Ecco il testo integrale della lettera che abbiamo spedito al Sindaco e all'intero Consiglio Comunale e con la quale proponiamo di istituire un fondo finanziato dai gettoni di presenza dei Consiglieri finalizzato ad interventi che dovranno essere definiti e su cui faremo le nostre proposte.
Non si tratta di risolvere i problemi economici del paese ma di dare anche piccoli ma importanti segnali per riavvicinare i cittadini alla politica.
martedì 29 gennaio 2013
Feste e celebrazioni, una proposta
Abbiamo chiesto un incontro tra i capigruppo consiliari per discutere il tema delle iniziative che l’Amministrazione Comunale organizza ogni anno in occasione di Feste Nazionali (25 aprile, 1 maggio, 2 giugno, 4 novembre) nonchè in giornate di particolare rilievo e definite per legge come il Giorno della Memoria (27 gennaio) e il Giorno del ricordo (10 febbraio), ma anche una data importante per il nostro territorio come quella del 6 maggio.
L’obiettivo è quello, magari anche attraverso il confronto con le associazioni e i soggetti interessati, di verificare se le formule ormai ripetute e forse rituali possano essere ripensate e riviste. Il fine ultimo è quello di promuovere e rivitalizzare questi momenti e ottenere così una più larga partecipazione dei cittadini.
lunedì 28 gennaio 2013
Il Sindaco e la vergogna
"E' veramente vergognoso che Fasiolo mi accusi di aver risparmiato solo 8-10 mila euro! Certa politica vive veramente in un altro pianeta.
Se avessi risparmiato anche solo 100 euro, la nostra scelta era migliore della sua. Dobbiamo metterci in testa che la pubblica amministrazione
deve spendere meno, deve risparmiare su tutto, perchè alla fine pagano sempre i cittadini che non ne possono più di tasse così esose"
è una delle affermazioni contenute in un articolo apparso giovedì 24 gennaio in cui il Sindaco replica duramente al nostro comunicato.
Noi, caro Sindaco, non l'abbiamo mai accusata "di aver risparmiato solo 8-10 mila euro" e non c'è motivo di provare vergogna per una cosa che non abbiamo fatto.
Forse lei non sa cos'è la vergogna e per questo usa con una certa leggerezza questa parola.
Ma le sue affermazioni sono gravi.
Facciamo l'elenco delle spese sostenute dalla sua Amministrazione che non vanno proprio nell'ottica dello spendere meno... cominciamo dal Gazebo del Parco Urbano?
Facciamo l'elenco delle opere che continuano a gravare sulle casse del Comune perchè realizzate con mutui ventennali?
Vogliamo solo ribadire che la Casa dell'acqua a Buja l'abbiamo proposta noi e che la discussione quando è partita
non era se affidarla ai privati o assumersene le spese ma se farla o non farla. Allora il Sindaco era per non farla e non ripeto gli argomenti
utilizzati per il suo no, anche il Mess Ven ne ha reso conto allora (pochi mesi fa).
Abbiamo detto: bene, molto bene che ora si faccia e lo ribadiamo; se si spende meno di quanto hanno speso molti Comuni ancora meglio,
bravo Sindaco, speriamo che tutto funzioni come in ormai tanti Comuni.
Noi non lo accusiamo lo invitiamo soltanto a non menar per il naso i cittadini girando abilmente la frittata.
Noi non siamo quelli che vogliamo spendere e lui quello che vuole risparmiare!
Noi, semplicemente, volevamo la Casa dell'acqua anche a Buja.
non era se affidarla ai privati o assumersene le spese ma se farla o non farla. Allora il Sindaco era per non farla e non ripeto gli argomenti
utilizzati per il suo no, anche il Mess Ven ne ha reso conto allora (pochi mesi fa).
Abbiamo detto: bene, molto bene che ora si faccia e lo ribadiamo; se si spende meno di quanto hanno speso molti Comuni ancora meglio,
bravo Sindaco, speriamo che tutto funzioni come in ormai tanti Comuni.
Noi non lo accusiamo lo invitiamo soltanto a non menar per il naso i cittadini girando abilmente la frittata.
Noi non siamo quelli che vogliamo spendere e lui quello che vuole risparmiare!
Noi, semplicemente, volevamo la Casa dell'acqua anche a Buja.
venerdì 25 gennaio 2013
Per non dimenticare....
27 gennaio
Giorno della Memoria
Se questo è un uomo
Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d’inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.
Primo Levi, 1947
domenica 20 gennaio 2013
Sulle unioni e fusioni tra Comuni
I Consiglieri del gruppo Vivere Buja: Fasiolo Rudi, Giacomini Maurizio, Aita Sonia e Aldo Calligaro del gruppo Autonomia e Solidarietà, rimangono ancora una volta sorpresi dal fatto che notizie importanti come la fusione di più comuni, che è ben oltre la semplice unione di servizi tra comuni, vengano prima annunciate alla stampa piuttosto che non discusse in sede di consiglio comunale e con l'intera cittadinanza.
Riteniamo l'argomento molto importante e da seguire con attenzione: l'ottica del risparmio, l'idea di spendere meno e spendere meglio, l'unione di servizi, sono obiettivi su cui difficilmente si può essere contrari, la nostra posizione però non si può tradurre in una semplice replica sulla stampa, le vie della riduzione dei costi e delle spese sono una strada necessaria per poter parlare di futuro, ma di certo non siamo d'accorso sulle fughe in avanti del sindaco: come sempre la nostra posizione è di raccogliere dati, informazione e valutare in maniera più ampia possibile e poi decidere.
Già in altre occasioni abbiamo letto di grandi progetti, di cui non si sa più nulla : wi fi libero, centraline per la produzione di energia elettrica, casa di riposo, scuole.. tutte notizie apparse sulla carta stampata, ma che poi non si sa esattamente che fine hanno fatto.
Riteniamo che l'amministrazione Bergagna abbia in un futuro immediato due grandi questioni da affrontare al meglio per i suoi cittadini e insieme ai suoi cittadini:
la questione delle scuole e della casa di riposo; aprendo sin da subito un dibattito serio, responsabile e rispettoso nelle sedi più opportune, a partire dal consiglio comunale.
Sulla Casa dell’acqua
L’annuncio da parte dell’Amministrazione comunale di Buja della prossima realizzazione della Casa dell’acqua non può che suscitare in noi un senso di viva soddisfazione. La scorsa estate dopo il successo che in tanti comuni della nostra regione l’iniziativa aveva riscosso, ma soprattutto per le finalità che la ispiravano l’avevamo proposta più volte con decisione, formalmente avevamo chiesto al Consiglio di discuterne e pronunciarsi. Allora ci siamo trovati di fronte ad un rifiuto, ma evidentemente le buone idee non si fermano tanto facilmente.
Bene, Molto bene.
Tuttavia di fronte ai ripetuti tentativi della maggioranza di distorcere la realtá, dobbiamo fare alcune precisazioni:
- il Sindaco non era forse ideologicamente contrario , come dice lui, ma era comunque e nettamente contrario tanto che ha attaccato pesantemente l'iniziativa; é un merito cambiare idea quando é opportuno farlo, non é un merito menar per il naso facendo finta di non averla cambiata.
- che la Casa dell'acqua venga realizzata da privati senza alcun onere per il Comune puó essere buona cosa, staremo a vedere, ma che il Comune, se lo avesse realizzato in collaborazione con il CAFC si sarebbe accollato una spesa di 20.000 € é una balla clamorosa. Avremmo speso tra i 7.000 e gli 8.000 €.
- dopo aver mantenuto una posizione critica verso le molte Case dell'acqua realizzate da tanti Comuni guidate da ogni tipo di maggioranza politica, che ora si voglia far passare il Comune di Buja come Comune all'avanguardia perché capace di farlo a costo zero (in realtà anche in questo siamo stati preceduti) é veramente bizzarro, questo è girare la frittata!
domenica 6 gennaio 2013
Resoconto Consiglio n.7
Questa volta raccontare il consiglio è piuttosto difficile, perchè ... non è stato un bel consiglio.
La contrapposizione dialettica, articolata, a tratti accesa tra maggioranza e minoranza ormai è un dato acquisito: ci si confronta sui contenuti, sulle proposte, sulle idee, sui valori e poi si decide votando.
La logica dei numeri farebbe pensare alla inutilità di tale dibattito:
maggioranza voti....
minoranza voti ....
I conti sono presto fatti, ma così non è, perchè è proprio nel cercare delle soluzioni condivise, nel creare dibattito e approfondimenti, nell'arricchire le discussioni con contributi e proposte, che si costruisce un percorso democratico dove la parola confronto e reciproco rispetto devono essere al primo posto.
Durante l'ultimo consiglio così non è stato.
Il Sindaco, con un cattivo umore forse da gestire, ha più volte indirizzato il dibattito verso una inutile e alquanto fastidiosa polemica, evitando di rispondere alle questioni emerse o portando la discussione completamente fuori tema.
Così abbiamo cominciato il consiglio senza trovare inserito all'ordine del giorno la nomina del Gruppo di lavoro per la partecipazione istituzionale dei bambini e dei ragazzi alla vita politica e amministrativa, per la quale noi ci eravamo premurati di contattare e segnalare un nominativo di persona esperta e interessata. Il Sindaco ci comunica improvvisamente che lo ritiene un doppione e quindi inutile, peccato che si sia dimenticato di comunicarlo per tempo.
Ovviamente non siamo d'accordo per due motivi :
1. per una questione di metodo: una decisione del Consiglio può essere annullata solo da un atto dello stesso Consiglio;
2. perchè continuiamo a pensare che questo Gruppo di lavoro, la cui esistenza era stata voluta all’unanimità, sia importante per individuare le forme del coinvolgimento dei ragazzi alla vita politica e istituzionale della nostra comunità.
E così, senza neanche discutere, siamo passati ai punti successivi dove è andata così:
- ci siamo astenuti sulla variante n.1 al P.A.C. di iniziativa privata “Borgo Foran”: nonostante si trattasse di una modifica puramente tecnica, in linea con le posizioni che avevamo assunto in precedenza in merito alle scelte di pianificazione territoriale di questa amministrazione;
- a favore di una variante urbanistica che riguarda un piccolo ampliamento di un’attività a ridosso della starada provinciale Osovana
- a favore sulla modifica del regolamento per l'utilizzo degli impianti sportivi da parte di associazioni, che così avranno la possibilità di usufruire di una tariffa agevolata forfettaria e non oraria, per l'utilizzo degli impianti sportivi. Questo a conferma del fatto che le nostre votazioni non sono per partito preso, sempre un no, come si vorrebbe molte volte far credere, ma sono il risultato di una valutazione sulle proposte.
Nell'ultima parte del dibattito, riguardante proposte e richieste delle opposizioni, il sindaco si è lasciato andare a commenti e valutazioni che spesso nulla avevano a che fare con gli argomenti della serata, così su Visotto, Poste e Immigrazione, è andato a ruota libera, apprezzabili invece le risposte puntuali e precise, nel rispetto delle diverse posizioni, dell'assessore Giovanni Calligaro.
Non è nostra intenzione alimentare polemiche, per chi è interessato ad un ulteriore approfondimento ci sono i verbali del consiglio comunale e i prossimi consigli a cui partecipare, per quanto ci riguarda la nostra posizione rimane sempre di ascolto, di valutazione e di proposta. Così sulla mozione Visotto, ci siamo impegnati a rivederla e riformularla assieme al gruppo Buja Bene Comune per poi condividerla con il resto della maggioranza, cosa che non si è verificata perchè nessuno della maggioranza ha preso in considerazione l'idea di un confronto prima del consiglio.
Sulle Poste, verificate tutte le possibilità a livello aziendale e istituzionale di trovare delle soluzioni condivise con la realtà del territorio, noi riteniamo indispensabile che la chiusura di due uffici permetta una maggiore offerta di servizi da parte degli uffici rimanenti.
Sulla richiesta di informazioni, su come l'amministrazione comunale abbia dato seguito ad un progetto regionale di istruzione e formazione per cittadini stranieri residenti e regolari, proprio perchè si tratta di un progetto regionale già avviato, e soprattutto perchè, riteniamo sia di estrema importanza fornire più strumenti possibili per una effettiva integrazione fatta di azioni concrete, il sindaco è stato piuttosto vago nelle sue risposte,( affissioni all'albo del comune), mentre più concrete e puntuali le proposte avanzate dal consigliere Spizzo... speriamo che queste ultime trovino concreta realizzazione e sostegno da parte di tutta la maggioranza.
Il punto su cui più si è acceso il dibattito è stato sulla nomina della commissione Centro Anziani, il regolamento recita: “la commissione è composta (tra gli altri) da n.4 membri indicati dal Consiglio Comunale, di cui due espressi dalla minoranza e due dalla maggioranza”, a noi pareva chiaro, anche alla luce del fatto che fino ad ora sempre si era fatto così, che i membri indicati dal Consiglio non devono essere necessariamente consiglieri e per questo eravamo pronti a fare la nostra proposta di persone capaci e di esperienza.
E invece la maggioranza voleva una composizione tutta di consiglieri!
Domande...
Perchè mai la maggioranza si impunta per avere solo consiglieri comunali?
Perchè mai, come abbiamo proposto noi per uscire dall’impasse che si era creato, non ha fatto le sue nomine lasciando a noi la possibilità di fare le nostre scelte?
Perchè mai questa maggioranza che è per buona parte la stessa del decennio precedente, tutto ad un tratto trova così sconveniente fare quello che ha fatto in passato?
Ci rendiamo conto che non è una questione così importante da cambiare le sorti di un paese, ma è un esempio significativo di come si possa decidere di condurre una discussione se all'insegna del confronto o dell’inevitabile contrasto.
Il confronto è una strada, se pur difficile e faticosa, che arricchisce il cammino e in qualche modo lo fa procedere, il contrasto porta ad un vicolo cieco, ad una strada senza via d'uscita.
Il Sindaco ad ogni consiglio non perde occasione per ribadire un concetto molto forte, che a decidere è lui, visto che a lungo prende e tiene la parola.. ebbene a Lei Signor Sindaco la scelta:
se alla fine del consiglio essere soddisfatto, per quanto è stato realizzato insieme, per il bene della comunità o se essere soddisfatto per quante volte è riuscito ad interrompere, togliere la parola, evitare di rispondere a chi le dà fastidio.
A Lei la scelta...
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