venerdì 24 gennaio 2014

Giornata della memoria

Invitiamo tutti i cittadini di Buja a partecipare ad un sentito momento di ricordo e di riflessione per celebrare il
GIORNO DELLA MEMORIA
istituito a livello internazionale, e sancito in Italia dalla legge 211 del 2000, per non dimenticare l'orrore della Shoah (sterminio del popolo ebraico), la vergogna delle leggi razziali, la persecuzione dei nomadi e di altre etnie, degli oppositori politici e delle persone che hanno deciso di aiutare le vittime di questa persecuzione.

Il ritrovo è fissato per
domenica 26 gennaio alle ore 11.15
presso la Piazza del Municipio a Buja

Verrà deposta una corona alla stele che ricorda i deportati bujesi nei campi di sterminio e saranno
letti brani e poesie tratti in parte anche dalle testimonianze dei sopravvissuti 



Gruppi consiliari Autonomie e Solidarietât, Buja Bene Comune, Vivere Buja

lunedì 20 gennaio 2014

Mini IMU e dintorni

Non c’è che dire. È il suo momento. Porta a Buja prima Tosi, poi la Gelmini e tutto il gotha di Forza Italia del Friuli. Poi si fa intervistare da Libero… Ha gli occhi di tutti puntati addosso, il nostro sindaco, è proprio sulla cresta dell’onda. Critica, pontifica, tiene a bada le opposizioni e i suoi alleati con abilità. Nessuna incertezza, nessun dubbio, insomma gestisce le sorti del nostro comune, senza farsi condizionare da niente e nessuno. Un vero capo, siamo nelle sue mani.
Noi però qualche dubbio lo avanziamo.
Sulla vicenda Gelmini abbiamo già detto e insistiamo nel denunciare l’uso di parte che ha fatto in maniera invasiva delle istituzioni.
Sulla questione mini IMU siamo stati zitti ma qualche considerazione ora, dopo le tante affermazioni udite, dobbiamo farla:
non ci piace, a ridosso della scadenza, prevista per il 24 gennaio, manifestare una posizione contraria tanto per assecondare lo spirito antitasse, antistato, antipolitica, antitutto tanto caro anche al Partito a cui il Sindaco sembra appartenere;
siamo consapevoli delle difficoltà in cui Buja, i Comuni, l’Italia vive e quanto difficile sia far quadrare i bilanci;
però l’onestà intellettuale richiamata dal Sindaco vorrebbe che almeno si riconoscessero le nostre perplessità manifestate allora (in luglio) sull’introduzione di un aumento delle aliquote IMU;
soprattutto si  ricordi la nostra contrarietà rispetto al tentativo insistito, semplicistico e scorretto da parte del Sindaco di associare l’aumento dell’aliquota con le spese per la Casa di riposo, come abbiamo scritto ancora in agosto, ci sono altri servizi in perdita che il comune giustamente si trova a  sostenere, per cui un aumento delle tasse deve essere legata alla copertura dei vari costi  (vedi anche mutui accesi negli anni passati) e dei vari servizi che il comune  sostiene;
infine, ma fondamentale, non si confondano i ruoli, noi siamo minoranza, alternativi a questo modo di governare e alle scelte di questa amministrazione, se fossimo al governo agiremmo in modo molto diverso rispetto al Sindaco e la sua maggioranza su molti fronti a partire dal rapporto con i gruppi consiliari e sul tema dell'informazione. Le difficoltà economiche ci sarebbero lo stesso ma noi ci impegneremmo in misura maggiore per l'eliminazione degli sprechi e per una riorganizzazione dei servizi. Rivedremmo le imposte per dare loro una maggiore progressività.
Insomma noi continuiamo a fare le nostre proposte e ad assumere un ruolo costruttivo e quando, come è successo in qualche caso, le nostre idee
sono condivise dalla maggioranza apprezziamo, ma sia ben chiaro che 
la maggioranza governa, ha i numeri per farlo, si deve assumere la responsabilità delle sue scelte e ha gli strumenti per gestirle
noi restiamo minoranza alternativa: le scelte e la gestione le faremmo in modo diverso, quando saremo chiamati a farlo lo faremo.

Invece di polemizzare sulla stampa o in rete il nostro Sindaco pensi a dare una informazione adeguata e supportare in tutti i modi i cittadini che cercano di fare il loro dovere pagando l’imposta dovuta in tempi così stretti. Se devono pagare almeno cerchiamo di dire a tutti quando, quanto e come devono farlo.

lunedì 13 gennaio 2014

giovedì 9 gennaio 2014

Scuole paritarie: entriamo nel merito

abbiamo recuperato alcune informazioni.

La premessa – assolutamente non scontata – è che il bilancio di previsione della Regione è stato redatto in una cornice di ingente calo di risorse, rispetto al 2013, pari a circa il 13% (7,5 miliardi di € contro 6,7 per il 2014: sono circa 800 milioni di € in meno).

Mettiamo a confronto le risorse stanziate nel bilancio di previsione 2013 (targato Tondo) con quelle stanziate nel bilancio di previsione 2014 (il primo della maggioranza Serracchiani).

Ci sono una serie di voci che finanziano sia le scuole statali che le scuole paritarie, e precisamente:

1)      Libri di testo in comodato gratuito (2013: 2,2 mln €, 2014: 2,2 mln €);
2)      Contributi per trasporto scolastico e acquisto libri di testo (2013: 0 mln €, 2014: 1 mln €);
3)      Contributi ai comuni e ad altri enti e consorzi per il finanziamento delle scuole materne (2013: 2,5 mln €, 2014: 2,5 mln €);
4)      Fondo abbattimento rette (a favore delle famiglie) per servizi della prima infanzia (2013: 4 mln €, 2014: 4 mln €);
5)      Fondo abbattimento rette (a favore degli enti gestori) per servizi della prima infanzia (2013: 0 mln €, 2014: 1 mln €). Su questo capitolo c’è da aggiungere che la maggioranza attuale, in sede di assestamento di bilancio, ha elevato a 8 mln € lo stanziamento perché in sede previsionale, come scritto prima, in capitolo stesso era completamento privo di risorse;

Inoltre, il capitolo relativo al potenziamento dell’offerta formativa è attualmente a zero, così come lo era in sede di bilancio previsionale nel 2013. Tuttavia in assestamento di bilancio verranno stanziati circa 3 mln €.
Quest’anno, a differenza dello scorso (probabilmente perché lo scorso non c’era necessità) la Regione Fvg nel suo bilancio previsionale per il 2014 ha previsto ben 8,5 mln € per anticipazioni (della Regione) di contributi statali agli istituti paritari.
L’unica voce, davvero l’unica, per la quale, ad ora, non sono previsti fondi (forse lo saranno in assestamento), e che ha provocato tutta la strumentale protesta del centrodestra, è quella relativa agli assegni di studio per le scuole paritarie. Lo stanziamento lo scorso anno era stato pari a 600.000 €. Tuttavia in consiglio regionale, collegato alla legge finanziaria è stato approvato un ordine del giorno che impegna a riordinare le norme in materia e a trovare le adeguate risorse da stanziare con l’assestamento di bilancio.

In conclusione, non si può certo affermare che le scuole paritarie siano state penalizzate (su alcuni capitoli è vero il contrario – vedi punti 2 e 5), se si escludono ad ora i 600.000 € per gli assegni di studio. 
Possiamo affermare che la denuncia con toni da crociata in cui questa amministrazione (il sindaco?) si sta impegnando e in cui ha finito per coinvolgere il Comune nella sua veste istituzionale, in questo quadro appare immotivata e del tutto sproporzionata.

mercoledì 8 gennaio 2014

Istituzioni e propaganda

Dall'invito che potete leggere sotto, siamo stati informati che il Comune di Buja ha organizzato un incontro che ha lo sbandierato scopo di denunciare la politica scolastica della Regione rea di avere tolto i finanziamenti alle scuole paritarie.
Entreremo nel merito della questione sollevata, per ora ci interessa concentrare l'attenzione sulle caratteristiche dell'iniziativa.

Chi invita l'Amministrazione Comunale di Buja? Mariastella Gelmini, Riccardo Riccardi, Sandra Savino: tutti esponenti di spicco di una forza politica peraltro mai nominata.
Senza prendere in considerazione gli aspetti economici certo non rilevanti, ci chiediamo se fra i compiti di un Comune ci sia anche quello di organizzare iniziative di propaganda politica.
 Noi non condividiamo questo modo di concepire e usare le istituzioni democratiche e  lo consideriamo tanto più grave in un momento così difficile in cui di tutto hanno bisogno tranne che di essere svilite in questo modo.


domenica 5 gennaio 2014

La Casa dell'acqua in funzione

Il percorso che ha portato alla realizzazione della Casa dell’Acqua di Buja parte da lontano, dalla  campagna elettorale per le Amministrative del 6-7 maggio 2012. Infatti, nel nostro programma elettorale messa in bella evidenza, tra le cose da fare, c’era anche la Casa dell’Acqua. Il valore di tale proposta ci fu illustrato, in un seguitissimo incontro svoltosi a Madonna nell’aprile dello stesso anno, dal Sindaco Mario Pezzetta di Tavagnacco, precursore e sostenitore convinto dell’attuazione di questi punti d’erogazione automatica di acqua, installati in spazi pubblici, in funzione 24 ore su 24, collegati direttamente alla rete dell’acquedotto. “In tutti i Comuni in cui è stata installata, la Casa dell’Acqua è stata molto apprezzata dai cittadini”, ci disse Pezzetta. Nonostante che da lì a poco perdessimo le elezioni, la voglia di promuovere la realizzazione della Casa dell’Acqua a Buja ci rimase: un progetto in cui abbiamo continuato a credere. C’è da dire che un’offerta-proposta era già stata avanzata dal CAFC a tutto i Comuni del Friuli, fin dalla primavera del 2011, e moltissimi di essi scelsero quella soluzione per costruire la loro Casa dell’Acqua. C’è pure da dire che non abbiamo mai voluto entrare nel merito delle modalità di realizzazione della Casa dell’Acqua, per noi l’importante era ‘farla’. Così in giugno, sempre nel 2012, abbiamo proposto al Sindaco di utilizzare una parte dell’avanzo d’amministrazione per l’installazione della Casa dell’Acqua. La mancata risposta del Sindaco alla nostra lettera ci ha obbligati, all’inizio di luglio, a inviare al Sindaco un’interpellanza per capire cosa stesse succedendo. Il Sindaco ha risposto all'interpellanza nel Consiglio Comunale del 31 luglio definendo l’iniziativa “più che altro una moda”, bloccando di fatto ogni possibilità di concretizzazione del progetto, “a meno che l’iniziativa non fosse gestita direttamente da aziende private”, così disse; e si stava parlando di ‘acqua’,  una delle risorse pubbliche da salvaguardare a tutti i costi… Nel frattempo la “lodevole iniziativa” veniva ripresa anche dal Gruppo Pastorale di Santo Stefano che in un ispirato editoriale dell’agosto del 2012 (La fontana del villaggio…) ne elencava i benefici. Che sono ormai noti.
·               promuove il consumo dell'acqua di rete  
·               riduce l'inquinamento prodotto dal trasporto delle bottiglie di plastica
·               riduce i rifiuti plastici
·               promuove comportamenti ecologicamente sostenibili
·               sensibilizza i cittadini al tema della risorsa acqua  
·               crea un punto di riferimento per i residenti di ogni età e cultura
·               sviluppa progetti di qualificazione ambientale
Mentre l’Amministrazione di Buja tergiversava, tutti i Comuni della Provincia ancora senza “Casa” si davano da fare per averne una all’interno dei propri confini. Persino il piccolo comune di Treppo Grande, “unito” al nostro da uno statuto e da svariate convenzioni, ha fatto in tempo ad installare la sua Casa dell’Acqua prima di Buja. Dopo mesi di indecisioni, finalmente, all’inizio del 2013, l’Amministrazione Comunale annuncia la prossima realizzazione di una Casa dell’Acqua a Santo Stefano. La nostra proposta alla fine era stata accolta! E, dopo un altro anno, eccola! Naturalmente il Sindaco ha dovuto far sentire la sua voce sulla stampa locale per appropriarsi della paternità dell’idea, visto il notevole successo che stava riscuotendo. Il fatto che questo ‘distributore d’acqua’ fosse stato affidato ai privati, e che questi lo avessero bardato di uno schermo pubblicitario al fine di rientrare dall’investimento, a detta del Sindaco,  “non ha fatto che far risparmiare la Comunità…”. Evidentemente il nostro Sindaco si ritiene  più oculato dei numerosissimi colleghi che hanno aderito alla prima proposta del CAFC “sprecando”, sempre a detta sua,  “soldi pubblici...”. Un’ultima osservazione: il luogo in cui è stata installata la nostra Casa dell’Acqua va migliorato, ora è seminascosta da una grossa siepe, a ridosso di un’isola ecologica, senza una indicazione e un'organizzazione degli spazi adeguate passa quasi inosservata, non favorisce certo la socialità … Forse il Sindaco, pur non avendo pregiudiziali ideologiche, non è ancora del tutto convinto dell’iniziativa e ha fatto mettere la ‘Casetta’ senza la cura necessaria all'operazione. Ora la speranza è che attraverso una campagna pubblicitaria intelligente ne informi la cittadinanza sugli indubbi vantaggi.

Tecnicamente la Casa dell’Acqua eroga acqua del civico acquedotto opportunamente microfiltrata, depurata, refrigerata ed anche gassata. L'acqua erogata è microfiltrata con una serie di prefiltri e filtri, a carbone attivo e ceramici che eliminano eventuali particelle in sospensione, odori sgradevoli e nel contempo mantiene i sali minerali che garantiscono un'acqua di elevata qualità. Il sistema di microfiltrazione viene costantemente monitorato, sottoposto a manutenzione e sanificato. Agli erogatori si accede solamente utilizzando una tessera del valore iniziale di 5,00 Euro (acquistabile in uno dei 3 esercizi pubblici indicati sul display). La tessera appena acquistata dà diritto all’erogazione di acqua per il valore di 1,00 euro, e una volta ‘esaurita’ può essere ricaricata, sempre presso gli esercizi preposti, per nuove erogazioni secondo le modalità sotto indicate.