sabato 26 dicembre 2020

Consiglio comunale n.34

 

 Convocato il Consiglio comunale per lunedì 28 dicembre alle ore 20.00, a porte chiuse, presso la sala polifunzionale della Biblioteca Comunale


sabato 5 dicembre 2020

La rotonda costa di più

 Nel Consiglio Comunale del 27 novembre tra i punti all’ordine del giorno era inserita la discussione della variante n.9 al bilancio di previsione. L’Amministrazione ravvisava la necessità di utilizzare parte dell’avanzo per finanziare, tra l’altro, una maggior spesa per la realizzazione della rotatoria all’incrocio tra via Santo Stefano e via Tarcentina.

Il motivo? L’utilizzo di migliori materiali di finitura (asfaltatura).

L’importo per questo aggiornamento di spesa è stato valutato in 40.000,00 euro.

In sostanza per la realizzazione della rotatoria sarà necessaria, ora, una disponibilità finanziaria di 300.000,00 euro di fondi propri del Comune.

Sulla rotatoria nutriamo perplessità da sempre.

Non per principio, ma perché secondo noi il suo inserimento in pieno centro dovrebbe essere meglio giustificata con dati certi sui flussi del traffico che interessa il nostro territorio e i comuni vicini. Abbiamo avuto modo di scriverlo e di dirlo molte volte, anche nell’ultimo Consiglio Comunale presentando un’interrogazione proprio sul tema.

Non è possibile programmare un’opera del genere ricorrendo a continue varianti che ne amplificano anche in misura importante i costi, sempre attingendo a fondi comunali. Ribadiamo il fatto che l’opera non è sufficientemente inquadrata nei necessari atti di indirizzo e coordinamento che solo un nuovo Piano del Traffico, in sostituzione di quello oramai sorpassato del 1999,  potrebbe offrire. 

Abbiamo capito dalle risposte che sono arrivate dalle file della maggioranza che anche su questo abbiamo opinioni molto diverse: la maggioranza vuole aumentare la fluidità del traffico e nega che il traffico stesso, anche quello pesante, in centro, rappresenti un problema, noi riteniamo invece che l’obiettivo dovrebbe essere proprio quello di ridurre il traffico in particolare quello pesante per riqualificare il centro.

Il Sindaco cambia versione

Errare humanum est, perseverare autem diabolicum

Il Sindaco continua a dire che è stato il governo centrale a non assegnare i contributi a Buja e ad altri comuni quando invece è la Regione che ha stabilito, con criteri che si possono condividere o meno e che noi non giudichiamo negativamente, di assegnare i fondi soltanto ad alcune categorie di comuni. 

Bergagna è tanto furbo e nell’articolo apparso oggi, come si può vedere qui sotto, in effetti cambia la sua versione dicendo che il Ministero ha chiesto alle Regioni di redigere l’elenco dei comuni in situazione di svantaggio.  Forse la nostra reazione ha sortito qualche effetto?

Ma, a parte il fatto che a noi risulta che siano state le Regioni a chiedere, tanto è vero che non tutte le Regioni hanno differenziato il contributo tra i Comuni, rimane il fatto che è stato Trieste e non Roma, il governo regionale e non quello centrale a escludere Buja.

Ci sono problemi ben più rilevanti con i quali dobbiamo oggi misurarci, ma proprio per questo è difficile lasciar passare questo ostinato gioco alla contrapposizione politica.

Interessante anche l'articolo a fianco  con i nostri sentiti auguri a Paolo di rapido ristabilimento.

Vi ringrazio per l’attenzione e cordialmente saluto.

 

venerdì 4 dicembre 2020

Per amor del vero

 Il Sindaco non contribuisce a creare le condizioni migliori per un lavoro comune che in questo momento sarebbe molto importante. 

In un articolo apparso il giorno prima dell'ultimo Consiglio comunale dichiara  che, a differenza di altri, il Comune di Buja non ha ricevuto i fondi dal governo per i contributi da assegnare agli studenti e alle loro famiglie per l'acquisto di dispositivi digitali. L'intento polemico è evidente e il bersaglio lo è ancora di più.

Dopo il via libera del Consiglio alla variazione di bilancio che tra le tante altre cose prevede lo stanziamento di 20.000 euro per l'avvio del bando bonus PC e nonostante che in quella sede sia emerso il dubbio, avanzato dalle stesse file della maggioranza, che al Comune non siano stati assegnati fondi non  per le scelte del governo, il Sindaco, nei giorni successivi sui social, insiste nell'attaccare il governo centrale su questo punto. 
Scopriamo, però, che si tratta di un attacco gratuito, la scelta di escludere Buja e tanti altri comuni è, in realtà, della Regione!

Ecco il nostro comunicato in proposito che vuole essere un invito al Sindaco a non giocare alla contrapposizione politica.... adesso può fare veramente male a tutti.

In una sua dichiarazione alla stampa, in Consiglio comunale e sui social il sindaco Bergagna ha fatto riferimento con evidente intento polemico a provvedimenti del governo nazionale che prevedono contributi alle famiglie per l’acquisto di personal computer. Il sindaco, facendosi paladino degli studenti e delle famiglie bujesi attacca il governo centrale che li avrebbe esclusi da questa possibilità!

Semplicemente: non corrisponde al vero. 

Ma quello che è più insopportabile è che la bugia è costruita apposta per attaccare il governo centrale: nemico numero 1.

Signor sindaco, siamo stufi di questo modo di fare informazione.

Non entriamo nel merito del provvedimento ma facciamo semplicemente presente che “alcune Regioni hanno richiesto di limitare la misura ai cittadini residenti in determinati territori” e tra queste Regioni c’è anche il Friuli Venezia Giulia.

Quindi è la Regione Friuli Venezia Giulia che ha scelto deliberatamente di escludere Buja e molti altri Comuni dai benefici del provvedimento!

Il nostro Sindaco invece di prendersela e di attaccare gratuitamente il governo nazionale inventandosi fandonie, si rivolga al Presidente Fedriga, ammesso e non concesso che scegliere di privilegiare alcune realtà svantaggiate sia un errore. 

Detto questo, ben venga il provvedimento che permette agli studenti e alle famiglie bujesi meno abbienti  di accedere a buoni per l’acquisto di strumenti informatici, ma ancora una volta invitiamo il Sindaco ad evitare la propaganda e la faziosità che, e ciò è particolarmente grave in questo momento, minano nel profondo la nostra comunità alimentando contrapposizioni infondate e sfiducia.


Buja, 2 dicembre 2020


Bonus per dispositivi digitali

 


Pubblicato il bando per l’assegnazione di un contributo comunale per l’acquisto di dispositivi digitali per gli studenti residenti. Come affermato in occasione dell'ultimo consiglio comunale condividiamo le motivazioni e gli obiettivi del bando. Riteniamo comunque, come sottolineato in altre occasioni, che lo sforzo maggiore ulteriore e necessario per migliorare la connettività è ampliare la diffusione della fibra ottica sul territorio.

Ecco il link al bando e alla domanda

http://www.comune.buja.ud.it/index.php?id=12892&no_cache=1&tx_ttnews%5Btt_news%5D=51449&cHash=b74d027ccdb7169e1f3726c957c7a966


giovedì 26 novembre 2020

Consiglio comunale n.33

 Convocato il Consiglio comunale per venerdì 27 novembre alle ore 18.00, a porte chiuse ed eccezionalmente presso la Biblioteca Comunale



venerdì 20 novembre 2020

Uniti nella lotta contro il Covid?

 Più di dieci giorni fa abbiamo firmato assieme a più di cento amministratori della Regione una lettera al Presidente Fedriga critica verso le sue posizioni che in questi giorni sembrano finalmente e radicalmente cambiate, la lettera è riportata qui nel post precedente.

Dopo 2000 contagi in due giorni, in conferenza stampa, il nostro governatore si scaglia contro gli "irresponsabili" e il "menefreghismo"! Se consideriamo quello che avveniva a fine ottobre (vedi foto) si tratta indubbiamente di un'autocritica significativa.

Ora si recuperi il tempo perso, magari si correggano gli errori commessi e si faccia lavorare al meglio tutti quegli operatori che si stanno impegnando senza sosta per la salute di tutti. 

Nella foto: 28 ottobre 2020, Fedriga contro il DPCM per rallentare la diffusione del virus. 

Trieste, piazza Unità.


L'immagine può contenere: 1 persona, in piedi

Per Fedriga

Al presidente della Regione Friuli Venezia Giulia 

Massimiliano Fedriga 


Mentre il contagio torna a condizionare le vite di persone e istituzioni, chiediamo al presidente Fedriga di adottare un comportamento più equilibrato e meno condizionato dall’appartenenza partitica. Gli chiediamo di cessare i continui attacchi contro “nemici” di comodo, contro il Governo o contro i sindaci che pongono questioni reali sulla difesa dei territori. Il momento difficile che stiamo attraversando impone un atteggiamentorigorosamente istituzionale da chi amministra la Regione, non l’utilizzo della carica al fine di una battaglia politica nazionale: gli interessi dei nostri territori vengono prima di quelli di qualsiasi partito nazionale.

Oggi la responsabilità del presidente della Regione è di risolvere i problemi delle imprese, degli amministratori e dei cittadini. Sempre più emerge il fatto che il Friuli Venezia Giulia finora ha vissuto di rendita su molte progettualità ereditate dalla precedente legislatura: ora è il momento di fare un passo avanti all’altezza dei nuovi bisogni e delle nuove sfide. Lo chiediamo a prescindere da qualunque coloritura politica.

Chiediamo che i Comuni non siano lasciati soli, che per la Regione non vi siano figli e figliastri tra i territori. Perché la riforma sanitaria della Giunta Fedriga ha annientato i principi di equilibrio territoriale e ora scarica sui sindaci la responsabilità di ciò che non funziona, mentre la riforma degli Enti locali ha annientato la voce dei territori creando nuovi enti burocratici regionali.

Ci sarà tempo e modo per rimediare. Oggi altre sono le immediate urgenze, per questo ci aspettiamo che il presidente Fedriga si occupi del Friuli Venezia Giulia invece di occupare le tv e la stampa.

8 novembre 2020 

sabato 14 novembre 2020

Siamo in zona arancione

 Pubblichiamo, perchè condividiamo ancora una volta, un intervento del sindaco di Treppo Grande Manuela Celotti sull'evoluzione della situazione sanitaria


Con gli ospedali mezzi chiusi, i Pronto soccorso dimezzati, la sanità in affanno, i rintracci saltati e questi numeri di contagio, solo il nostro governatore fa fatica a capire perché siamo passati in zona arancione. 

Detto questo, pieno sostegno alle attività che dovranno chiudere. Qua non si tratta di mettere in discussione la chiusura (ricordatevi i nostri politici in piazza, solo qualche settimana fa, mentre era già evidente che il sistema era al limite) ma di lavorare, tutti, per sostenere chi dovrà portare il peso economico delle nuove misure di contenimento.

Oggi leggo sul giornale che è stata trovata una soluzione per integrare i servizi di rintraccio utilizzando militari e medici neolaureati. Bene... Se non fosse che siamo a metà novembre, che il sistema è saltato da settimane e che una soluzione del genere forse andava preparata in estate.

Capite perché siamo diventati zona arancione? 

E, se vi venisse il dubbio, no, non è colpa della Serracchiani. Tre anni fa il Covid non c'era, e nemmeno i milioni arrivati dal Governo per far fronte all'emergenza.

LETTERA APERTA AL SINDACO DELLA MIA CITTÀ

E' una lettera rivolta al Sindaco di Pordenone ma potrebbe essere rivolta a tanti altri sindaci, ci è piaciuta tanto e la condividiamo nella forma e nei contenuti:


Caro Sindaco 
Mi chiamo Enrico, sono un insegnante e uno scrittore e sono nato nella città che Lei amministra. Le scrivo perché mi sono accorto di una cosa, stamattina: i contagi nella sola provincia in cui io e Lei viviamo sono aumentati di ben 256 casi in sole 24 ore. Sono tanti, vero? Lei dirà: lo so, caro amico, non me ne parli! Brutta, brutta situazione! 
Sono d'accordo.
Se le scrivo però è anche perché mi sono ricordato che pochi giorni fa – proprio pochi – esattamente il 28 ottobre, Lei ha organizzato una manifestazione in piazza in cui sono arrivate più di duemila persone.
Io ho visto le foto di quella manifestazione il mattino dopo: e la mia prima impressione, il primo pensiero a caldo ricordo che era stato: questi sono pazzi. Una pandemia in corso e duemila persone nella stessa piazza?
Che poi Lei conosce meglio di me quella piazza: non è esattamente Piazza Duomo. Anche a fare i bravi, è molto difficile non servire al virus un bel po' di contagi su un piatto d'argento.
Ora guardo il grafico (glielo metto qui sotto, così può darci un'occhiata anche Lei) ed è davvero impressionante notare una cosa: il 28 ottobre i contagi erano circa 1500, dopo quel giorno hanno visto una forte impennata e adesso sono più che raddoppiati.
Certo: è sicuramente la natura di questo virus malefico. Certo, anche in altre parti d'Italia va più o meno così.
Ma penso non Le serva il mio contributo per capire che, riunire 2000 persone in una piccola piazza durante una pandemia, forse è stato un errore.
Per cui mi chiedevo – ed è proprio per questo che Le scrivo – se per caso non Le andasse di chiedere scusa.
Sì, lo so che da queste parti è una parola più difficile da pronunciare di acido desossiribonucleico. 
Ma Le farebbe onore andare controcorrente prendere un cellulare, aprire l'applicazione video, schiacciare REC e dire in favore di fotocamera: “Scusate ragazzi, ho fatto una cazzata”.
Che non riparerebbe niente eh. I contagiati non guarirebbero e i morti – se mai ce ne dovessero essere in conseguenza di quella manifestazione – non resusciterebbero.
Però credo che Lei ci farebbe finalmente una bella figura da persona seria, illuminata, coscienziosa e consapevole.
Con affetto
Enrico Galiano

 

lunedì 9 novembre 2020

Emergenza seconda ondata

Preoccupati, abbiamo appena inviato al Sindaco e a tutto il Consiglio comunale la seguente lettera:

Buongiorno a tutti, 

i numeri di queste ultime settimane parlano chiaro...

siamo di nuovo in una situazione di emergenza, pertanto è  necessario prestare la massima attenzione su ciò che sta accadendo.  

Per questo motivo,  così come più volte abbiamo fatto in Consiglio Comunale, e come abbiamo fatto durante i mesi della prima ondata del Covid 19, chiediamo al Sindaco, ora più che mai, che informi il Consiglio Comunale:

    • su quale sia attualmente la situazione a Buja,
    • su quali iniziative siano state intraprese o siano sul punto di essere intraprese per fronteggiare tale emergenza
    • su quale sia la situazione dell'ospedale di San Daniele.

    In attesa di ricevere le informazioni richieste, porgiamo cordiali saluti.

    Sonia Aita, Rudi Fasiolo, Maurizio Giacomini.

    Emergenza sanitaria

    Riportiamo l'intervento preoccupato di Manuela Celotti, Sindaco di Treppo Grande, sulla situazione di emergenza attuale, che condividiamo interamente.



    lunedì 19 ottobre 2020

    Belvedere in Monte: serve una torre?


    L’idea, si sa, ha qualche anno, più di cinque,
      visto che lo studio di fattibilità risale proprio al gennaio del 2015. Si tratta di un intervento di riqualificazione del belvedere ubicato nella Torre del Castello di Buja in Monte che prevede l’inserimento di un nuovo elemento, una terrazza in vetro accessibile da cui “sarà possibile una vista paesaggistica sia sulle Prealpi a Nord che verso la pianura friulana”.

    La spesa complessiva per la realizzazione dell’opera che inizialmente era stata preventivata in 50.000 euro è via via lievitata passando prima agli 86.600 euro del progetto esecutivo poi ai 106.600 con gli ulteriori 20.000 euro aggiunti con la Variazione di bilancio recentemente approvata dal Consiglio comunale. L’opera sarà finanziata interamente con fondi propri del Comune.

    Fin dall’inizio abbiamo sollevato dubbi e manifestato la nostra contrarietà sostenendo 

    • che il nostro territorio, in particolare Monte di Buja, sia già dotato di punti di osservazione che aspettano solo di essere valorizzati attraverso sentieri adeguati e una opportuna promozione,;
    • che altre strutture in grado di svolgere la stessa funzione non vengono utilizzate o addirittura sono abbandonate in uno stato di degrado indecoroso;
    • che la costruzione di un’opera ulteriore, con una spesa non certo irrilevante andrà ad appesantire ulteriormente il problema della gestione e della manutenzione degli spazi e delle strutture che in Monte è presente in modo particolare.

    Queste obiezioni, che forse hanno serpeggiato anche nelle file della maggioranza, le abbiamo ripetutamente avanzate, inutilmente. 

    Ora che ormai l’inizio dei lavori è alle porte ci sembra necessario ribadire la nostra posizione. Più di 100.000 euro del bilancio comunale potevano essere spesi meglio!


    venerdì 2 ottobre 2020

    Una rotonda in centro

                                Tassei e tacons, ovvero, tasselli e toppe 

    A breve cominceranno i lavori di costruzione di una rotonda proprio nel centro di Buja all’incrocio tra Via Tarcentina e Via S.Stefano. 

    Sembra che ormai sia tutto pronto: ci sono i fondi disponibili, 260.000 euro, risorse proprie del Comune, una cifra non indifferente per il nostro bilancio comunale; c’è il progetto, mai discusso in Consiglio comunale nè in alcuna presentazione  pubblica.

    L’obiettivo dell’Amministrazione è chiaro: ridurre o eliminare, come afferma l’elaborato della Società a cui è stata affidata la stesura del progetto di fattibilità tecnica ed economica,  la “formazione di code all’intersezione semaforizzata nelle ore di punta”. Molto meno della “soluzione delle problematiche legate alla mobilità” sbandierata dall’amministrazione sulla stampa locale.


    Eh sì, perchè le nostre perplessità e i nostri dubbi, già esposti a più riprese riguardano proprio il fatto che su un terreno quanto mai complesso si procede a spizzichi senza un’idea generale e complessiva, senza un piano generale della mobilità capace di tenere conto dei molti fattori che entrano in gioco in un ambito che negli ultimi vent’anni è certamente cambiato e continuerà a cambiare. Una mobilità che, lo ribadiamo con forza, non è soltanto quella legata al traffico automobilistico ma anche ciclistico e pedonale.

    Ma non ci siamo limitati a una obiezione di carattere generale abbiamo posto alcuni problemi a cui non è stata data una risposta convincente, ecco alcune delle questioni che abbiamo sollevato:


    -     spendiamo 260.000 euro solo per ridurre le code all’intersezione ora semaforizzata! Si badi, l’obiettivo non è quello di ridurre il traffico ma di renderlo più fluido, non corriamo così il rischio di aumentare la circolazione dei mezzi? Di stimolare una maggiore presenza di veicoli in pieno centro, con tutte le conseguenze che ciò può determinare?

    -     Abbiamo già speso parecchio di recente per l’impianto semaforico (con l’installazione, tra l’altro, dell’impianto per il rilevamento delle infrazioni) ora si cambia, andiamo avanti non solo a spizzichi, ma per tentativi.

    -     Manca una valutazione seria che tenga conto delle novità che subentreranno nel momento in cui il centro scolastico della scuola primaria di Collosomano sarà operativo.

    -   Nel progetto gli spazi sono inevitabilmente molto stretti ma alla fine chi sembra più sacrificato sono  i ciclisti, i pedoni, le persone con disabilità… 

    -    L’obiettivo della velocizzazione del traffico con l’inserimento della nuova rotonda trascura la riqualificazione dell’area centrale di Santo Stefano che invece dovrebbe essere secondo noi tra gli obiettivi prioritari di qualsiasi intervento.


    In definitiva, questo più che un “tassello” (così è stato definito dalla maggioranza) di un piano generale è una toppa e così si rischia di fare interventi che invece di risolvere i problemi e dare risposte alle istanze dei cittadini (ci riferiamo in particolare all’idea di percorsi ciclabili che uniscono le diverse frazioni del nostro comune, alla garanzia di una viabilità pedonale sicura) ne producano di nuovi. 

    Noi comunque speriamo che il rimedio non sia peggiore del danno,  che non sia “pèso il tacòn del buso”.....

    venerdì 25 settembre 2020

    Consiglio comunale n.32

    Convocato il Consiglio comunale per lunedì 28 settembre alle ore 20.00,                             ancora a porte chiuse, speriamo che le prossime sedute  si possano aprire,                        almeno parzialmente al pubblico.


    martedì 22 settembre 2020

    Consiglio comunale n.31

    Convocato il Consiglio comunale 
    per giovedì 24 settembre alle ore 20.00. 
    Ancora a porte chiuse, purtroppo. 



    venerdì 4 settembre 2020

    La piccola rotonda

    Abbiamo presentato la seguente interpellanza:

    I sottoscritti consiglieri,

    visto lo stato di degrado in cui versa la piccola rotonda situata nel centro di Buja tra le vie Divisione Julia, Via Arrio, Via Sottocostoia e Via Santo Stefano, che si può con evidenza riscontrare dalla foto allegata ripresa da Google maps;

     

    rilevata la necessità, già in passato sollecitata, di interventi che migliorino il decoro degli spazi pubblici;

     

    considerata la disponibilità manifestata dal Sindaco a recepire eventuali proposte da parte della minoranza consiliare per l’utilizzo dell’avanzo di amministrazione;

     

     

    INTERPELLA IL SIG. SINDACO 

     

    per sapere

     

    se al proposito l’amministrazione comunale da lui guidata non ritenga necessario e urgente un intervento adeguato, coinvolgendo nelle scelte progettuali anche i sottoscritti proponenti.




    giovedì 20 agosto 2020

    Avvistamenti o abbagli?

     


    Lunedì 17 agosto su un gruppo Facebook particolarmente conosciuto e frequentato a Buja è stata pubblicata una foto che ritrae 6 persone di pelle scura di evidenti origini orientali in un momento di riposo, alcuni di loro stanno sgranocchiando qualcosa, probabilmente una mela. Chi ha postato la foto dice che si tratta di clandestini arrivati anche a Buja, precisamente ad Arrio. 

    I commenti sono immediati, molti intervengono denunciando l’invasione, manifestando apertamente la preoccupazione, la paura ma anche il disprezzo nei confronti di una presenza vissuta come una minaccia, paventando la pandemia da Covid19, attaccando quelli che sono considerati i veri responsabili di questo fenomeno: il governo nazionale e i partiti che lo sostengono in primis. 

    Tra gli interventi spicca quello di un’europarlamentare nonchè assessora del Comune di Buja che coglie l’occasione per portare acqua al suo mulino chiedendo esplicitamente ai cittadini di ricordarsene, quando saranno in cabina elettorale.

    Se solo quella foto fosse stata osservata con maggiore attenzione qualche dubbio o comunque una maggior cautela sarebbero stati opportuni.

    Invece la notizia viene rilanciata e amplificata ulteriormente, il giorno dopo, da una delle maggiori emittenti televisive locali, TeleFriuli, che informa dell’avvistamento bujese. 

    Il rilievo che assume in poco tempo la questione richiede delle risposte che presto arrivano, ma sono risposte molto sorprendenti, nel giro di qualche ora TeleFriuli cancella la news e la sostituisce con una molto più rassicurante “Non migranti, ma regolari lavoratori assunti a Buja” dicendo di essere stata contattata proprio dall’imprenditore che li ha assunti, quindi si tratta di “regolari lavoratori assunti, che nulla hanno a che fare con migrazioni e tantomeno quindi con eventuali contagi”. Nel frattempo anche il post e tutti i commenti che erano apparsi sul gruppo Facebook vengono cancellati e scompaiono.

    Insomma, una bufala.

    Una bufala che costringe ad alcune domande e riflessioni.

    Innanzitutto, perchè la notizia è stata immediatamente ritenuta vera?

    Certo, era verosimile, considerati gli avvistamenti degli ultimi giorni; ma forse, soprattutto da parte dei molti che hanno reagito impulsivamente, c’era un desiderio nascosto, profondo che fosse proprio così e finalmente il risentimento alimentato dal rifiuto dell’altro, dalla minaccia rappresentata dall’invasore, potesse liberarsi con la violenza verbale che abbiamo purtroppo letto. L’insegnamento è molto antico ma che in tempi di ipercomunicazione è ancor più importante: controllare le informazioni che riceviamo, assumerle sempre con cautela, vagliare con attenzione le fonti.

    Un’altra domanda: perchè una reazione così violenta, almeno verbalmente?

    Qui le risposte sono ancor più difficili, ma impongono una riflessione sui nostri comportamenti, sui comportamenti di una comunità che ci ostiniamo a considerare matura, civile, che fonda il proprio agire sulla razionalità, sulla conoscenza, sul rispetto dell’uomo in quanto tale. Nessuno nega che esiste un problema migratorio, ma affrontarlo in questo modo ci porta alla barbarie.

    Inoltre, come può un illustre rappresentate delle istituzioni, un’europarlamentare, gettarsi a capofitto sulla notizia, senza minimamente verificarla e, inneggiando al suo “Capitano”, trasformarla subito in voti alle prossime elezioni: ma che profonda tristezza e che immensa vergogna!!!

    Alla fine si scopre che si tratta di lavoratori regolari, questo significa che non è  una presenza nuova e che quindi da diversi anni a Buja vivono dei lavoratori regolari che arrivano da altre parti di mondo, che da anni vivono a Buja,  e chiamiamole una buona volta con il loro nome,  persone che arrivano da altre parti di mondo.

     Non ce ne eravamo accorti? O siamo noi semplicemente cambiati? Impauriti? Incattiviti?

    Forse abbiamo semplicemente  perso di vista il termine umanità: il nostro essere umani, il nostro saper guardare all’altro come ad un essere umano…

    Un invito a riflettere su tutto ciò.

    Un invito a restare umani.

     

    Aita Sonia, Rudi Fasiolo, Maurizio Giacomini, Consiglieri comunali a Buja

    mercoledì 5 agosto 2020

    Consiglio comunale n.30: integrazione

    Abbiamo sollecitato l'inserimento della nostra interpellanza già qui pubblicata, 
    ecco l'integrazione dell'ordine del giorno


    sabato 1 agosto 2020

    Consiglio comunale n.30

    Convocato il Consiglio comunale, ancora a porte chiuse, 
    per le ore 20.30 di giovedì 6 agosto 2020


    giovedì 16 luglio 2020

    Sorpresa! Fusione a freddo


    Come sempre accade, le questioni rilevanti che riguardano Buja, le veniamo a sapere leggendo il giornale e anche questa volta, è attraverso un articolo di giornale che veniamo a conoscenza del nuovo progetto di fusione con il comune di Colloredo di Montalbano.
    Se è da un anno che se ne parla tra i due sindaci devono essere stati ragionamenti molto silenziosi, visto che né in consiglio né durante le varie, poche a dire il vero, riunioni istituzionali, la questione non è mai emersa, né tantomeno affrontata seriamente, e non è di certo a margine di un brindisi per i festeggiamenti del santo patrono che possono essere prese decisioni così importanti.
    Da sempre in consiglio abbiamo visto con favore e votato a favore di tutte le scelte amministrative prese nell’ottica di migliorare i servizi attraverso convenzioni e collaborazioni con altri enti. Fin dal primo momento abbiamo sostenuto l’unione con il comune di Treppo Grande e mai abbiamo fatto mancare la nostra adesione ad ogni forma di collaborazione con la realtà del collinare di cui il comune di Buja fa parte storicamente, anzi abbiamo sollecitato l’amministrazione ad allargare ulteriormente le collaborazione al contesto gemonese e più volte abbiamo lamentato una scarsa convinzione e presenza del nostro Comune nelle collaborazioni.
    Per questo crediamo che parlare di un progetto di fusione tra comuni sia una questione molto seria e vada affrontata nei modi e nelle sedi opportune, con lungimiranza e visione a lungo termine cercando e costruendo affinità storiche, territoriali, economiche e sociali e non per un semplice rapporto di simpatia o di affinità politica tra Sindaci. 
    Non basta di certo un titolo sul giornale per avviare un percorso di profondo cambiamento, ci vogliono idee, progetti e capacità di realizzazione, per questo aspettiamo che il Sindaco e la sua maggioranza, con cui immaginiamo si sia a lungo confrontato in questo anno di ragionamenti, sposti  la discussione dalle pagine di un quotidiano ai banchi del consiglio comunale organo da cui può e deve partire, come giustamente rileva nel suo articolo il Messaggero Veneto, la richiesta di fusione che prevede un percorso certamente serio e impegnativo. 


    lunedì 13 luglio 2020

    Una rotonda centrale


    Iniziamo con questo post una rubrica dedicata agli articoli di rilievo amministrativo che appaiono sulla stampa locale con i nostri relativi commenti

    La mobilità e le sue “problematiche”

    Con la realizzazione di una rotatoria all’incrocio tra le vie Tarcentina e Divisione Julia a Santo Stefano l’amministrazione intende dare quindi una risposta, come afferma il vicesindaco Calligaro, alle “problematiche legate alla mobilità”. Non si tratterebbe di una spesa nemmeno così rilevante, 260.000 euro il costo complessivo stimato, se il risultato fosse veramente questo. 
    In realtà il tema della mobilità a Buja e, vista la sua collocazione, nel contesto collinare e pedemontano è molto più complesso e richiederebbe un’analisi approfondita e globale che questa amministrazione non si è mai impegnata a fare nonostante molte sollecitazioni provenienti dai banchi dell’opposizione ma anche dalle stesse file della maggioranza (tra tutte merita di essere ricordata una Relazione sulla viabilità a Buja presentata dal capogruppo di Alleanza nazionale Roberto Molinaro, ancora nel 2002).  Una mobilità che non può essere soltanto quella legata al traffico veicolare ma anche a quello ciclistico e pedonale, che negli ultimi anni hanno acquisito un rilievo e un’importanza sempre maggiore.
    Bene, l’amministrazione procede a spizzichi, di volta in volta, senza un piano generale e così si rischia, nonostante anche le buone intenzioni, di fare interventi che invece di risolvere i problemi e dare risposte alle istanze dei cittadini (ci riferiamo in particolare all’idea di percorsi ciclabili che uniscono le diverse frazioni del nostro comune) ne producano di nuovi.
    In merito alla rotonda di S.Stefano, nello specifico preso atto della fattibilità dell’intervento sul piano tecnico, visto lo studio di fattibilità che non è comunque ancora un progetto esecutivo come erroneamente sostenuto nell'articolo dal vicesindaco, è forse necessario sollevare almeno tre questioni.
    1. lascia perplessi il fatto che l’unico obiettivo dichiarato sia quello di ridurre le code all’intersezione semaforizzata nelle ore di punta; spendiamo 260.000 per ottenere questo risultato! Si badi, l’obiettivo non è quello di ridurre il traffico ma di renderlo più fluido, magari producendo il risultato di un numero maggiore di veicoli in circolazione in pieno centro;
    2. suscita sorpresa il fatto che dopo un intervento costoso di pochi mesi fa sull’impianto semaforico (con l’installazione per il rilevamento delle infrazioni) si decida di togliere del tutto l’impianto semaforico stesso;
    3. ma l’aspetto che preoccupa maggiormente è l’assenza di una valutazione che tenga conto delle novità che subentreranno nel momento in cui il centro scolastico della scuola primaria di Collosomano sarà operativo e le rassicurazioni che in sede consiliare sono state proposte dall’amministrazione non ci convincono per nulla.

    mercoledì 1 luglio 2020

    DMElektron 2

    In riferimento alla grave situazione che si protrae ormai da troppo tempo alla DM Elektron di Buja abbiamo presentato la seguente interpellanza:


    I sottoscritti consiglieri,

    rilevato il quadro di incertezza denunciato attraverso numerose iniziative dai lavoratori e dalle organizzazioni sindacali;

    visti i numerosi articoli di stampa che segnalano, oltre che il sequestro da parte dei carabinieri del NOE di parte degli impianti, ancora una volta, le gravissime difficoltà complessive della  DM Elektron, importante azienda del nostro territorio;

    considerato con estrema preoccupazione la situazione che si trascina ormai da diversi anni ma che negli ultimi mesi sembra essersi ulteriormente aggravata;

    richiamata la necessità di trovare una soluzione capace di dare una risposta alle circa settanta famiglie che rischiano di trovarsi sulla strada,


    INTERPELLA IL SIG. SINDACO 


    per sapere

    se ha preso e/o mantenuto i contatti con l’azienda, con le organizzazioni dei lavoratori e con l’amministrazione regionale negli ultimi mesi,

    se e quali iniziative intende assumere al proposito per contribuire ad una soluzione positiva della vertenza.

    29 giugno 2020

    DMElektron 1



    25 giugno

    26 giugno

    1 luglio

    venerdì 12 giugno 2020

    mercoledì 10 giugno 2020

    Consiglio comunale n.29

    In un giorno insolito (sabato) ad un'ora insolita (ore 10.00) con uno striminzito ordine del giorno, perchè ci sono delle scadenze che incombono, convocato il Consiglio comunale; non è ben chiaro se la seduta sarà pubblica o a porte chiuse....


    sabato 6 giugno 2020

    Finanziamenti dallo Stato per Emergenza Covid

    Nell'immagine seguente, si possono vedere i contributi che il Comune di Buja ha ricevuto dal governo italiano per l'emergenza Covid-19.
    Uno stanziamento complessivo di oltre 135.000 euro a fondo perduto e la possibilità di rinegoziare mutui attivi per liberare altre risorse nel 2020, così da far fronte all'emergenza ed evitare di alzare le aliquote dei tributi locali. 
    Dalla regione FVG ancora nemmeno un euro ai comuni.
    Anzi, lo stanziamento regionale di 11 milioni di euro complessivi per l'abbattimento della tari potrà essere utilizzato solamente se i comuni aggiungeranno risorse proprie. Con l'obiettivo di fare chiarezza, aldilà delle polemiche inconcludenti e pretestuose.
    Speriamo che almeno per l'infanzia e i giovani, con l'arrivo dell'estate, la Regione FVG trovi le risorse per aiutare le famiglie, in particolare quelle in difficoltà.

    sabato 23 maggio 2020

    C'eravamo tanto amati

    Della serie….C’eravamo tanto amati

    È il titolo che ben si adatta alle ultime vicende della politica bujese, e per chi si fosse perso qualche passaggio, ecco il riassunto delle puntate precedenti.
    Nei primi giorni di gennaio il sindaco Bergagna toglie, senza apparente motivo, la carica di vicesindaco alla più votata ed eletta tra le fila della sua maggioranza: Silvia Maria Pezzetta.
    I motivi in realtà sono da tempo evidenti, tra il vicesindaco e i componenti della giunta c’è una palese mancanza di collaborazione e Giovanni Calligaro, non vive bene la sua condizione di non vice sindaco così, con la scusa del risultato delle ultime elezioni, si realizza un vero regolamento di conti e di rapporti: Pezzetta sostituita da Calligaro e completamente isolata. Al primo Consiglio comunale successivo alla revoca, nei primi giorni di marzo, proprio agli esordi delle restrizioni per la diffusione dell’epidemia, l’assessore Pezzetta rassegna le sue dimissioni e in consiglio forma un gruppo a sé insieme ad altri due consiglieri: questo significa che, pur restando in maggioranza, manifesta il suo disappunto e le sue critiche accese (interessanti sono le dichiarazioni fatte in consiglio comunale) verso il sindaco e la maggioranza con cui ha lavorato per anni.
    A questo punto il sindaco non può permettersi di rischiare la sua poltrona e, non sopportando l’idea di dover venire a patti con la Pezzetta, cosa fa? Si guarda intorno, o meglio, guarda in direzione di una parte della minoranza. La sostituzione è presto fatta: tre consiglieri incerti sostituiti da tre consiglieri certi presi direttamente dalla minoranza.
    In piena emergenza Coronavirus era una priorità? Era urgente imbarcare nuovi consiglieri in maggioranza creando ulteriore confusione? Da parte del gruppo di Insieme per Buja, alla luce del sole, ma anche da parte dell’intero Consiglio, non erano arrivati segnali di pericolo per il Sindaco, l’unico pericolo vero era la situazione oggettiva legata all’epidemia.
    Ciononostante Cattarino Bruno, Del Fabbro Giulio e Liva Stefania che alle scorse elezioni si erano presentati a sostegno del candidato sindaco Andrea Tondolo, non solo sono passati in maggioranza, ma con un vero e proprio colpo di mano e una manovra di palazzo sono entrati in Giunta con Stefania Liva, ora assessore alle politiche giovanili e per gli anziani. Come mai questo passaggio? Come mai addirittura un assessore? 
    Il ricorso a parole quali responsabili, responsabilità, bene di Buja…ci convincono molto poco e rifiutiamo l’idea ventilata in Consiglio da diverse parti, anche da quella parte che fino a ieri si trovava nelle file della minoranza, l'idea secondo la quale fare opposizione non significa lavorare per il paese: è una concezione che denota superficialità politica ed è un preoccupante segnale di scarsa sensibilità democratica. L’azione di controllo, di critica, di proposta e di stimolo all’attività amministrativa svolta in questi anni è testimoniata da questo blog che rappresenta una sorta di archivio e di cronaca dell’azione di un gruppo consiliare.
    Che dire quindi? I fatti parlano da sé, ma alcune considerazioni crediamo sia necessario e giusto farle:
    ·      Lo spettacolo a cui abbiamo assistito durante gli ultimi due consigli è stato penoso, accuse reciproche e toni inaccettabili tra gli stessi componenti di una maggioranza rissosa, con addirittura richiesta di dimissioni, sempre da parte della maggioranza, indirizzate all’ormai semplice consigliera Pezzetta.
    ·      E’nata una maggioranza confusa e allargata che tradisce l’esito e la volontà espressa dai cittadini bujesi in occasione delle ultime elezioni amministrative: l’esito delle elezioni rimescolato a piacere dal Sindaco e da chi ha seguito il suo richiamo, incuranti di quello che è stato il voto degli elettori.
    ·      Questi comportamenti così poco trasparenti e molto discutibili, contribuiscono ad alimentare la sfiducia nella politica e sviliscono quello che è l’organo istituzionale  più rappresentativo di una comunità: il Consiglio comunale.
    ·      Sin dall’inizio di questa emergenza abbiamo richiamato la necessità per tutti di lavorare con spirito unitario, quello stesso spirito unitario che all’indomani del terremoto aveva caratterizzato forze politiche molto diverse tra loro e che le aveva viste lavorare insieme,  sin dall’inizio ci siamo resi disponibili per una collaborazione nella gestione dell’emergenza,  abbiamo chiesto di essere informati e di creare un gruppo di lavoro con tutte le forze presenti in consiglio per facilitare al meglio anche il passaggio delle informazioni, delle decisioni e dei provvedimenti che sono stati presi in questi ultimi mesi, ma siamo rimasti inascoltati, ancora una volta il Sindaco ha perso un’occasione per unire anziché dividere.
    ·      Continueremo a mantenere fede a quel progetto alternativo fatto di condivisione e partecipazione, continueremo ad esercitare il nostro ruolo propositivo e di controllo, che è proprio di chi sta in opposizione o forse semplicemente continueremo ad essere COERENTI con il percorso che ci ha portato sin qui. 


                                                                      I consiglieri di minoranza (l’unica rimasta?)

    Aita Sonia, Fasiolo Rudi, Giacomini Maurizio