A
distanza di una settimana di nuovo in sala consiliare, una settimana dove gli
articoli sul giornale non sono mancati, dove i commenti per chi è appassionato
di social non si contano più, dove la
comunicazione ormai avviene solo con un
mezzo in mezzo e il linguaggio verbale, se pur da posizioni differenti, diretto,
schietto e soprattutto corretto, ha
perso valore.
Ecco
che il consiglio comunale comincia con le rimostranze della consigliera Indira
Fabbo che, non soddisfatta di aver sollevato la questione nel precedente
consiglio e di aver fatto delle domande alla minoranza che ad inizio
seduta era uscita dall’aula, continua a
sentirsi offesa dalle parole di ”Autonomismo Bujese”, che peraltro ha dichiarato di essere
pronto in qualsiasi momento ad un confronto, in qualsiasi sede e modalità. Allora,
consigliera Indira, perché non cogliere questo invito e non chiarire una volta
per tutte? O è forse meglio continuare ad occupare tempo e spazio in consiglio
comunale alla ricerca di una solidarietà che ha il sapore della
commiserazione. I nostri interventi sono
stati chiari, chiedeteci conto di quello che diciamo e scriviamo, così come
chiara è la lettera aperta che il consigliere Rudi Fasiolo le ha inviato. Speriamo
davvero di poter andare avanti, per questo cogliamo al volo la sua stessa proposta
di far partire la commissione pari opportunità.
Si
prosegue, ed è la volta di adempimenti formali e necessari, come l’approvazione
del bilancio consolidato del 2016, un documento esclusivamente tecnico e poi
con la nomina del revisore dei conti, scelta che noi abbiamo fatto
esclusivamente sulla base della valutazione del curriculum, ma che non ha
trovato i voti della maggioranza. Su questo abbiamo voluto che fosse messo a
verbale la stranezza di un file curriculum (poi risultato essere quello del
revisore nominato dalla maggioranza) il cui autore risultava essere uno dei
revisori presenti nell’albo regionale dei revisori.
Si
passa poi alla prosecuzione di convenzioni con il comune di Treppo Grande, una
collaborazione che funziona da anni con una proficua e reciproco collaborazione
da parte dei due comuni.
E
poi è la volta dei “fuochi d’artificio”, che il sindaco ama così tanto
lanciare. Intanto chiediamo conto del motivo per cui abbia anteposto la sua
mozione alle nostre interrogazioni, che erano state depositate in largo
anticipo, segue la classica delle sue
risposte…”che lui decide di fare quello che vuole e che era già tanto se
concedeva di discutere le nostre interrogazioni…”
Della
serie ”qui comando io e questa è casa
mia”! Sul fatto che lei abbia vinto non
ci sono dubbi, ma forse è il caso di ricordarle signor Sindaco, che il potere
se accompagnato da buon senso e saggezza potrebbe fare di lei un “sovrano
illuminato” e non un arrogante e presuntuoso amministratore. La maggioranza del Consiglio su questo lo
sostiene ancora, ma chissà ancora per quanto?
Si
passa alla mozione del sindaco
sull’election day, unire le votazioni in un'unica tornata elettorale ha i suoi
pro e contro, tra le motivazioni va detto che siamo già in pieno clima di
campagna elettorale e i pro e contro molto hanno a che fare con questo.
Poi
è la volta delle nostre interrogazioni, interpellanze, mozioni: questo il nostro modo di lavorare in
consiglio, proporre in concreto quello che noi pensiamo possa migliorare Buja, un’amministrazione
attenta ne farebbe tesoro e non le snobberebbe fino all’indifferenza.
Così
abbiamo chiesto spiegazione dei motivi della chiusura degli uffici il sabato,
siamo ben consapevoli di alcune difficoltà in cui versano gli uffici, della
riduzione del personale, del carico di lavoro,
ma è altrettanto vero che la scelta tutta politica che ha compiuto
questa amministrazione, di non aderire alle UTI, ha avuto, ha e avrà delle conseguenze, è giusto che si sappia che
le scelte di questa amministrazione avranno ripercussione negativa sui
cittadini bujesi.
Il
sindaco ha assicurato però che gli uffici ricevono su appuntamento anche fuori
orario e che questo è segnalato anche sul sito del comune, la cosa ci suona piuttosto strana così abbiamo
verificato e di questa informazione non abbiamo trovato traccia; ma siccome il
sindaco non può dire bugie, possiamo dedurre che, in caso di necessità, ai
cittadini sarà garantita la possibilità di usufruire degli uffici anche il sabato.
Continueremo a vigilare.
Sarà
molto interessante rileggere i verbali dell’intero Consiglio Comunale, perché
il punto sulla Consulta Giovani, ha davvero espresso pensieri che destano
profonda tristezza. Abbiamo chiesto, come per altri argomenti, di dare seguito
alla formazione delle varie commissioni, per arricchire l’attività del
consiglio oltre il consiglio; e per favorire una maggiore partecipazione.
La
consulta giovani è stata voluta dalla stessa maggioranza durante la precedente
amministrazione, tutt’ora compare nella pagina del sito del comune come un
bell’ esempio di impegno, partecipazione e coinvolgimento dei giovani, ma in
consiglio comunale le parole del sindaco, del vice sindaco e dell’assessore
Guerra hanno detto tutt’altro. La sintesi è che la consulta giovani è stata
poco efficace, non ha prodotto praticamente nulla e al momento delle elezioni
pochi ragazzi si sono candidati e quei pochi addirittura non nelle fila della
maggioranza, quindi di riavviarla non se ne parla, perché potrebbe essere una
voce di dissenso. E allora nel dubbio via: eliminata o ripensata totalmente
perché diventi organica.
Il
nostro invito ancora una volta è rivolto alla saggezza: cosa può fare di più e
meglio un’amministrazione per far funzionare e valorizzare le esperienze e le idee di questi ragazzi? Non certo
chiudere loro la bocca e tacciarli di spirito polemico nei confronti
dell’amministrazione, sarebbe l’ennesima occasione sprecata.
Si
passa poi alla nostra mozione sull’impianto di illuminazione esterna della
biblioteca, la nostra richiesta è molto semplice: in sede di bilancio vengano
finanziati dei lavori per migliorare il percorso esterno che conduce
all’ingresso della biblioteca, senza nessun merito la mozione passa all’unanimità,
non vogliamo meriti, siamo soddisfatti perché è passata una proposta per
migliorare qualcosa di Buja.
E
per finire abbiamo chiesto al sindaco come mai in sede di votazione del
presidente della comunità collinare Buja è risultato l’unico comune assente,
assente il suo sindaco che non perde occasione di proclamare l’importanza della
Collinare, assente qualsiasi suo delegato, in un impegno decisamente
importante. Un’altra occasione persa e naturalmente nessuna risposta in merito.
Il
consiglio si chiude con gli auguri, il clima in sala è rigido non solo per la bassa
temperatura, l’appello di tutti è cercare di andare avanti e lavorare sui
contenuti, noi su questo non ci tiriamo indietro, ma condizione necessaria e
fondamentale perché questo avvenga è il rispetto e il riconoscimento del nostro
ruolo e del nostro lavoro, altrimenti il vicolo è sempre più cieco.
Per
un completo passaggio delle informazioni va ricordato che a inizio seduta abbiamo
presentato formalmente la rinuncia al gettone di presenza del precedente
Consiglio comunale, proprio per il profondo rispetto che nutriamo per il ruolo che
ci è stato affidato.