lunedì 30 dicembre 2013

Resoconto Consiglio n.17

Tra i punti dell’ultimo consiglio comunale del 18.12.2013 troviamo la variante 35 al Piano Regolatore generale, modifiche alla deliberazione del 21.02.2013…
Beh… della serie "a volte ritornano" … si tratta della variante su cui a suo tempo avevamo espresso tutte le nostre riserve riguardo, in particolare, un significativo ampliamento della zona artigianale (Polvaries) in direzione  Zegliacco, in tempi di crisi  dove spazi sottoutilizzati o vuoti del tutto non mancano, dove  il piano del Cipaf  prevede già un ampliamento considerevole della zona industriale; le riserve non sono solo nostre ma anche della Regione. Così per porre fine ad un pasticcio cominciato circa un anno fa, l’amministrazione riduce l’ampliamento e mette mano per l’ennesima volta alla variante.
Il sindaco cerca di spostare la questione tacciando la minoranza di scarsa lungimiranza…la diatriba tra chi vuole il progresso e chi lo osteggia… non regge più caro signor Sindaco,
si fanno avanti due visioni quella che è la Buja  a cui pensiamo noi che vuole utilizzare gli spazi già a disposizione e che esclude di utilizzare ancora nuove fette di un territorio e quella dell'attuale maggioranza.
Segue il punto relativo ai lavori di manutenzione e rete fognaria della zona Cipaf, si tratta in sintesi della costruzione di un canale di recupero delle acque meteoriche nella zona industriale ( Saletti) verso il depuratore, per evitare allagamenti e inondazioni che si verificano durante le piogge; i si tratta di un intervento che va nella direzione di migliorare l’assetto fognario della zona a  cui abbiamo dato il nostro voto favorevole.
I punti successivi:
·      attivazione della consulta giovani  di cui farà parte Maurizio Giacomini, che ha seguito attivamente la stesura del regolamento.
·      nomina commissione pari opportunità ( su richiesta delle opposizioni) di cui faranno parte Alessandra Dieudè e Antonio Stornelli
·      approvazione regolamento per istituzione premi ai meriti sportivi ( su questo punto avremmo voluto essere coinvolti in maniera più diretta e non arrivare in consiglio con un regolamento blindato senza poter apportare alcune modifiche, ma evidentemente al sindaco serve coinvolgerci solo nelle questioni su cui si sente a “rischio” della sua stessa maggioranza vedi scuole e casa di riposo… sul resto decide lui ..come a lui stesso piace sottolineare) , regolamento su cui cercheremo di inserire anche un po’ del nostro punto di vista.
Questi punti hanno in comune la volontà di coinvolgere persone per idee, suggerimenti, proposte che vanno oltre le sedute del consiglio comunale e gli stessi consiglieri, pertanto diventa fondamentale il contributo che ci viene dall’esterno, perché la nostra presenza in consiglio e nelle varie commissioni sia ancora più significativa.
Grazie a tutte le persone che si sono rese disponibili a far parte delle varie commissioni e a tutte le persone che ci hanno accompagnato con le loro richieste idee suggerimenti domande in questo anno, è un aiuto prezioso per rendere più efficace il nostro lavoro.

Il consiglio si chiude con qualche punto rimandato alla prossima seduta, come sempre gli argomenti su cui discutere non mancano, a volte forse al sindaco a cui piace tanto parlare,  manca la voglia di ascoltare, speriamo che l’anno nuovo gliene porti un po’….

venerdì 13 dicembre 2013

Consiglio comunale n.17

Convocata la seduta del Consiglio Comunale 
aperta alla partecipazione dei cittadini
mercoledì 18 dicembre 2013 ore 20.30.

Commissione pari opportunità

Ecco la lettera con cui assieme ai gruppi di Autonomia e solidarietà e Buja Bene Comune abbiamo sollecitato la nomina della Commissione pari opportunità



Al sig. Sindaco
del Comune di Buja/ Buje



Buja/Buje,  8 dicembre 2013


oggetto: nomina commissione pari opportunità

I sottoscritti consiglieri comunali 

ricordato che il Comune di Buja / Buje con Deliberazione del Consiglio comunale n. 40 del 17 agosto 2006 ha adottato il regolamento relativo all'istituzione della Commissione  per le Pari Opportunità che prevede la nomina di una Commissione;
evidenziato come tale Commissione sia decaduta a seguito della fine della legislatura 2008 – 2012 e non sia stata nuovamente riattivata nella corrente legislatura;
ricordate le funzioni di tale Commissione e sottolineata la sua importanza già condivisa dalle diverse forze presenti in Consiglio comunale al momento della sua istituzione,
chiedono che nell'ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale venga inserito il punto

- Nomina commissione pari opportunità 

Con fiducia dell’accoglimento della presente colgono l’occasione per salutare distintamente.



Album di Buja, interpellanza


I gruppi Vivere Buja, Autonomia e solidarietà e
Buja Bene Comune hanno sottoscritto la seguente
interpellanza


I sottoscritti consiglieri comunali
 visto il progetto “Album di Buja” realizzato dall’Amministrazione comunale;

ricordato che il sito espressione di tale progetto è stato aperto nell’aprile 2012 e successivamente presentato pubblicamente, con molto risalto;

preso atto che da allora ad oggi non si è registrata nel sito web appositamente attivato nessuna variazione sostanziale ;

ricordato altresì che il progetto ha comportato una significativa spesa iniziale ed ha comunque un costo annuale di manutenzione


INTERPELLANO IL SIG. SINDACO PER CONOSCERE

per quale motivo in oltre un anno e mezzo non si sia provveduto ad aggiornare ed implementare le informazioni contenute nel citato sito;


quali siano le prospettive per le attività di tale progetto e quali le tempistiche per la eventuale realizzazione di tali attività.

Assemblea Unione

Convocata l'assemblea dell'Unione dei Comuni Buja-Treppo Grande


giovedì 5 dicembre 2013

Volantino sulle scuole in distribuzione


Definito il futuro delle scuole a Buja
I bambini insieme

Dopo l’intenso e impegnativo lavoro della Commissione scuola il Consiglio Comunale ha fatto una  scelta molto importante, ha definito l’indirizzo per il futuro delle scuole a Buja.

Dopo aver sostenuto e ottenuto la formazione di una Commissione che si occupasse del tema scuole, avevamo auspicato una scelta condivisa; in effetti non ci siamo andati lontano ed è comunque per noi positivo e importante che almeno il percorso lo sia stato.
Pensare di mantenere la situazione attuale con quattro plessi scolastici e, in particolare, tre primarie, era, oltre che discutibile dal punto di vista dell’organizzazione generale dei servizi e dal punto di vista didattico, insostenibile economicamente, per i costi di manutenzione e di eventuale ristrutturazione o nuova edificazione di più edifici.
Il Consiglio, recependo le indicazioni della Commissione, ha approvato a larga maggioranza la soluzione che prevede la creazione di due poli, uno per la scuola primaria in Collosomano e uno per la Secondaria e l’infanzia in Via Vidiset.
La nostra posizione che era orientata verso il polo unico, ha trovato un punto di compromesso con la gran parte dei gruppi consiliari sulla soluzione che ci è parsa in questo momento la più realisticamente percorribile.
Non pretendiamo che questa sia LA SOLUZIONE, la questione è complessa da ogni parte la si affronti, ci sono un’infinità di ma e di dubbi che assalgono e non siamo d’accordo quando il sindaco afferma che finalmente si è trovata la volontà di lavorare sulle scuole… prima non se ne è parlato perché le amministrazioni dei dieci anni precedenti di cui lui faceva parte, hanno scelto di non decidere (ogni tanto qualche valutazione politica è bene farla per non incorrere in vuoti di memoria). E’ una soluzione che tiene maggiormente conto dell’esistente e delle risorse che ragionevolmente possiamo pensare di avere  a disposizione in questi anni così difficili. A cominciare dal milione di euro già assegnato dalla Regione che possiamo impiegare per avviare un percorso che dovrà prevedere dei passaggi in successione e in cui anche l’edificazione dovrà essere pensata per moduli. Sosteniamo in questo senso l’opportunità di un coinvolgimento della Commissione che prosegua il suo lavoro anche in questa prospettiva, magari avviando un concorso di idee per la progettazione complessiva.
Chiudere le scuole non può essere qualcosa di indolore, ognuno di noi è legato da qualche profondo ricordo affettivo alle scuole che ha frequentato da studente, da genitore, da nonno, da insegnante… ma ci siamo fermati a riflettere che questa non è più la nostra scuola, quella delle nostalgie, i bambini di oggi si mescolano continuamente, costantemente, nelle varie attività di parrocchia, di sport, di associazionismo, i bambini di oggi arrivano di corsa con il pulmino o con le auto ancor più in corsa dei genitori e con questi se ne ritornano a casa, i bambini di oggi vengono da fuori, si spostano per mille ragioni, e per mille ragioni non frequentano ad esempio la scuola che dista solo 5 minuti da casa.
Chiudere una scuola significa impoverire un territorio?  Forse sì, sicuramente sì, se alla chiusura della scuola seguirà il nulla… seguirà trascuratezza e incuria ambientale, se l’amministrazione si dimenticherà che in quel territorio qualcosa ha tolto e qualcosa dovrà dare ( e qui le idee non ci mancano). E poi di che territorio stiamo parlando? Non merita forse di essere ripensata la visione “frazionistica” bujese? Non è nei fatti già superata dai cambiamenti materiali avvenuti negli ultimi trent’anni?
Allora per un attimo spostiamo lo sguardo su quello che deve essere il protagonista assoluto quando parliamo di scuola, e allora parliamo di bambini… Dove sta l’errore nel mettere insieme i bambini , dove sta l’errore nel creare situazioni di confronto, di incontro, tra i bambini, gli insegnanti, i genitori.. ( i numeri non sono tali da creare sovraffollamento scolastico, sono i numeri delle scuole presenti in territori analoghi a quello bujese).
Ecco allora che la scuola dovrà essere sì a risparmio energetico, sì funzionale, sì efficiente, sì costruita  con tutte le nuove tecniche di edilizia avanzata, ma la scuola dovrà essere soprattutto… BELLA,  A MISURA DI BAMBINO, PIENA DI LUCE E COLORE, DI SPAZI DOVE I BAMBINI POSSANO MUOVERSI, DIVERTIRSI, GIOCARE E IN MEZZO A TUTTO QUESTO PRIMA DI TUTTO IMPARARE. Fondamentale che scuola e territorio lavorino per trovare  insieme occasioni di incontro, di valorizzazione di quello che è il ricchissimo patrimonio storico, artistico, culturale di Buja, ma sono le persone che costruiscono le relazioni, la presenza degli edifici non basta.
E’ una soluzione che richiederà un grande impegno da parte dell’Amministrazione che dovrà reperire le risorse per costruire  la nuova Scuola Secondaria in Via Vidiset e ampliare la Scuola primaria di Collosomano che dovrà accogliere tutti i bambini bujesi che frequenteranno le primarie. 
E’ una soluzione che richiederà un grande sforzo progettuale sul piano edilizio ma anche sul piano organizzativo che coinvolgerà l’Istituto Comprensivo, le famiglie e la comunità intera. Non va dimenticato poi che l’Istituto Comprensivo comprende anche la Scuola primaria e d’infanzia di Treppo e che le sinergie e le integrazioni (stante anche l’Unione tra i Comuni) saranno nei prossimi anni sempre maggiori.
Una particolare attenzione in questo contesto dovrà essere rivolta al tema della mobilità sul quale si dovranno anche fare scelte coraggiose. Continueremo a lavorare e insistere perché le esperienze di percorso casa-scuola autonomo o pubblico da parte degli allievi siano incentivate fino ad essere il modello prevalente.


E’ una soluzione alla quale possiamo guardare con soddisfazione, a cui abbiamo contribuito e per la quale ci esprimeremo e lavoreremo in tutte le sedi. 

martedì 3 dicembre 2013

Resoconto Consiglio n.16

A distanza di una settimana…di nuovo consiglio comunale.
Gli equilibri di bilancio impongono la chiusura entro il 30 novembre, le incertezze del governo nazionale impongono un navigare a vista e un dover continuamente correre ai ripari, così arriviamo al giorno prima della data del consiglio e ancora non abbiamo tutto il materiale a disposizione.
Il personale degli uffici si dimostra sempre assai disponibile e gentile, ma per noi è davvero difficile districarci tra i numeri in poco tempo e così per l’ennesima volta chiediamo al sindaco di avere il materiale da visionare con un po’ di anticipo; e molto probabilmente continueremo a chiederglielo.
Il bilancio è un documento importante che segnala come un’amministrazione sceglie di usare i soldi, quindi oltre ad essere un documento economico è senza dubbio un documento politico, e molti sono i numeri da analizzare. Abbiamo chiesto informazioni sui 4.000 euro dati al progetto “Città dello Sport” che fa capo a Gemona, e qui il sindaco si è lasciato scappare qualche commento poco convinto (e pertanto poco convincente), su quella che è la gestione di tale progetto, in soccorso gli viene subito il consigliere Zontone che, forse più documentato, corregge il tiro e elenca gli aspetti positivi dell’adesione a tale progetto, rimane l’atteggiamento critico del sindaco (antiche ruggini mai rimosse?).
Non ci dilunghiamo sull’opportunità di aderire a iniziative sovracomunali, ma come altre volte abbiamo sottolineato, la partecipazione di Buja ai vari progetti in rete ( Comunità Collinare, consulta del Ledra, Cipaf, Città dello sport… ) non deve essere  solo un atto formale, ma una presenza significativa proprio alla luce delle potenzialità che il comune di Buja esprime in vari ambiti ( ambientale, culturale, storico, economico, turistico..). Il Sindaco esprima le sue perplessità nelle sedi opportune, facendo prevalere un ruolo positivo e propositivo.
Nella variazione di bilancio in discussione viene costituito il fondo a favore dell’istituto comprensivo, fondo costituito con una parte del gettone di presenza che abbiamo devoluto ( per adesso dei soli consiglieri di minoranza, ma speriamo che l’iniziativa si allarghi anche ai banchi della  maggioranza) e l’indennità a cui l’assessore Guerra per regolamento deve rinunciare perché impegnato anche in consiglio provinciale. Alla fine, su scelte non nostre e a cui non abbiamo partecipato su un documento incompleto, mancante e impreciso in alcuni parti abbiamo espresso un voto contrario, con l’auspicio che il prossimo anno ci sia maggiore condivisione su quelle che sono le scelte dell’Amministrazione.
Si passa poi al punto 2 con il nostro voto favorevole al Progetto per la costituzione di un Sistema bibliotecario dell’hinterland udinese che, in sintesi, permette alla biblioteca di Buja  di lavorare in rete con altre biblioteche della zona, al fine di migliorare il servizio.
Il punto 3 richiama la deliberazione giuntale n. 312 dd. 04.12.2001 con la quale si approvava il progetto definitivo dei lavori di “Realizzazione itinerario ciclabile: Tomba – Scuola Media – Zona Sportiva Polvaries” e dichiarava, implicitamente, la pubblica utilità. In sintesi, a distanza di oltre 10 anni e con la pista ciclabile già abbondantemente in uso, per vari motivi, ci sono ancora delle pratiche in sospeso che hanno bisogno di essere portate a termine per concludere l’iter progettuale.
Con la presente delibera, che fa riferimento l’art. 42/bis del D.P.R. n. 327/01, si autorizzano gli uffici a procedere con le pratiche per risolvere le varie situazioni.
Il nostro voto è stato favorevole con la sottolineatura del fatto che l’amministrazione cerchi in tutti i modi di sanare eventuali contrasti con i residenti, e si impegni con l’opera di valorizzazione e promozione della pista ciclabile, anche in vista di una mobilità sostenibile per il progetto scuole.
E ci si avvia alla conclusione con la presentazione della nostra mozione sullo studio assistito, mozione presentata in data 30 ottobre.
La mozione molto semplicemente dice che ci potrebbero essere dei ragazzi e delle ragazze delle scuole medie e superiori che hanno bisogno di qualche lezione di supporto, di ripasso, di consolidamento in qualche materia, e nello stesso tempo ci potrebbero essere studenti e studentesse  universitarie o giovani laureati e laureate che forse hanno voglia di mettersi a disposizione e sperimentare una prima forma di “lavoro” servizio, il tutto regolamentato da presentazione di curriculum e criteri di selezione. ( nota a margine: si tratta di esperienze già in atto in comuni limitrofi a Buja)
Dunque leggiamo la mozione, la spieghiamo, anche se con un mese di tempo a disposizione, immaginiamo che il sindaco abbia già avuto modo di leggerla e parlarne con il suo gruppo e, se poco chiara, tutto il tempo per chiedere chiarimenti a noi che l’abbiamo presentata.
Risultato? Ci chiede di ritirarla con atteggiamento di sufficienza perché troppo imprecisa, troppo generica, poco chiara, addirittura “sconclusionata”, dice, ci chiede di ritirarla perché anche l’assessore Guerra sta lavorando a qualcosa del genere e continua con argomentazioni poco convincenti, poi lascia la conduzione dell’assemblea proprio all’assessore Guerra e se ne va.
A questo punto tentiamo di spiegare quello che dovrebbe essere il progetto, scopriamo che l’assessore Guerra non sta minimamente lavorando ad un’idea del genere, che non vuole fare le cose in modo frettoloso…, a tratti il dubbio che  forse il documento nemmeno l’avevano letto e capito del tutto diventa una certezza, la discussione non va avanti perché è evidente che il Sindaco così ha già deciso: vuole ritirarla, forse semplicemente  perché non gli piace l’idea che l’idea sia della minoranza…
E così, come in questo anno e mezzo abbiamo incalzato per la casa dell’acqua, per il wi fi libero, per la messa in funzione del chiosco del parco ( dopo un lungo periodo di chiusura), per la scuola, per la casa di riposo, continueremo a sollecitare anche per lo studio assistito e per quello che può essere da parte di un’amministrazione, un segnale concreto di attenzione alle politiche giovanili. Note a margine, il sindaco più volte durante la serata ha spostato la discussione su notizie che lo riguardano in prima persona, leggendo in diretta, ciò che scrivono di lui… dimostrandosi così un attento lettore del blog del gruppo Buja Bene Comune…e pensando bene addirittura di rispondere in diretta…

Che dire? Se lei ha ritenuto più importante discutere a lungo su quello che scrivono di lei e tagliare corto sulla nostra mozione…è evidente che abbiamo priorità diverse…e noi sulle nostre priorità ci torneremo.

mercoledì 27 novembre 2013

Mozione su attivazione di studio assistito

Ecco il testo della mozione che, insieme al gruppo di Autonomia e solidarietà, abbiamo proposto e che sarà in discussione il prossimo consiglio Comunale.

Il Consiglio comunale di Buja / Buje
vista la recente inaugurazione del centro di aggregazione giovanile “ Don De Roja” di Urbignacco; 
ritenuto che il centro debba essere valorizzato e speso anche come segno di una attenzione  nei confronti della popolazione giovanile;
considerata la necessità di favorire  in termini concreti da parte dell’amministrazione iniziative di promozione  culturale nei confronti, in particolare di quella fascia di popolazione; 
visto il perdurare del periodo di crisi in senso generale e la conseguente necessità da parte del Comune di dare una qualche forma di occupazione ai giovani e di aiuto e collaborazione alle famiglie;
al fine di contribuire al miglioramento ed approfondimento delle conoscenze degli studenti di Buja e quindi al loro successo formativo e scolastico,
facendo anche tesoro di simili iniziative realizzate in altri Comuni della zona, 
chiede
di attivare  un progetto finalizzato alla realizzazione di iniziative di studio assistito e tutoraggio per allievi delle scuole secondarie di primo e secondo grado, 
favorire giovani studenti universitari o neolaureati, come prime forme di esperienza lavorativa, nell’attività di formatori;
utilizzare gli spazi disponibili nel Centro di aggregazione ed eventualmente di altri che si renderanno necessari sulla base delle richieste e disponibilità (es. Biblioteca Comunale).
Distinti saluti.

lunedì 25 novembre 2013

Resoconto Consiglio n.15

Consiglio comunale 15 si parla di …scuola.
La nostra posizione l’abbiamo ampiamente pubblicizzata con volantini, sul blog, via mail, ora alcune considerazioni sul dibattito in consiglio comunale.
Scuola…argomento importante
e sull’importanza della scuola?  Ovviamente tutti d’accordo! Come non esserlo.
Ecco quindi che dopo aver utilizzato i soldi pubblici  in opere più o meno opportune, l’amministrazione ha deciso di mettere mano a quella che è davvero a nostro avviso una priorità . LE SCUOLE, e parlare di scuole significa necessariamente parlare anche di edilizia scolastica.
La scuola dell’infanzia statale  è di recente costruzione e  se non per una ordinaria manutenzione si chiama fuori dal ragionamento di riorganizzazione/revisione dell’assetto scolastico. Sul territorio sono presenti  tre scuole (per semplificare usiamo la vecchia dicitura così ci capiamo meglio) elementari e una scuola media che risalgono agli anni del post terremoto. Almeno tre delle quattro sono strutture che fin dalla nascita hanno rivelato i loro limiti, che negli anni hanno avuto bisogno di una costante manutenzione ordinaria e straordinaria che non ha risolto problemi di fondo.
Va aggiunto un dato significativo ..la popolazione scolastica si è praticamente dimezzata quindi se quando sono state costruite c’erano quasi 10 classi per plesso adesso ce ne sono solo 5 e le previsioni sulle nascite non prospettano inversioni di tendenza.
Circa un anno fa il sindaco ha dichiarato di volersi occupare delle scuole che assieme alla casa di riposo sono questioni decisamente importanti e significativo è che sul fondo del barile...quando il barile è ormai vuoto.. siano rimaste proprio queste questioni e non ad esempio la costruzione di una piscina o di una struttura polifunzionale in Monte.
E così, per il fatto che riteniamo da sempre questo tema fondamentale e su cui più volte ci siamo impegnati con iniziative e richieste,  non ci siamo tirati indietro e sin da subito abbiamo dato il nostro contributo attivo, abbiamo proposto la nomina di una commissione consiliare  specifica formata da tutti i gruppi presenti in consiglio, che ha lavorato per quasi un anno alla raccolta di dati, informazioni, ha elaborato proposte, ha cercato di coinvolgere la popolazione ( il risultato purtroppo non è stato soddisfacente a segnale del fatto che la PARTECIPAZIONE è qualcosa che si costruisce nel tempo e non si improvvisa e qui continuiamo a suggerire all’amministrazione un maggiore impegno) per arrivare ad una proposta finale da portare in consiglio
E così siamo arrivati alla sera del 20 novembre.
La nostra posizione espressa anche in campagna elettorale sosteneva l’idea di un polo unico che accentrasse scuole e servizi e fosse più funzionale per chi la scuola la frequenta ( non ci dilunghiamo sulle motivazioni che potrebbero essere ben più significative) , ma il lavoro fatto in commissione, l’analisi della situazione  reale e la necessità di fare i conti con quelle che sono le effettive possibilità economiche ( 6.000. 000 di euro e più per partire verso un’ ipotesi di polo scolastico unico e effettiva disponibilità di 1.000.000 da utilizzare in tempi brevi) ci hanno indotto verso la scelta di un polo unico per le scuole elementari in Collosomano e la realizzazione prima possibile di una nuova scuola media nella zona dove si trova adesso.
Scelta non facile, non immediata, non indolore, ma scelta, perché da qualche parte è necessario cominciare e noi pensiamo che questo possa essere un buon inizio, dove non si individuano nuove zone di edificazione , si valorizza l’esistente, non si sovraccarica un’ unica zona, si crea un ulteriore collegamento all’interno dell’istituto comprensivo tra il comune di Buja e Treppo, se si crede nella logica del lavorare in rete.
Non pretendiamo che questa sia LA SOLUZIONE, la questione è complicata e complessa da ogni parte la si affronti, ci sono un’infinità di ma e di dubbi che assalgono e non siamo d’accordo quando il sindaco afferma che finalmente si è trovata la volontà di lavorare sulle scuole… prima non se ne è parlato perché le amministrazioni dei dieci anni precedenti di cui lui e non solo lui faceva parte, hanno scelto di non decidere ( ogni tanto qualche valutazione politica è bene farla per non incorrere in vuoti di memoria).
Chiudere le scuole non può essere qualcosa di indolore, ognuno di noi è legato da qualche profondo ricordo affettivo alle scuole che ha frequentato da studente, da genitore, da nonno, da insegnante…ma ci siamo fermati a riflettere che questa non è più la nostra scuola, quella delle nostalgie, i bambini di oggi si mescolano continuamente, costantemente, nelle varie attività di parrocchia, di sport, di associazionismo, i bambini di oggi arrivano di corsa con il pulmino o con le auto ancor più in corsa dei genitori e con questi se ne ritornano a casa, i bambini di oggi vengono da fuori, si spostano per mille ragioni, e per mille ragioni non frequentano ad esempio la scuola che dista solo 5 minuti da casa.
Chiudere una scuola significa impoverire un territorio?  Forse sì, sicuramente sì, se alla chiusura della scuola seguirà il nulla...seguirà trascuratezza e incuria ambientale, se l’amministrazione si dimenticherà che in quel territorio qualcosa ha tolto e qualcosa dovrà dare ( e qui le idee non ci mancano). E poi di che territorio stiamo parlando? Non merita forse di essere ripensata la visione 
“frazionistica” bujese? Non è nei fatti già superata dai cambiamenti materiali avvenuti negli ultimi trent’anni?
Allora per un attimo spostiamo lo sguardo su quello che deve essere il protagonista assoluto quando parliamo di scuola, e allora parliamo di bambini…
Dove sta l’errore nel mettere insieme i bambini , dove sta l’errore nel creare situazioni di confronto, di incontro, tra i bambini, gli insegnanti, i genitori.. ( i numeri non sono tali da creare sovraffollamento scolastico, sono i numeri delle scuole presenti in territori analoghi al territorio bujese).
Ecco allora che la scuola dovrà essere sì a risparmio energetico, sì funzionale, sì efficiente, sì costruita  con tutte le nuove tecniche di edilizia avanzata, ma la scuola dovrà essere soprattutto.. BELLA,  A MISURA DI BAMBINO, PIENA DI LUCE E COLORE, DI SPAZI DOVE I BAMBINI POSSANO MUOVERSI, DIVERTIRSI, GIOCARE E IN MEZZO A TUTTO QUESTO PRIMA DI TUTTO IMPARARE.
Fondamentale che scuola e territorio lavorino per trovare  insieme occasioni di incontro, di valorizzazione di quello che è il ricchissimo patrimonio storico, artistico, culturale di Buja, ma sono le persone che costruiscono le relazioni, la presenza degli edifici non basta.
Tutto  questo e molto altro abbiamo cercato di spiegare in un consiglio comunale lungo, intenso e dal dibattito interessante, proprio perché ognuno ha portato il proprio punto di vista, politico e non solo. Su questi argomenti continueremo il nostro lavoro dentro la  commissione, che abbiamo chiesto e ottenuto di mantenere, nel percorso dei prossimi mesi e anni attraverso un contatto e un confronto con tutti quelli che vorranno partecipare e intervenire.
Le criticità non mancano, viabilità, dismissione degli immobili, organizzazione delle scuole durante le fasi di lavoro, ma è una scelta che andava fatta e faremo del nostro meglio per sostenerla sottolineando punti di forza a criticità.
In consiglio qualche preoccupazione al sindaco questa volta viene dalla sua stessa maggioranza, assessore ai lavori pubblici e quello alla viabilità, non sono proprio sulla stessa lunghezza d’onda…il sindaco per una buona mezz’ora deve vedersela con i dubbi dell’assessore alla viabilità, cerca di convincerlo a mezze parole… e sì che l’argomento scuola era all’ordine del giorno da parecchio e il tempo per confrontarsi non è mancato… Una maggioranza, come abbiamo detto anche in altre occasioni piuttosto sfarinata.
Alla fine voto quasi all’unanimità, un buon risultato che sa di punto di partenza, che sa di futuro, di un futuro che vogliamo guardi lontano  che non perda le radici di un presente che viene da lontano.