Approvarlo a fine luglio è il segnale che la situazione è
davvero assai complessa, difficile sentirsi esclusi dalla crisi politica,
economica, sociale che a tratti diventa
una vera e propria emergenza.
E così anche il comune di Buja, come il resto degli enti
locali, deve fare i conti con trasferimenti regionali e nazionali ridotti, con
il patto di stabilità da rispettare, con una situazione di incertezza che crea
immobilismo, a tutto questo si aggiungono gli impegni economici degli anni
scorsi (mutui) ed ecco che davvero il bilancio, pur senza troppi sforzi, diventa
ancor di più un documento tecnico contabile e non il programma politico
dell’amministrazione.
Un esempio concreto è il programma triennale delle opere
pubbliche dove per il 2013 vediamo che ben pochi sono gli interventi e gli
investimenti previsti.
Le grandi novità riguardano le imposte, per le quali, a detta
del sindaco, è necessario un ritocco per garantire i servizi essenziali; e così
aumento dell’IMU, definizione della TARES ( la nuova tassa sui rifiuti), e
aumento addizionale IRPEF.
Se a fronte di mancati trasferimenti, per garantire i
servizi essenziali, è necessario aumentare le tasse, allora la nostra
proposta è stata quella innanzitutto di cercare di razionalizzare e ridurre le
spese ( spendere meno, spendere meglio) e introdurre una tassazione progressiva
perché in tempi di grande difficoltà è un segnale fondamentale scegliere di far
pagare di più chi ha di più, per questo la nostra proposta sull’addizionale irpef
è andata in questa direzione ( una aliquota progressiva in base al reddito).
Altro segnale che va in questa direzione è la nostra proposta
di devolvere il gettone di presenza proprio per quei servizi essenziali che per
un comune sono un investimento e non
solo una spesa ( casa di riposo, scuola, giovani, cultura…), la cifra non sarà
di certo da capogiro…ma sono piccoli segnali che possono fare la differenza.
In entrambi i casi il sindaco non ha, per ora, accettato le
nostre proposte, sempre abbastanza
forte delle sue convinzioni, ma noi non mancheremo di sollecitare ancora su
questi temi la maggioranza.
La discussione continua tra
tariffe, regolamenti e spiegazioni
varie, con grandi monologhi del sindaco a cui evidentemente piace molto
ascoltarsi, per giungere alla votazione sul bilancio.
La situazione attuale non
concede grandi margini di manovre, per questo abbiamo sottolineato l’importanza
di condividere quelle che saranno le scelte future senza fughe in avanti da
parte del sindaco, esempi di come si
possano affrontare insieme temi
importanti sono i recenti lavori su commissione scuola e sulla casa di riposo.
Sostenere buone pratiche di
confronto e partecipazione attraverso varie forme di comunicazione e coinvolgimento
sono un lavoro che richiede energia, tempo, ma soprattutto bisogna crederci ..
e a volte questa amministrazione sembra non crederci molto.
Il bilancio è una serie
infinita di numeri e cifre che racchiudono quella che sarà l’attività amministrativa
di un comune, ecco allora che in tempi di ristrettezze economiche ancora di più
si vede la capacità del buon amministratore, la sua capacità di andare oltre
l’ordinaria amministrazione attraverso idee innovative in grado di fare la
differenza; per questo diventa fondamentale accedere a fondi comunitari,
partecipare a progetti europei, collaborare con altri comuni e istituzioni,
programmare iniziative e attività per evitare sovrapposizioni e dispendio di
risorse sia economiche che umane.
Indicazioni importanti sono
state date in materia di energia, di turismo, di innovazione , di attenzione
particolare verso quei progetti che coinvolgono direttamente i giovani, di
particolare riguardo verso quelle attività culturali che da tempo danno lustro
al nostro comune, il
nostro auspicio è che il sindaco ne tenga conto ascoltando tutti, anche le
nostre proposte.
Per finire, pur tenendo presente le difficoltà in cui ogni
comune si trova ad operare, alla fine il nostro voto al bilancio è stato
contrario perché in alcune parti è assolutamente poca cosa, perchè molto spesso
ci troviamo prima di fronte alle
dichiarazioni sulla stampa di cose già fatte quando ancora il lavoro deve ancora
iniziare ( vedi discorso geotermia in biblioteca o impianti idraulici o Wi FI o…casa dell’acqua negata dal sindaco un anno
fa, poi posizione ritrattata, assegnazione ai privati e …cittadini bujesi che
per adesso ancora si riforniscono
altrove….), perché su alcune cose ci troveremmo a fare delle scelte diverse (
ad esempio quest’anno non è stata attivata nessuna borsa lavoro giovani)..ad
avere idee diverse… così forse anziché promuovere una mostra inedita nel museo
della medaglia, forse avremmo proiettato qualche cinema all’aperto o ospitato
qualche tappa di Folkest.
Il nostro impegno e le nostre proposte comunque non
mancheranno e chissà forse magari qualcuna al sindaco anche piacerà.
Consiglio che volge al termine, ora assai tarda, ma un
ringraziamento va all’assessore Pezzetta, che nonostante il malumore di qualche
suo collega di maggioranza, prende la parola, interviene per spiegare alcune delle attività e iniziative
del suo assessorato: sarebbe stato assai utile e interessante, anche per
pubblicare come documento di informazione, trovare tra i documenti una breve relazione delle attività
e dei programmi dei vari assessori o delegati, sarebbe stato un gesto di
professionalità e competenza, ma se il regolamento non lo prevede…perché mai
farlo? Così ci è stato risposto.
Il momento più emozionante?
Il saluto ad Aldo Calligaro che ha, dopo averle annunciate
all’indomani delle elezioni rassegnato le dimissioni dalla carica di
consigliere. Dopo aver rivestito per due mandati l’incarico di Sindaco, con
altrettanto impegno, serietà, coerenza, sobrietà, si è seduto tra i banchi
dell’opposizione e da lì ha continuato il suo lavoro, adesso dopo quasi venti
anni di attività politica lascia spazio all’impegno di altri.
La prima parola che ci viene in mente, prima di qualsiasi altra,
è un grazie di cuore, perché lealtà, coerenza, amicizia, correttezza, sono le
parole che hanno accompagnato questo “viaggiare insieme”.
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