Della serie….C’eravamo tanto amati
È il titolo che ben si adatta alle ultime vicende della politica bujese, e per chi si fosse perso qualche passaggio, ecco il riassunto delle puntate precedenti.
Nei primi giorni di gennaio il sindaco Bergagna toglie, senza apparente motivo, la carica di vicesindaco alla più votata ed eletta tra le fila della sua maggioranza: Silvia Maria Pezzetta.
I motivi in realtà sono da tempo evidenti, tra il vicesindaco e i componenti della giunta c’è una palese mancanza di collaborazione e Giovanni Calligaro, non vive bene la sua condizione di non vice sindaco così, con la scusa del risultato delle ultime elezioni, si realizza un vero regolamento di conti e di rapporti: Pezzetta sostituita da Calligaro e completamente isolata. Al primo Consiglio comunale successivo alla revoca, nei primi giorni di marzo, proprio agli esordi delle restrizioni per la diffusione dell’epidemia, l’assessore Pezzetta rassegna le sue dimissioni e in consiglio forma un gruppo a sé insieme ad altri due consiglieri: questo significa che, pur restando in maggioranza, manifesta il suo disappunto e le sue critiche accese (interessanti sono le dichiarazioni fatte in consiglio comunale) verso il sindaco e la maggioranza con cui ha lavorato per anni.
A questo punto il sindaco non può permettersi di rischiare la sua poltrona e, non sopportando l’idea di dover venire a patti con la Pezzetta, cosa fa? Si guarda intorno, o meglio, guarda in direzione di una parte della minoranza. La sostituzione è presto fatta: tre consiglieri incerti sostituiti da tre consiglieri certi presi direttamente dalla minoranza.
In piena emergenza Coronavirus era una priorità? Era urgente imbarcare nuovi consiglieri in maggioranza creando ulteriore confusione? Da parte del gruppo di Insieme per Buja, alla luce del sole, ma anche da parte dell’intero Consiglio, non erano arrivati segnali di pericolo per il Sindaco, l’unico pericolo vero era la situazione oggettiva legata all’epidemia.
Ciononostante Cattarino Bruno, Del Fabbro Giulio e Liva Stefania che alle scorse elezioni si erano presentati a sostegno del candidato sindaco Andrea Tondolo, non solo sono passati in maggioranza, ma con un vero e proprio colpo di mano e una manovra di palazzo sono entrati in Giunta con Stefania Liva, ora assessore alle politiche giovanili e per gli anziani. Come mai questo passaggio? Come mai addirittura un assessore?
Il ricorso a parole quali responsabili, responsabilità, bene di Buja…ci convincono molto poco e rifiutiamo l’idea ventilata in Consiglio da diverse parti, anche da quella parte che fino a ieri si trovava nelle file della minoranza, l'idea secondo la quale fare opposizione non significa lavorare per il paese: è una concezione che denota superficialità politica ed è un preoccupante segnale di scarsa sensibilità democratica. L’azione di controllo, di critica, di proposta e di stimolo all’attività amministrativa svolta in questi anni è testimoniata da questo blog che rappresenta una sorta di archivio e di cronaca dell’azione di un gruppo consiliare.
Che dire quindi? I fatti parlano da sé, ma alcune considerazioni crediamo sia necessario e giusto farle:
· Lo spettacolo a cui abbiamo assistito durante gli ultimi due consigli è stato penoso, accuse reciproche e toni inaccettabili tra gli stessi componenti di una maggioranza rissosa, con addirittura richiesta di dimissioni, sempre da parte della maggioranza, indirizzate all’ormai semplice consigliera Pezzetta.
· E’nata una maggioranza confusa e allargata che tradisce l’esito e la volontà espressa dai cittadini bujesi in occasione delle ultime elezioni amministrative: l’esito delle elezioni rimescolato a piacere dal Sindaco e da chi ha seguito il suo richiamo, incuranti di quello che è stato il voto degli elettori.
· Questi comportamenti così poco trasparenti e molto discutibili, contribuiscono ad alimentare la sfiducia nella politica e sviliscono quello che è l’organo istituzionale più rappresentativo di una comunità: il Consiglio comunale.
· Sin dall’inizio di questa emergenza abbiamo richiamato la necessità per tutti di lavorare con spirito unitario, quello stesso spirito unitario che all’indomani del terremoto aveva caratterizzato forze politiche molto diverse tra loro e che le aveva viste lavorare insieme, sin dall’inizio ci siamo resi disponibili per una collaborazione nella gestione dell’emergenza, abbiamo chiesto di essere informati e di creare un gruppo di lavoro con tutte le forze presenti in consiglio per facilitare al meglio anche il passaggio delle informazioni, delle decisioni e dei provvedimenti che sono stati presi in questi ultimi mesi, ma siamo rimasti inascoltati, ancora una volta il Sindaco ha perso un’occasione per unire anziché dividere.
· Continueremo a mantenere fede a quel progetto alternativo fatto di condivisione e partecipazione, continueremo ad esercitare il nostro ruolo propositivo e di controllo, che è proprio di chi sta in opposizione o forse semplicemente continueremo ad essere COERENTI con il percorso che ci ha portato sin qui.
I consiglieri di minoranza (l’unica rimasta?)
Aita Sonia, Fasiolo Rudi, Giacomini Maurizio
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