lunedì 11 novembre 2013

Resoconto Consiglio comunale n.14

Si comincia con la modifica del regolamento per la concessione di contributi alle associazioni per iniziative speciali: l’amministrazione per lo snellimento delle procedure e una maggiore funzionalità propone che per contributi fino a 1500 euro o per l’Istituto Comprensivo la copertura della spesa possa essere del 100% mentre per le restanti possa arrivare fino all’ 80%.
I regolamenti servono per dare delle indicazioni e creare delle situazioni chiare da gestire; per quanto ci riguarda le associazioni sono un elemento di grande importanza e vitalità all’interno del tessuto sociale bujese, quindi è necessario cercare di favorire la loro attività e la loro sopravvivenza, ma in tempi di ristrettezze economiche è necessario fare delle scelte. Abbiamo votato a favore della proposta, convinti che i regolamenti debbano venire seguiti da una buona pratica e dall’esempio, con l’auspicio che le scelte della maggioranza vadano nella direzione di favorire tutte quelle iniziative capaci di valorizzare Buja nella sua pluralità e non privilegiando alcuni settori a scapito di altri seguendo le passioni dell’assessore di turno, su questo aspetto  faremo attenzione.
I punti successivi riguardano l’approvazione delle varianti n°33 e 36. La nostra posizione al riguardo viene illustrata in consiglio e può essere letta e approfondita in questi collegamenti per la Variante 33 e la Variante 36.
Il tema delle varianti è sempre assai complicato. Riguarda la pianificazione del territorio e diventa quindi una analisi politica prima che tecnica… come vorremmo il nostro territorio? Spesso ci troviamo a discutere di aggiustamenti o modifiche di modifiche del territorio frutto di scelte degli anni passati che non abbiamo condiviso.
La variante più attesa, quella riguardante il Cipaf e la zona industriale, è un progetto  che prevede un’espansione della zona industriale per 80.000 mq divisi circa a metà tra Buja e Osoppo. Sarebbe interessante fare un discorso approfondito su come mettere insieme oggi, 2013, Cipaf, Zona industriale, territorio e la parola crisi che aleggia su tutto e tutti, forse perché davvero qualcosa è cambiato rispetto alle indicazioni del piano iniziato oltre 10 anni fa, forse perchè oggi la parola sviluppo non  sottende più quell’idea di sviluppo costante e progressivo a cui si pensava qualche decennio fa.
Nota a margine, il sindaco, forse per infondere ottimismo, parla di grandi opportunità, di richieste quasi quotidiane di nuovi insediamenti, e di un tessuto bujese che sostanzialmente ha retto.
Ci auguriamo di cuore che sia così, intanto però non possiamo non tenere conto delle attività in crisi , della cassa integrazione, della crisi occupazionale che investe anche il nostro territorio, ricordando ad esempio il suo silenzio a proposito della crisi dell’Elektron.
Da ultimo si discute una interrogazione del gruppo Buja Bene Comune riguardo al fiume Ledra e la partecipazione di Buja alla Consulta di bacino del Ledra.
Il sindaco in questa occasione si dimostra poco preparato e piuttosto distratto nelle repliche, ma non abbandona la scena e così improvvisa risposte che alla fine non sono del tutto convincenti dando così l’impressione che Buja sia presente nelle varie assemblee organi istituzionali o forme di aggregazione tra i comuni, ma che il solo atto di presenza non basti.

Forse bisogna essere più convinti per poter essere convincenti.

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