A distanza di quattro
mesi e con diversi punti all’ordine del giorno da noi proposti si torna in
consiglio comunale.
L’esperienza non è
delle più gratificanti, sia perché i numeri non lasciano molte possibilità alle
minoranze, sia perché il sindaco preferisce trascinare la discussione verso la polemica e spesso
l’offesa personale, piuttosto che puntare ad un dibattito che vada oltre il suo
desiderio di mettersi in mostra.
E così prima di
cominciare la discussione dei punti all’ordine del giorno, chiediamo l’inserimento della nostra interpellanza sul
lascito della Villa Barnaba.
La nostra richiesta
viene subito accolta, ma chiediamo al
sindaco come mai, pur essendo stata presenta in tempo, non sia stata inserita
direttamente nell’ordine del giorno del
consiglio…non otteniamo risposta… forse Sindaco e Vice Sindaco non erano
d’accordo.
A proposito del
lascito della Villa Barnaba chiediamo chiarimenti sui motivi che hanno convinto, nel frattempo, l’amministrazione ad andare avanti con il ricorso visto che non sono pochi i soldi pubblici che verranno
spesi, se sindaco e assessori abbiano in mente un progetto per tale area… le
risposte non sono molto precise, per questo andremo alla ricerca di tutti i documenti a
disposizione per cercare di capire meglio. Se l’amministrazione è nel giusto
con buone possibilità di vincere il ricorso è opportuno perseguire il bene del
comune, ma se le motivazioni ad andare avanti sono per spirito di
rivalsa…allora bisogna pensare che i soldi che verranno spesi …sono soldi di
tutti.
Noi cosa avremmo
fatto? Cercato in tutti i modi possibili
una mediazione tra le parti.
Poi si passa al
bilancio consuntivo… è un po’ la sintesi della discussione di quest’anno… il nostro ruolo
non è dire sempre no a prescindere, pensiamo invece che avremmo fatto cose
diverse e soprattutto in modo diverso.
Siamo assolutamente
contenti del progetto dello studio assistito che l’assessore Pezzetta presenta
con orgoglio, va detto che lo stesso progetto lo avevamo presentato due anni
fa, bocciato dall’assessore Guerra e
tergiversato da Sindaco e assessore salvo poi presentarlo due anni dopo come
idea tutta loro… un po’ di onestà intellettuale non farebbe male, caro Sindaco.
Dal revisore apprendiamo che gli equilibri di bilancio sono garantiti e che i conti del Comune sono in ordine, di ciò siamo soddisfatti; siamo molto meno contenti, invece, del bilancio politico, sono molte le cose di cui lamentiamo la gestione o ancora la mancanza:
piano risparmio
energetico, piano per il turismo, piano del rumore, consiglio comunale dei
ragazzi, borse lavoro giovani, commissione museo, sottoutilizzo delle
commissioni, maggiore attività culturale, un maggiore coinvolgimento delle
minoranze....
per quello che manca
e soprattutto per il metodo con cui viene gestita la cosa pubblica votiamo contro questo
bilancio che da un punto di vista strategico politico non ci convince: noi avremmo fatto in
modo diverso.
Si passa poi al
rinnovo della convenzione con l’asilo nido di Majano e qui sarebbe interessante
aprire una riflessione su quali siano e come siano organizzati i servizi della
prima infanzia a Buja, quali le offerte sul territorio, quali i bisogni, quali
le richieste, quali i possibili aiuti o sgravi fiscali, quali le risorse che si
possono mettere in rete, ma il sindaco ha fretta di chiudere.
Ingenuamente pensiamo
che il sindaco voglia portare a termine tutti i punti del consiglio che da
tempo giacciono indiscussi, tra i punti uno ce ne sta particolarmente a cuore: una mozione
unitaria scritta dai consiglieri Briante e Spizzo perché non cali il silenzio
su Giulio Regeni.
Siamo pronti a
votarla con assoluta convinzione, ma il sindaco e una parte della maggioranza
interrompono il consiglio alle ore 23.30 circa
senza portare a termine i punti all’ordine del giorno, perché mai tutto
ciò?
Perché mai il consiglio si deve rimandare? Perchè c’è una festa in piscina che non può
aspettare…
Ai lettori - elettori
le eventuali valutazioni, noi nessun dubbio da che parte stare: la festa in
piscina…...poteva anche aspettare!
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