domenica 10 maggio 2020

6 maggio 1976 - 6 maggio 2020 Vergogna!

La ricorrenza del 6 maggio è per la nostra comunità un momento particolarmente significativo, un'occasione per ricordare la tragedia e le tante vittime ma anche ciò che il terremoto ha rappresentato per la storia del nostro paese, un evento che lo ha profondamente cambiato e che ci ha profondamente cambiati.
L'attuale situazione di emergenza epidemiologica che molti hanno associato all'emergenza post terremoto, non ha comprensibilmente permesso di celebrare il 6 maggio come ogni anno per tanti anni si è fatto.
Abbiamo scoperto però, casualmente, che in realtà qualcosa si è fatto, infatti il giorno dopo sui social è apparso il seguente post del Sindaco:


Buja, 6 maggio 2020.
Con la pandemia in atto vige il divieto generale di effettuare cerimonie tuttavia, l'Amministrazione Comunale ha voluto commemorare le vittime del terremoto, a 44 anni dal sisma.
Una cerimonia simbolica che si è svolta in due parti: la mattina in Piazza Mercato alla presenza di alcuni bambini delle scuole di Buja e delle insegnanti è stato piantato un tiglio quale simbolo di rinascita.
Per molti popoli europei il tiglio è un albero sacro. I Friulani si sono rialzati dopo il terremoto e sapranno reagire anche a questa calamità!
Alle 18.30 presso il Municipio è stata posta una corona d'alloro a memoria delle vittime del terremoto.
La cerimonia è iniziata con il suono della tromba di Comoretto Andrea che ha intonato il silenzio. Quindi un breve intervento dello scrivente, dell' on. Elena Lizzi e dell'ex. Sindaco Giovanni Fabbro, la commemorazione si è conclusa con le preghiere e la benedizione di Mons. Edoardo Scubla.
In tutte le chiese di Buja, alle 18.30 hanno suonato le campane.
Una cerimonia semplice e simbolica per non dimenticare quello che è successo e per guardare al futuro con speranza e coraggio.


nessuno dei consiglieri di Insieme per Buja è stato invitato o eventualmente informato che non poteva essere invitato per ragioni di sicurezza (!), si tratta dell'ennesima scorrettezza tanto più grave per l'occasione e per il momento particolare che stiamo vivendo. Abbiamo manifestato più volte la nostra disponibilità a collaborare nella convinzione che in una situazione di emergenza è necessario uno spirito unitario, la risposta da parte di questa amministrazione è questa? Una vergogna!
Per peggiorare ulteriormente il quadro aggiungiamo che alcuni anni fa avevamo avanzato la proposta di riprendere l'idea del Sindaco Molinaro di un albero della solidarietà nel piazzale del mercato, idea che era stata effettivamente attuata con la messa a dimora di un faggio che dopo alcuni anni però era morto e non era mai stato sostituito. Non serve dire altro.

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