sabato 23 maggio 2020

C'eravamo tanto amati

Della serie….C’eravamo tanto amati

È il titolo che ben si adatta alle ultime vicende della politica bujese, e per chi si fosse perso qualche passaggio, ecco il riassunto delle puntate precedenti.
Nei primi giorni di gennaio il sindaco Bergagna toglie, senza apparente motivo, la carica di vicesindaco alla più votata ed eletta tra le fila della sua maggioranza: Silvia Maria Pezzetta.
I motivi in realtà sono da tempo evidenti, tra il vicesindaco e i componenti della giunta c’è una palese mancanza di collaborazione e Giovanni Calligaro, non vive bene la sua condizione di non vice sindaco così, con la scusa del risultato delle ultime elezioni, si realizza un vero regolamento di conti e di rapporti: Pezzetta sostituita da Calligaro e completamente isolata. Al primo Consiglio comunale successivo alla revoca, nei primi giorni di marzo, proprio agli esordi delle restrizioni per la diffusione dell’epidemia, l’assessore Pezzetta rassegna le sue dimissioni e in consiglio forma un gruppo a sé insieme ad altri due consiglieri: questo significa che, pur restando in maggioranza, manifesta il suo disappunto e le sue critiche accese (interessanti sono le dichiarazioni fatte in consiglio comunale) verso il sindaco e la maggioranza con cui ha lavorato per anni.
A questo punto il sindaco non può permettersi di rischiare la sua poltrona e, non sopportando l’idea di dover venire a patti con la Pezzetta, cosa fa? Si guarda intorno, o meglio, guarda in direzione di una parte della minoranza. La sostituzione è presto fatta: tre consiglieri incerti sostituiti da tre consiglieri certi presi direttamente dalla minoranza.
In piena emergenza Coronavirus era una priorità? Era urgente imbarcare nuovi consiglieri in maggioranza creando ulteriore confusione? Da parte del gruppo di Insieme per Buja, alla luce del sole, ma anche da parte dell’intero Consiglio, non erano arrivati segnali di pericolo per il Sindaco, l’unico pericolo vero era la situazione oggettiva legata all’epidemia.
Ciononostante Cattarino Bruno, Del Fabbro Giulio e Liva Stefania che alle scorse elezioni si erano presentati a sostegno del candidato sindaco Andrea Tondolo, non solo sono passati in maggioranza, ma con un vero e proprio colpo di mano e una manovra di palazzo sono entrati in Giunta con Stefania Liva, ora assessore alle politiche giovanili e per gli anziani. Come mai questo passaggio? Come mai addirittura un assessore? 
Il ricorso a parole quali responsabili, responsabilità, bene di Buja…ci convincono molto poco e rifiutiamo l’idea ventilata in Consiglio da diverse parti, anche da quella parte che fino a ieri si trovava nelle file della minoranza, l'idea secondo la quale fare opposizione non significa lavorare per il paese: è una concezione che denota superficialità politica ed è un preoccupante segnale di scarsa sensibilità democratica. L’azione di controllo, di critica, di proposta e di stimolo all’attività amministrativa svolta in questi anni è testimoniata da questo blog che rappresenta una sorta di archivio e di cronaca dell’azione di un gruppo consiliare.
Che dire quindi? I fatti parlano da sé, ma alcune considerazioni crediamo sia necessario e giusto farle:
·      Lo spettacolo a cui abbiamo assistito durante gli ultimi due consigli è stato penoso, accuse reciproche e toni inaccettabili tra gli stessi componenti di una maggioranza rissosa, con addirittura richiesta di dimissioni, sempre da parte della maggioranza, indirizzate all’ormai semplice consigliera Pezzetta.
·      E’nata una maggioranza confusa e allargata che tradisce l’esito e la volontà espressa dai cittadini bujesi in occasione delle ultime elezioni amministrative: l’esito delle elezioni rimescolato a piacere dal Sindaco e da chi ha seguito il suo richiamo, incuranti di quello che è stato il voto degli elettori.
·      Questi comportamenti così poco trasparenti e molto discutibili, contribuiscono ad alimentare la sfiducia nella politica e sviliscono quello che è l’organo istituzionale  più rappresentativo di una comunità: il Consiglio comunale.
·      Sin dall’inizio di questa emergenza abbiamo richiamato la necessità per tutti di lavorare con spirito unitario, quello stesso spirito unitario che all’indomani del terremoto aveva caratterizzato forze politiche molto diverse tra loro e che le aveva viste lavorare insieme,  sin dall’inizio ci siamo resi disponibili per una collaborazione nella gestione dell’emergenza,  abbiamo chiesto di essere informati e di creare un gruppo di lavoro con tutte le forze presenti in consiglio per facilitare al meglio anche il passaggio delle informazioni, delle decisioni e dei provvedimenti che sono stati presi in questi ultimi mesi, ma siamo rimasti inascoltati, ancora una volta il Sindaco ha perso un’occasione per unire anziché dividere.
·      Continueremo a mantenere fede a quel progetto alternativo fatto di condivisione e partecipazione, continueremo ad esercitare il nostro ruolo propositivo e di controllo, che è proprio di chi sta in opposizione o forse semplicemente continueremo ad essere COERENTI con il percorso che ci ha portato sin qui. 


                                                                  I consiglieri di minoranza (l’unica rimasta?)

Aita Sonia, Fasiolo Rudi, Giacomini Maurizio

Area ex-CIPAF

La risposta ad una nostra interrogazione del 10 gennaio 2020 
fornita in occasione dell'ultimo Consiglio comunale 
così come riportata dal Messaggero Veneto

martedì 12 maggio 2020

Consiglio comunale n.28 precisazione

Abbiamo fatto notare che la seduta del consiglio comunale, come del resto annunciato dallo stesso Sindaco, non poteva essere pubblica, la convocazione è stata quindi così modificata:


lunedì 11 maggio 2020

domenica 10 maggio 2020

E' tornata la maggioranza?

Abbiamo appena ricevuto dal Sindaco la seguente mail:

Buongiorno,
comunico che giovedì prossimo ( 14 maggio, ore 20.30) si terrà Consiglio Comunale a porte chiuse e con il distanziamento (come è avvenuto la volta scorsa). Seguirà formale convocazione con l’ordine del giorno.
Comunico inoltre di aver nominato ieri, Stefania Liva, Assessore Comunale.
Cordiali saluti.
Il Sindaco.

Per il Consiglio, aspettiamo la formale convocazione.
La consigliera Stefania Liva è stata nominata Assessore Comunale, anche qui aspettiamo di conoscere nel dettaglio la nomina ma da subito non possiamo nascondere la nostra sorpresa e il nostro sconcerto. 
Siamo sorpresi perchè nulla era trapelato nei giorni scorsi sull'operazione che il Sindaco stava orchestrando per ricostruire una maggioranza  sfarinata in difficoltà.
Sconcertati perchè ha trovato evidentemente una sponda in una parte della minoranza. 
Ma, anche qui, aspettiamo di sentire le ragioni di quello che potrebbe essere chiamato un vero e proprio ribaltone.

6 maggio 1976 - 6 maggio 2020 Vergogna!

La ricorrenza del 6 maggio è per la nostra comunità un momento particolarmente significativo, un'occasione per ricordare la tragedia e le tante vittime ma anche ciò che il terremoto ha rappresentato per la storia del nostro paese, un evento che lo ha profondamente cambiato e che ci ha profondamente cambiati.
L'attuale situazione di emergenza epidemiologica che molti hanno associato all'emergenza post terremoto, non ha comprensibilmente permesso di celebrare il 6 maggio come ogni anno per tanti anni si è fatto.
Abbiamo scoperto però, casualmente, che in realtà qualcosa si è fatto, infatti il giorno dopo sui social è apparso il seguente post del Sindaco:


Buja, 6 maggio 2020.
Con la pandemia in atto vige il divieto generale di effettuare cerimonie tuttavia, l'Amministrazione Comunale ha voluto commemorare le vittime del terremoto, a 44 anni dal sisma.
Una cerimonia simbolica che si è svolta in due parti: la mattina in Piazza Mercato alla presenza di alcuni bambini delle scuole di Buja e delle insegnanti è stato piantato un tiglio quale simbolo di rinascita.
Per molti popoli europei il tiglio è un albero sacro. I Friulani si sono rialzati dopo il terremoto e sapranno reagire anche a questa calamità!
Alle 18.30 presso il Municipio è stata posta una corona d'alloro a memoria delle vittime del terremoto.
La cerimonia è iniziata con il suono della tromba di Comoretto Andrea che ha intonato il silenzio. Quindi un breve intervento dello scrivente, dell' on. Elena Lizzi e dell'ex. Sindaco Giovanni Fabbro, la commemorazione si è conclusa con le preghiere e la benedizione di Mons. Edoardo Scubla.
In tutte le chiese di Buja, alle 18.30 hanno suonato le campane.
Una cerimonia semplice e simbolica per non dimenticare quello che è successo e per guardare al futuro con speranza e coraggio.


nessuno dei consiglieri di Insieme per Buja è stato invitato o eventualmente informato che non poteva essere invitato per ragioni di sicurezza (!), si tratta dell'ennesima scorrettezza tanto più grave per l'occasione e per il momento particolare che stiamo vivendo. Abbiamo manifestato più volte la nostra disponibilità a collaborare nella convinzione che in una situazione di emergenza è necessario uno spirito unitario, la risposta da parte di questa amministrazione è questa? Una vergogna!
Per peggiorare ulteriormente il quadro aggiungiamo che alcuni anni fa avevamo avanzato la proposta di riprendere l'idea del Sindaco Molinaro di un albero della solidarietà nel piazzale del mercato, idea che era stata effettivamente attuata con la messa a dimora di un faggio che dopo alcuni anni però era morto e non era mai stato sostituito. Non serve dire altro.

La Fibra a Buja?

Abbiamo inviato al Sindaco la presente lettera, non abbiamo ancora ricevuto alcuna risposta: