giovedì 9 gennaio 2014

Scuole paritarie: entriamo nel merito

abbiamo recuperato alcune informazioni.

La premessa – assolutamente non scontata – è che il bilancio di previsione della Regione è stato redatto in una cornice di ingente calo di risorse, rispetto al 2013, pari a circa il 13% (7,5 miliardi di € contro 6,7 per il 2014: sono circa 800 milioni di € in meno).

Mettiamo a confronto le risorse stanziate nel bilancio di previsione 2013 (targato Tondo) con quelle stanziate nel bilancio di previsione 2014 (il primo della maggioranza Serracchiani).

Ci sono una serie di voci che finanziano sia le scuole statali che le scuole paritarie, e precisamente:

1)      Libri di testo in comodato gratuito (2013: 2,2 mln €, 2014: 2,2 mln €);
2)      Contributi per trasporto scolastico e acquisto libri di testo (2013: 0 mln €, 2014: 1 mln €);
3)      Contributi ai comuni e ad altri enti e consorzi per il finanziamento delle scuole materne (2013: 2,5 mln €, 2014: 2,5 mln €);
4)      Fondo abbattimento rette (a favore delle famiglie) per servizi della prima infanzia (2013: 4 mln €, 2014: 4 mln €);
5)      Fondo abbattimento rette (a favore degli enti gestori) per servizi della prima infanzia (2013: 0 mln €, 2014: 1 mln €). Su questo capitolo c’è da aggiungere che la maggioranza attuale, in sede di assestamento di bilancio, ha elevato a 8 mln € lo stanziamento perché in sede previsionale, come scritto prima, in capitolo stesso era completamento privo di risorse;

Inoltre, il capitolo relativo al potenziamento dell’offerta formativa è attualmente a zero, così come lo era in sede di bilancio previsionale nel 2013. Tuttavia in assestamento di bilancio verranno stanziati circa 3 mln €.
Quest’anno, a differenza dello scorso (probabilmente perché lo scorso non c’era necessità) la Regione Fvg nel suo bilancio previsionale per il 2014 ha previsto ben 8,5 mln € per anticipazioni (della Regione) di contributi statali agli istituti paritari.
L’unica voce, davvero l’unica, per la quale, ad ora, non sono previsti fondi (forse lo saranno in assestamento), e che ha provocato tutta la strumentale protesta del centrodestra, è quella relativa agli assegni di studio per le scuole paritarie. Lo stanziamento lo scorso anno era stato pari a 600.000 €. Tuttavia in consiglio regionale, collegato alla legge finanziaria è stato approvato un ordine del giorno che impegna a riordinare le norme in materia e a trovare le adeguate risorse da stanziare con l’assestamento di bilancio.

In conclusione, non si può certo affermare che le scuole paritarie siano state penalizzate (su alcuni capitoli è vero il contrario – vedi punti 2 e 5), se si escludono ad ora i 600.000 € per gli assegni di studio. 
Possiamo affermare che la denuncia con toni da crociata in cui questa amministrazione (il sindaco?) si sta impegnando e in cui ha finito per coinvolgere il Comune nella sua veste istituzionale, in questo quadro appare immotivata e del tutto sproporzionata.

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