La variante è stata
adottata il 7.11.2011
Le novità più
importanti previste dalla variante, sostanzialmente, sono tre:
1.
un vincolo preordinato all’esproprio sui terreni della “Villa Barnaba” in
centro a S. Stefano per evitare che l’area “possa in futuro divenire oggetto di
speculazioni edilizie”
2.
una ridefinizione dei nuclei storici che elimina dal vincolo di tutela
alcune aree “ritenute non presentare più alcun interesse
storico-artistico-documentale” e che condiziona gli interventi sulle restanti
“zone di ricostruzione, di tutela e di pregio che si trovano nelle zone
centrali delle frazioni”, a nuovi piani attuativi
3.
un ampliamento della zona artigianale di Polvaries
La Giunta Regionale nel
marzo 2012 ha sollevato delle riserve vincolanti (in tutto 5); due delle
riserve hanno interessato sia la parte concernente la ridefinizione dei nuclei
storici sia quella relativa all’allargamento della zona artigianale Polvaries.
Per esempio sulla riclassificazione dei centri
storici, nella riserva n°1 la Regione scrive:
· si ritiene che la variante non abbia
esaurientemente illustrato il percorso logico e le motivazioni che stanno alla
base della variante e che manca una analisi storica e tipologica approfondita
sull’impianto urbanistico
· l’obbligo di attuazione dei comparti
attraverso opportuni piani attuativi di iniziativa pubblica potrebbe
concretizzarsi in un ulteriore onere per l’a.c. che dovrebbe farsi
carico della stesura e dell’iter burocratico per la predisposizione dei piani
stessi
· ….
In relazione all’altra
importante variante sull’ampliamento della zona artigianale Polvaries, con la
riserva n°4 la Regione scrive:
· manca un’analisi esaustiva che giustifichi
il fabbisogno di ulteriori aree a fronte di una notevole richiesta di
insediamento di nuove attività produttive
· per favorire il trasferimento degli
insediamenti produttivi e artigianali contigui ai centri abitati, è opportuno
giustificare con un’analisi specifica relativa alla quantificazione degli
insediamenti che hanno il manifestato la propria volontà ad operare il
trasferimento
· ….
Al consiglio comunale era richiesta l’
approvazione o l’opposizione alle pronunce (ossia alle controdeduzioni)
dell’Amministrazione Comunale su tali rilevanti riserve sollevate dalla
Regione.
Le pronunce sono state compilate, per conto
dell’Amministrazione Comunale, dall’arch. Mauro.
La nostra prima richiesta è stata il ritiro del
punto all’OdG, dato che in soli due giorni (in sostanza il tempo concessoci
dalla Giunta Comunale per la visione delle carte) era impossibile esaminare, in
modo non superficiale, una mole significativa di documentazione tecnica e
intricata come questa,… il sindaco prima mette il “punto” tra le possibilità di
ritiro e poi alla fine, dopo la presentazione da parte dell'architetto e un suo
(del Sindaco) ripetuto e ripetitivo intervento, si passa ai voti: minoranza
compatta sul no... condividiamo le
osservazioni della Regione, già in sede di presentazione della
variante, un anno e tre mesi fa, avevamo espresso perplessità sui punti più critici,
le stesse perplessità che, constatiamo, sono state sollevate dalla Regione,
di fronte al tenore perentorio di queste riserve la nostra reazione è stata
quella di “vedere meglio le carte”, comunque restiamo convinti (e l’abbiamo
espresso doverosamente in Consiglio Comunale) che sia necessario utilizzare
spazi e strutture già esistenti ossia riutilizzare i capannoni vuoti prima di
permettere che se ne costruiscano di nuovi, e siamo convinti che nella zona di Polvaries ci sono già
sufficienti lotti liberi per accogliere altri insediamenti senza doverne
“inventare” di nuovi, siamo convinti che
ce ne siano di liberi anche nella zona industriale Cipaf, di cui siamo “soci”,
rimaniamo convinti che, soprattutto in tempi di crisi, non servano nuovi Piani
Urbanisti, ma pianificazioni territoriali sostenibili delle zone esistenti attraverso
analisi che razionalizzino l’utilizzazione della risorsa territorio e che non
si limitino a considerare i confini del proprio comune.
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