domenica 5 gennaio 2014

La Casa dell'acqua in funzione

Il percorso che ha portato alla realizzazione della Casa dell’Acqua di Buja parte da lontano, dalla  campagna elettorale per le Amministrative del 6-7 maggio 2012. Infatti, nel nostro programma elettorale messa in bella evidenza, tra le cose da fare, c’era anche la Casa dell’Acqua. Il valore di tale proposta ci fu illustrato, in un seguitissimo incontro svoltosi a Madonna nell’aprile dello stesso anno, dal Sindaco Mario Pezzetta di Tavagnacco, precursore e sostenitore convinto dell’attuazione di questi punti d’erogazione automatica di acqua, installati in spazi pubblici, in funzione 24 ore su 24, collegati direttamente alla rete dell’acquedotto. “In tutti i Comuni in cui è stata installata, la Casa dell’Acqua è stata molto apprezzata dai cittadini”, ci disse Pezzetta. Nonostante che da lì a poco perdessimo le elezioni, la voglia di promuovere la realizzazione della Casa dell’Acqua a Buja ci rimase: un progetto in cui abbiamo continuato a credere. C’è da dire che un’offerta-proposta era già stata avanzata dal CAFC a tutto i Comuni del Friuli, fin dalla primavera del 2011, e moltissimi di essi scelsero quella soluzione per costruire la loro Casa dell’Acqua. C’è pure da dire che non abbiamo mai voluto entrare nel merito delle modalità di realizzazione della Casa dell’Acqua, per noi l’importante era ‘farla’. Così in giugno, sempre nel 2012, abbiamo proposto al Sindaco di utilizzare una parte dell’avanzo d’amministrazione per l’installazione della Casa dell’Acqua. La mancata risposta del Sindaco alla nostra lettera ci ha obbligati, all’inizio di luglio, a inviare al Sindaco un’interpellanza per capire cosa stesse succedendo. Il Sindaco ha risposto all'interpellanza nel Consiglio Comunale del 31 luglio definendo l’iniziativa “più che altro una moda”, bloccando di fatto ogni possibilità di concretizzazione del progetto, “a meno che l’iniziativa non fosse gestita direttamente da aziende private”, così disse; e si stava parlando di ‘acqua’,  una delle risorse pubbliche da salvaguardare a tutti i costi… Nel frattempo la “lodevole iniziativa” veniva ripresa anche dal Gruppo Pastorale di Santo Stefano che in un ispirato editoriale dell’agosto del 2012 (La fontana del villaggio…) ne elencava i benefici. Che sono ormai noti.
·               promuove il consumo dell'acqua di rete  
·               riduce l'inquinamento prodotto dal trasporto delle bottiglie di plastica
·               riduce i rifiuti plastici
·               promuove comportamenti ecologicamente sostenibili
·               sensibilizza i cittadini al tema della risorsa acqua  
·               crea un punto di riferimento per i residenti di ogni età e cultura
·               sviluppa progetti di qualificazione ambientale
Mentre l’Amministrazione di Buja tergiversava, tutti i Comuni della Provincia ancora senza “Casa” si davano da fare per averne una all’interno dei propri confini. Persino il piccolo comune di Treppo Grande, “unito” al nostro da uno statuto e da svariate convenzioni, ha fatto in tempo ad installare la sua Casa dell’Acqua prima di Buja. Dopo mesi di indecisioni, finalmente, all’inizio del 2013, l’Amministrazione Comunale annuncia la prossima realizzazione di una Casa dell’Acqua a Santo Stefano. La nostra proposta alla fine era stata accolta! E, dopo un altro anno, eccola! Naturalmente il Sindaco ha dovuto far sentire la sua voce sulla stampa locale per appropriarsi della paternità dell’idea, visto il notevole successo che stava riscuotendo. Il fatto che questo ‘distributore d’acqua’ fosse stato affidato ai privati, e che questi lo avessero bardato di uno schermo pubblicitario al fine di rientrare dall’investimento, a detta del Sindaco,  “non ha fatto che far risparmiare la Comunità…”. Evidentemente il nostro Sindaco si ritiene  più oculato dei numerosissimi colleghi che hanno aderito alla prima proposta del CAFC “sprecando”, sempre a detta sua,  “soldi pubblici...”. Un’ultima osservazione: il luogo in cui è stata installata la nostra Casa dell’Acqua va migliorato, ora è seminascosta da una grossa siepe, a ridosso di un’isola ecologica, senza una indicazione e un'organizzazione degli spazi adeguate passa quasi inosservata, non favorisce certo la socialità … Forse il Sindaco, pur non avendo pregiudiziali ideologiche, non è ancora del tutto convinto dell’iniziativa e ha fatto mettere la ‘Casetta’ senza la cura necessaria all'operazione. Ora la speranza è che attraverso una campagna pubblicitaria intelligente ne informi la cittadinanza sugli indubbi vantaggi.

Tecnicamente la Casa dell’Acqua eroga acqua del civico acquedotto opportunamente microfiltrata, depurata, refrigerata ed anche gassata. L'acqua erogata è microfiltrata con una serie di prefiltri e filtri, a carbone attivo e ceramici che eliminano eventuali particelle in sospensione, odori sgradevoli e nel contempo mantiene i sali minerali che garantiscono un'acqua di elevata qualità. Il sistema di microfiltrazione viene costantemente monitorato, sottoposto a manutenzione e sanificato. Agli erogatori si accede solamente utilizzando una tessera del valore iniziale di 5,00 Euro (acquistabile in uno dei 3 esercizi pubblici indicati sul display). La tessera appena acquistata dà diritto all’erogazione di acqua per il valore di 1,00 euro, e una volta ‘esaurita’ può essere ricaricata, sempre presso gli esercizi preposti, per nuove erogazioni secondo le modalità sotto indicate.




             

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