetto prioritario di questi tempi.

Abbiamo letto attraverso la pagina ufficiale del sito del Comune, attraverso la stampa e attraverso i social, le notizie che riguardano la situazione che si è presentata e le iniziative intraprese dall’amministrazione, per far fronte a questa nuova e imprevista emergenza.

 Come sempre e in questa situazione più che mai, chiediamo al Sindaco di coinvolgere e tenere informato l’intero consiglio sulla situazione e su quali siano i provvedimenti messi in atto, anche attraverso delle comunicazioni ufficiali.

Pensiamo che segnali unitari da parte del Consiglio Comunale, massimo organo rappresentativo della comunità, siano, soprattutto in questo momento, importanti e necessari, in quest’ottica diamo la nostra disponibilità a cooperare nelle forme e nei modi più utili e opportuni che saranno concordati.

venerdì 6 marzo 2020

La maggioranza non c'è più

A sorpresa, senza che nulla facesse pensare a una svolta così improvvisa e radicale, con un attacco durissimo al Sindaco e alla Giunta, l'assessore Pezzetta ha rassegnato le sue irrevocabili dimissioni. Non solo, ancora più sorprendentemente, ha annunciato al Consiglio la formazione di un gruppo consiliare composto oltre che da lei anche dai consiglieri Marcuzzi e Spizzo che sono intervenuti per esprimerle solidarietà e lamentare l'assenza di collegialità nella maggioranza. 
Ora Bergagna si trova senza una maggioranza in Consiglio. 
Si tratta di un fatto assolutamente nuovo che richiede un immediato chiarimento politico. 
Ciò accade in un momento delicato per l'intero paese, in una fase di emergenza che non può essere affrontata alla leggera o vederci impegnati in giochini di palazzo, il gruppo di Insieme per Buja come accaduto fin qui farà la sua parte. Per leggere la più che eloquente presa di posizione dell'ormai ex assessore Pezzetta basta cliccare sul link seguente.

Intervento integrale

mercoledì 4 marzo 2020

Consiglio comunale a porte chiuse

Abbiamo sollecitato il Sindaco ad una riflessione sull'opportunità, vista la situazione di emergenza, di rinviare il Consiglio comunale convocato per giovedì 5 marzo la risposta è stata negativa, la seduta  si terrà a porte chiuse con l'indicazione per i Consiglieri di mantenere una distanza di sicurezza.
Avremmo voluto, visto il momento delicato, che le scelte fossero condivise o almeno discusse con tutti i gruppi presenti in Consiglio comunale!


domenica 1 marzo 2020