giovedì 16 luglio 2020

Sorpresa! Fusione a freddo


Come sempre accade, le questioni rilevanti che riguardano Buja, le veniamo a sapere leggendo il giornale e anche questa volta, è attraverso un articolo di giornale che veniamo a conoscenza del nuovo progetto di fusione con il comune di Colloredo di Montalbano.
Se è da un anno che se ne parla tra i due sindaci devono essere stati ragionamenti molto silenziosi, visto che né in consiglio né durante le varie, poche a dire il vero, riunioni istituzionali, la questione non è mai emersa, né tantomeno affrontata seriamente, e non è di certo a margine di un brindisi per i festeggiamenti del santo patrono che possono essere prese decisioni così importanti.
Da sempre in consiglio abbiamo visto con favore e votato a favore di tutte le scelte amministrative prese nell’ottica di migliorare i servizi attraverso convenzioni e collaborazioni con altri enti. Fin dal primo momento abbiamo sostenuto l’unione con il comune di Treppo Grande e mai abbiamo fatto mancare la nostra adesione ad ogni forma di collaborazione con la realtà del collinare di cui il comune di Buja fa parte storicamente, anzi abbiamo sollecitato l’amministrazione ad allargare ulteriormente le collaborazione al contesto gemonese e più volte abbiamo lamentato una scarsa convinzione e presenza del nostro Comune nelle collaborazioni.
Per questo crediamo che parlare di un progetto di fusione tra comuni sia una questione molto seria e vada affrontata nei modi e nelle sedi opportune, con lungimiranza e visione a lungo termine cercando e costruendo affinità storiche, territoriali, economiche e sociali e non per un semplice rapporto di simpatia o di affinità politica tra Sindaci. 
Non basta di certo un titolo sul giornale per avviare un percorso di profondo cambiamento, ci vogliono idee, progetti e capacità di realizzazione, per questo aspettiamo che il Sindaco e la sua maggioranza, con cui immaginiamo si sia a lungo confrontato in questo anno di ragionamenti, sposti  la discussione dalle pagine di un quotidiano ai banchi del consiglio comunale organo da cui può e deve partire, come giustamente rileva nel suo articolo il Messaggero Veneto, la richiesta di fusione che prevede un percorso certamente serio e impegnativo. 


lunedì 13 luglio 2020

Una rotonda centrale


Iniziamo con questo post una rubrica dedicata agli articoli di rilievo amministrativo che appaiono sulla stampa locale con i nostri relativi commenti

La mobilità e le sue “problematiche”

Con la realizzazione di una rotatoria all’incrocio tra le vie Tarcentina e Divisione Julia a Santo Stefano l’amministrazione intende dare quindi una risposta, come afferma il vicesindaco Calligaro, alle “problematiche legate alla mobilità”. Non si tratterebbe di una spesa nemmeno così rilevante, 260.000 euro il costo complessivo stimato, se il risultato fosse veramente questo. 
In realtà il tema della mobilità a Buja e, vista la sua collocazione, nel contesto collinare e pedemontano è molto più complesso e richiederebbe un’analisi approfondita e globale che questa amministrazione non si è mai impegnata a fare nonostante molte sollecitazioni provenienti dai banchi dell’opposizione ma anche dalle stesse file della maggioranza (tra tutte merita di essere ricordata una Relazione sulla viabilità a Buja presentata dal capogruppo di Alleanza nazionale Roberto Molinaro, ancora nel 2002).  Una mobilità che non può essere soltanto quella legata al traffico veicolare ma anche a quello ciclistico e pedonale, che negli ultimi anni hanno acquisito un rilievo e un’importanza sempre maggiore.
Bene, l’amministrazione procede a spizzichi, di volta in volta, senza un piano generale e così si rischia, nonostante anche le buone intenzioni, di fare interventi che invece di risolvere i problemi e dare risposte alle istanze dei cittadini (ci riferiamo in particolare all’idea di percorsi ciclabili che uniscono le diverse frazioni del nostro comune) ne producano di nuovi.
In merito alla rotonda di S.Stefano, nello specifico preso atto della fattibilità dell’intervento sul piano tecnico, visto lo studio di fattibilità che non è comunque ancora un progetto esecutivo come erroneamente sostenuto nell'articolo dal vicesindaco, è forse necessario sollevare almeno tre questioni.
1. lascia perplessi il fatto che l’unico obiettivo dichiarato sia quello di ridurre le code all’intersezione semaforizzata nelle ore di punta; spendiamo 260.000 per ottenere questo risultato! Si badi, l’obiettivo non è quello di ridurre il traffico ma di renderlo più fluido, magari producendo il risultato di un numero maggiore di veicoli in circolazione in pieno centro;
2. suscita sorpresa il fatto che dopo un intervento costoso di pochi mesi fa sull’impianto semaforico (con l’installazione per il rilevamento delle infrazioni) si decida di togliere del tutto l’impianto semaforico stesso;
3. ma l’aspetto che preoccupa maggiormente è l’assenza di una valutazione che tenga conto delle novità che subentreranno nel momento in cui il centro scolastico della scuola primaria di Collosomano sarà operativo e le rassicurazioni che in sede consiliare sono state proposte dall’amministrazione non ci convincono per nulla.

mercoledì 1 luglio 2020

DMElektron 2

In riferimento alla grave situazione che si protrae ormai da troppo tempo alla DM Elektron di Buja abbiamo presentato la seguente interpellanza:


I sottoscritti consiglieri,

rilevato il quadro di incertezza denunciato attraverso numerose iniziative dai lavoratori e dalle organizzazioni sindacali;

visti i numerosi articoli di stampa che segnalano, oltre che il sequestro da parte dei carabinieri del NOE di parte degli impianti, ancora una volta, le gravissime difficoltà complessive della  DM Elektron, importante azienda del nostro territorio;

considerato con estrema preoccupazione la situazione che si trascina ormai da diversi anni ma che negli ultimi mesi sembra essersi ulteriormente aggravata;

richiamata la necessità di trovare una soluzione capace di dare una risposta alle circa settanta famiglie che rischiano di trovarsi sulla strada,


INTERPELLA IL SIG. SINDACO 


per sapere

se ha preso e/o mantenuto i contatti con l’azienda, con le organizzazioni dei lavoratori e con l’amministrazione regionale negli ultimi mesi,

se e quali iniziative intende assumere al proposito per contribuire ad una soluzione positiva della vertenza.

29 giugno 2020

DMElektron 1



25 giugno

26 giugno

1 luglio